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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

sabato 20 novembre 2010

Segnali inquietanti

Scritto da Ambra
Ovunque segnali allarmanti, saturi di minacce, ci raggiungono con frequenza sempre più inquietante.
Tsunami nelle isole Samoa, terremoto a Sumatra, ad Haiti, in Cile.
L' Italia non è da meno con gli eventi più recenti, alluvione in Veneto, nubifragi al Sud.
Solo per citarne alcuni che ricordo in questo momento, in diverse zone della terra, tutti di portata gigantesca, inondazioni, frane, smottamenti di terreno. Macerie ovunque e morti, uomini donne e bambini sepolti sotto le macerie, mamme piangenti, bimbi con gli sguardi attoniti.
Ma sono fenomeni tipici della nostra epoca? Fortunatamente (o sfortunatamente) no, disastri di ogni genere si sono verificati nei secoli a dimostrare che l’uomo è sempre stato fragile di fronte agli eventi, incapace di controllarli, facile preda di forze ben superiori anche a quelle che con la ricerca, la scienza, la tecnica è riuscito a costruire.
Potremmo dire che oggi ci sono anche i disastri causati direttamente dall’uomo, il surriscaldamento del pianeta, l’inquinamento generale, il disboscamento ovunque.
Ma in un passato nemmeno lontanissimo c’erano devastazioni d’altro genere ma altrettanto importanti quali ad esempio la peste, il vaiolo, il colera davanti ai quali l’uomo era allora impotente. Senza dimenticare i grandi disastri dell'antichità, a cominciare dal grande diluvio di cui si parla nel sesto libro della Genesi, il terremoto del 1650 a.C. che distrusse Creta e poi ancora la catastrofica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che devastò Ercolano, Pompei e Stabia uccidendo migliaia di persone e molti molti altri disastri ancora.
Allora niente di nuovo sotto il sole? Può darsi, ma resta lo sgomento davanti ad una Natura che sembra voler punire l'uomo d'aver abusato di lei sin dai suoi primi insediamenti sulla Terra, con un accanimento crescente con il procedere della "civiltà".
Incidenti, disastri, malattie ci minacciano senza tregua. Oggi più che mai.
Ce la farà l’uomo a sopravvivere?
Ambra
immagine dal sito Nasa, Goddard Photo & Video

40 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Ambra!
L'uomo sara' sotterrato dalla sua stessa "monnezza" !Non ce la fara'!

A meno che...... intervenga qualche donna a salvare il mondo:)))))Per adesso vediamo come se la cavano poi decidiamo se intervenire!:)))))

Ciao Ambra un bacione!

Tomaso ha detto...

Sarebbe bello ciò che dice Rita, se veramente è così è meglio che una donna intervenga subito prima che sia troppo tardi. Si cara Ambra la cosa è molto seria non voglio pensare quello che vedranno i nostri nipoti r pro nipoti l'uomo è troppo interessato hai propri interessi non vede altro. Mi auguro che qualcosa avvenga che dal cielo chi ha creato il mondo metta la sua mano nel cuore agli uomini di buona volontà.
Un abbraccio forte forte,
Tomaso

Tizyana ha detto...

Ciao Ambra. I disastri naturali mi fanno davvero paura, anche le malattie sono una minaccia non indifferente, io mi auguro sempre che le scoperte scientifiche e un nuovo ritrovato rispetto per l'ambiente, aiutino noi abitanti di questo pianeta, troppo spesso in balia degli eventi. Buona domenica

nanussa ha detto...

ciao Ambra penso che l'uomo non ce la fara',
io penso che la colpa e' solo dell'umanita'
che non rispetta l'ambiente per prima cosa,
immagina per esempio quanti boschi vengono incendiati per la mano dell'uomo....
tante crudelta' senza un minimo di ripetto per niente.....ed e' per questo che poi in inverno ci sono le frane!!!
cmq potrei stare qui a scrivere molto sulla cosa....mi fermo!!!
veniamo alla tua domanda penso che l'uomo un giorno dovra' scappare dalla terra e crearsi un altro ambiente.....chissa' forse su un altro pianeta e se avra' la fortuna
di andarci non sara' intelligente e mantenersi quello che le e' stato regalato gratuitamente, ma rovinera' anche quel pianeta!! :(
la mia visione e' piuttosto pessimistica.....che dici forse mi sbaglio?
ciao e buona domenica :)

Sandra M. ha detto...

Le tue angoscianti ed angosciose riflessioni prendono di più in questo , ahimè lungo periodo, di incertezza.
Io non so dire se l'Uomo ce la farà ma certo mi sforzo di pensare che , anche solo per "cicli e ricicli della storia" tornino a prevalere gli Uomini di Buona Volontà. E, magari, finalmente, la dicitura Uomini sia intesa come Umanità e perda ogni riferimento al "genere".

Unknown ha detto...

Piove governo ladro! A primavera tornerà sempre il bel tempo e anche le elezioni.
Forse non ce la farà l'uomo, ma forse ce la farà una colonia di batteri. La vita continuerà e resterà solo la specie che meglio si adatterà alle nuove condizioni. Anche il sole, così lontano, pare abbia voglia di presentare il conto dopo miliardi di anni di luce gratis.
E io pago!!! (oggi solo col mutuo o a rate) Tutto cambia anche in economia. Abbiamo già speso il denaro dei prossimi cinquant'anni. Freghiamoci le mani, forse la faremo Franca o Vittoria. Non pagheremo noi ma quelli che verranno questo è sicuro e forse loro faranno altrettanto ... a meno che sia vero tutto quel gran dire su 2012, quando andranno a fuoco tutti i libri dei debiti, e avremo una nuova era con solo pochi creditori arrabbiatissimi (scrivo così perchè non so se qui si possano usare termini più espliciti)

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Purtroppo molte catastrofi sono inevitabili e alcuni eventi naturali sono ciclici.Io però voglio sottolineare anche eventi per l'incuria umana e per la sua mancanza di rispetto nei confronti dell'ambiente.Il futuro?Se continuiamo di questo passo,la razza umana accenderà il suo "game over".Saluti a presto

Ambra ha detto...

@ RITA
Forse non hai torto Rita. Forse saranno davvero le donne a dare una svolta decisiva.
@ TOMASO
Spes ultima Dea
@ TIZYANA - AZZURAA
Ti confesso che ho scritto questo post così in 5 minuti. Poi quando l'ho riletto ho pensato che l'avevo concepito solo per esorcizzare la mia stessa paura.
@ NANUSSA
Certo che spero che tu ti sbagli, ma temo di no.
@ SANDRA
Tu sei molto positiva, speriamo che tu abbia ragione. Speriamolo per i nostri nipoti.
@ UTENTE
Ogni volta che tu arrivi in questo blog, porti una risata, ma fai bene a non usare termini più espliciti, meglio di no ....

Gianna ha detto...

Non voglio fare allusioni, ma navighiamo proprio in brutte acque...sono seriamente preoccupata già da un po'.
Baci.

Adriano Maini ha detto...

Non posso che concordare con te!!!

Unknown ha detto...

Io voglio navigare controcorrente e sperare che sia solo un periodo ciclico della nostra terra. Io guardo al mio piccolo. Nel nostro paese abbiamo fatto la pulizia del letto di un torrente questa estate. Noi cittadini. Abbiamo creato la banca del tempo ecologico: chi può in base alle proprie esperienze tempo e denaro mette a disposizione del proprio rione del tempo per la pulizia delle foglie morte, dei rifiuti ingombranti del taglio dei rami degli alberi e tante altre attività che l'amministrazione cittadina non arriva a coprire.
Buona settimana.
Bello il banner natalizio.
ALby

Mia ha detto...

Io non riesco ad essere pessimista,si parla molto di questi argomenti e questo è sicuramente un bene,ci stiamo sensibilizzando ed educando al rispetto del nostro pianeta.Credo che l'uomo ce la farà ad amare la sua terra,già vedo i miei alunni essere più responsabili e più attenti ad un vivere ecocompatibile.Un sorriso che di speranza è pieno.

Emilia ha detto...

Abbiamo davvero abustao della natura credendoci padroni della terra e dell'universo. La natura non perdona. Non posso che essere d'accordo con te. Finalmente riesco ad entrare nei commenti, non so perchè ieri non ci riuscivo.
Un abbraccio e grazie

Mr. Tambourine ha detto...

Apocalisse, nuda e cruda.

Ambra ha detto...

@ STELLA
Non sei la sola!

Ambra ha detto...

@ ADRIANO
Grazie della tua visita.

Ambra ha detto...

@ ALIVE2
Sicuramente siamo in un periodo storico di transizione. Ma ci credo che tu veda le cose in positivo. Vivi in un'isola felice, da cui tutti dovremmo prendere esempio. Anzi dovrebbero essere i Comuni a prendere iniziative in tal senso, sicuramente sarebbero molte le persone che aderirebbero.

Ambra ha detto...

@ MIMI'
Sicuramente c'è una maggiore sensibilizzazione al rispetto della natura, ma l'atavico concetto res publica res nullius non è ancora stato debellato. Basta guardare per la strada o sugli autobus, la free press buttata ovunque, cartacce, ecc. Allora confidiamo nelle geenerazioni più giovani e in quelle future. "Noi non ci saremo" ma almeno la Terra con i nostri pronipoti potrebbe esistere ancora.

Ambra ha detto...

@ GIULIA
Se usi Firefox come browser, c'è stato un problema con un precedente countdown che bloccava l'entrata ai commenti. Ma vedo che l'averlo sostituito con uno di Grafic Scribbles ha risolto il guaio. E grazie della tua perseveranza.
@ Mr. Tambourine
Mi ricordi il Settimo Sigillo.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! Non sono d'accordo, come spesso si fa, nel dare una forma umana alla natura, a dotarla di volontà, di responsabilità, di desideri, di dolori che l'uomo cattivo le procura.
L'uomo si trova a vivere su questo pianeta, che ha dinamiche molto chiare e che hanno a che fare con la fisica, la chimica il caso.... l'uomo ha due responsabilità, quella di andare a vivere su territori che hanno gradi di intabilità elevati, e quello di non prendersi cura non già del pianeta, ma soprattutto della sua vita e della sua qualità e sicurezza di vita proprio sul pianeta. Non è spostando le attenzioni suo dio-terra che si avrà una sensata percezione delle responsabilità dell'uomo. Il pianeta come entità che soffre e che desidera e che punisce è una nostra invenzione metafisica che a nulla aiuta. L'uomo responsabile è colui che pensa alla salute ed alla qualità della vita di se' e dei propri simili, è questa l'unica cosa che conta, ed è quella che, come passaggio obbligato, implica tutte quelle cose che sostengono i cosiddetti ambientalisti, variante a responsabilità limitata degli umanisti di un tempo che fu.
Fabio

Erika ha detto...

La speranza è l'ultima a morire, cara Ambra! Sì, la natura è stanca dell'operato dell
"uomo" che spesso esagera e provoca disastri ma vedrai che ce la caveremo anche questa volta.
Buona serata.
erika

Ambra ha detto...

@ ERIKA
Ciao Erika, il tuo ottimismo è consolante e può essere contagioso.

Ambra ha detto...

@ ANONIMO alias FABIO.
Ciao Fabio.
E' chiaro per tutti che la natura che si ribella e punisce è solo una parabola, un'allegoria che serve, invece, perché con le sue suggestioni aiuta la sensibilizzazione delle coscienze intesa come consapevolezza della necessità di rispettare la natura mutando atteggiamenti e abitudini poco intelligenti. Affianca - con le sue suggestioni appunto - i messaggi concreti inviatici da scienza e ricerca sui danni che il comportamento dell'uomo ha causato alla natura e di conseguenza a se stesso.
E' assurdo pensare che l'uomo debba prendersi cura della vita e della sua qualità di vita sulla terra senza curarsi del contesto in cui vive, del pianeta Terra. Vorrebbe dire che l'uomo è accecato da un delirio di potenza che genera superbia e arroganza, peraltro fenomeno in parte vero e che prima o poi gli si ritorce contro.
Uomo e natura sono un assioma indubitabile e lo dimostrano, tanto per fare un esempio, i morti da alluvioni causate da disboscamenti insensati e cementificazioni selvagge.
Spostarsi su un altro pianeta? Intanto ci vorranno anni in cui comunque la terra degenerà sempre più insieme con i suoi abitanti, se non si cambia rotta.
E su un altro pianeta si riprodurrebbe esattamente quello che ha portato la terra alla sua realtà di oggi, solo che per il pianeta Terra ci sono voluti millenni, oggi invece con le conoscenze tecnico-scientifiche ci vorrebbe poco a portare anche il nuovo pianeta nelle condizioni in cui siamo oggi, sempreché non si prenda coscienza di questa sorta di masochismo-sadismo che ci spinge a distruggere il nostro ambiente, favorendo comodità di ogni genere, quasi sempre a scapito di altro.
E se per te vivere nel traffico, respirare l’aria che respiriamo, pensare ogni giorno in funzione delle prossime vacanze a venire, uccidere animali per fare pellicce che costano un occhio e perdono il pelo dopo poco tempo, vuol dire qualità di vita, beh allora non ho più niente da dire.
Mi piacerebbe che tu rileggessi il tuo bellissimo post “Radici” che non posso riportare per intero, ma cito in parte:
“…. Tagliare un albero è un atto di una violenza inaudita, non è solo spezzare una vita, è anche cancellare una storia, la storia di tutti quelli che hanno avuto quell’albero come punto di riferimento, immobile e pur vivo.
Il punto di riferimento di un uccello in volo, il tronco al quale si è appoggiato il viandante per riposarsi, il rifugio di tutto un mondo che non siamo più in grado di vedere ed al quale abbiamo deliberatamente deciso di non appartenere più.
E’ normale che l’uomo segua la sua strada e le sue costruzioni, è inaccettabile che lo faccia scacciando dai loro territori altre vite.
Il diritto muto ed inalienabile di un albero di esistere.”

Mirco ha detto...

Rileggere quel post di Fabio sull'Albero è stato bellissimo...è - devo dire - una delle cose più toccanti che abbia letto su queste meravigliose e bellissime creature che sono gli Alberi.

Di fronte ad un albero, tenendo tra le mani una ghianda, un pinolo non si può che provare tenerezza e meraviglia.
Quella Natura, Madre, che tutto ha generato, ci ha dato la vita. Volerla sottomettere ai nostri bisogni è - come si dice - contro natura.

Così credo che la nostra responsabilità sia non essere come i topi o i parassiti che esauriscono i loro ospiti fino alla morte, ma essere in sintonia con chi ci ospita scambiando, non solo prendendo.

Ad ognuno è data la scelta di agire ed essere come meglio crede, associato a chi solo preda per proprio egoismo, o a chi vive e fa crescere.
Così, mi trovo in perfetta sintonia con Fabio quando dice - se ben capisco le sue parole che riporto non testuali - che è inaccettabile costruire la propria vita sulla distruzione. Anche di quell'Albero.

Grazie

(e' bella anche la parola albero, vero? Secondo me ha anche un bel suono...no?)
:o)

Tala Masca ha detto...

Mah...io mi voglio illudere che le catastrofi son sempre capitate, ma a causa della carente informazione poco si veniva a sapere. Mentre nell'epoca attuale i media ci tengono informati costantemente su qualsiasi cosa capiti all'altro capo del mondo. Chissà?
Ciao cara, b notte.

Tala Masca ha detto...

Scordavo...è gradita una tua visita, non ripasso a leggere eventuali risposte :) grazie, ciao.

Lufantasygioie ha detto...

ciao Ambra,non c'è dubbio che l'uomo sta dando una mano alle catastrofi naturali che colpiscono costantemente il nostro pianeta.
se riuscirà a sopravvivere?Lo scopriremo solo vivendo!
Baci

Ambra ha detto...

@ TALAMASCA
Grazie della tua visita e sono passata da te.
@ LUFANTASYGIOIE
Vero quello che dici, ma intanto sei anche tranquilla in attesa di quello che verrà. Forse hai ragione tu.

Gianna ha detto...

Sorpresa per te sul mio blog dei premi

Unknown ha detto...

se non ce la fatta la scuola dei gladiatori di Pompei forse non ce la farà nemmeno la scuola dei leoni d'Africa o degli orsi del polo Nord

Ambra ha detto...

@ STELLA
Grazie sono passata e ho preso il regalino.
@ UTENTE
Non ho parole. Come ti vengono queste battute esilaranti?

Elio ha detto...

Si Ambra, le tue riflessioni sono perfettamente centrate ma, vorrei aggiungere, lo strazio che abbiamo fatto del senso morale, etico, dei valori che avevano il sopravvento su tutto e davano anche il coraggio di affrontare serenamente le grandi catastrofi, è certamente maggiore delle catastrofi stesse. E preferisco non citare esempi di alcun genere!

Ambra ha detto...

Certo Elio, hai proprio ragione. Abbiamo distrutto il senso etico e morale e per questo siamo diventati più deboli.

Elio ha detto...

@ AMBRA
………………………….. più deboli o più insensibili…………….?

Unknown ha detto...

cara ambra
l'essere umano si sta fregando con le sue stesse mani
non c'e' alcun bisogno di guerre e/o cataclismi
basta guardare i comportamenti quotidiani
della gente
stanno minando sempre piu' la societa' a livello mondiale.
direi ..piu' cinici

Ambra ha detto...

@ ale
Non posso che condividere il pensiero che l'essere umano si sta facendo del male da se stesso. L'ha sempre fatto però, con le guerre, con lo sfruttamento di altri esseri umani e via dicendo

Anonimo ha detto...

Ciao Ambra, probabilmente non mi sono spiegato bene. Non ho mai parlato di andare a vivere su di un altro pianeta (??) ma delle colpe dell'uomo nello stabilirsi su terreni non adatti o instabili.
Questo presuppone che la natura non debba essere piegata alle esigenze umane, ma che l'uomo debba adattarsi ad essa armonicamente.
Per qualità della vita intendo proprio questo...cioè che nel momento in cui l'uomo si occupa della qualità della vita sua e dei suoi simili NON PUO' non occuparsi incidentalmente anche della qualità dell'ambiente che lo circonda e delle sue caratteristiche. Quindi è proprio l'opposto di quello che sembrava avessi scritto. Il mio scopo era quello di andare oltre l'immagine Uomo-Natura dove ognuno ha delle specifiche volontà e desideri (??) ma di inglobare il concetto di vita sul pianeta in modo integrale visto e considerato che arrecare danni alla cosiddetta natura o stravolgere le caratteristiche dei territorii è un danno che facciamo in primo luogo a noi stessi e dovremmo prenderne atto in modo maturo e consapevole, senza spostare il problema su fantomatiche idee di rispetto di una entità (la natura) che è solo uno spostamento di quelle che sono ANCHE e soprattutto le NOSTRE esigenze di vita.
Spero adesso di essere stato un po' più chiaro e di aver fatto capire che il tutto è perfettamente in linea e compatibile con lo spirito che animo' il post Radici. Ciao e buona serata
FABIO (non riesco a postare in modo diverso che dal profilo anonimo)

Giovanni N. ha detto...

Cara Ambra sin da ragazzi abbiamo sentito parlare della fine del mondo sul sentiero delle riflessioni religiose o le previsioni di Nostradamus. Non credo che i disastri da te ricordati siano le avvisaglie.Come il fuoco purifica così la sofferenza plasmerà gli uomini. Sarà un lungo percorso ed intanto pagheranno le generazioni future. E' una speranza che lascia comunque intravedere un mondo migliore non solo ecologicamente. Anche i valori ai quali accenna Elio si riposizioneranno di pari passo.
Qualcuno ha scritto che le donne potranno fare tanto. Io ho una straordinaria fiducia nelle donne. Coninciate dolci creature!

Pandora ha detto...

Mi spaventa la cattiva gestione dei rifiuti, l'inquinamento dei mari, dei fiumi, dell'aria, i disboscamenti selvaggi e per questo, nel mio piccolo, faccio la raccolta differenziata, non butto MAI nulla per terra, non getto MAI nulla in mare...

Eppure almeno una volta al mese ringrazio Dio che esistano gli aerei, che mi portano in un'ora e mezza in Italia a salutare la mia famiglia, ringrazio il netturbino a cui affido il mio compitino quotidiano, ringrazio la terra di Napoli e le brave ditte camorriste che hanno così generosamente accolto i gli scarti miei, della mia famiglia, del mio intero parentado, ringrazio persino i polmoni degli abitanti dei Campi Flegrei.

Es el cuento de nunca acabar. A sistemare le cose arrivano sempre o le guerre o le alluvioni.

Ambra ha detto...

@ Giovanni
Non so se per esempio il nostro mondo può definirsi migliore del passato. Sotto certi aspetti si, ma sotto altri sicuramente no.
@ ambra
Certo. Le guerre e le distruzioni appianano tutto e preparano il terreno alla ricostruzione.