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venerdì 21 novembre 2008

Si scrive GAS ma si legge ... Gruppo d'Acquisto Solidale

Infatti il GAS in oggetto non è, per dirla con il dizionario, “corpo allo stato aeriforme senza forma, né volume”, ma si tratta dell’acronimo G.A.S. che sta per Gruppo di Acquisto Solidale: anche se questi GAS esistono ormai da parecchi anni, sembra
proprio che negli ultimi tempi stiano avendo un incredibile sviluppo, sia perché la gente vuole (e deve) risparmiare vista la dilagante crisi economica, sia perché ormai vuole sapere che cosa finisce nel proprio piatto e nella propria lavatrice.
Nella pratica si tratta di un insieme di persone (parenti, vicini di casa, conoscenti) che decide di riunirsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune (tipo i detersivi) da ridistribuire tra loro, possibilmente di produzione biologica od ecologica. Quindi la solidarietà parte dai membri del gruppo, diventa il criterio guida nella scelta dei prodotti e si estende fino ai produttori, all’ambiente e ai popoli o gruppi sociali svantaggiati. Per cui GAS non significa solo risparmiare, ma anche verificare se il produttore ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate, controllare qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto. Il risparmio sembra assicurato grazie all’acquisto di grossi quantitativi e all’acquisto diretto presso i produttori, il che riduce al minimo la filiera e permette al contempo di controllare la qualità dei prodotti. Di solito si ci si rivolge a piccoli produttori locali, più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, facilmente conoscibili e raggiungibili così che i prodotti, viaggiando di meno, arrivino più freschi e non abbiano bisogno di conservanti. Le modalità di approvvigionamento variano poi da GAS a GAS: c’è chi, dopo aver raccolto gli ordini, fa arrivare la merce magari nel garage di casa, la divide e poi avvisa gli altri aderenti di venirsela a ritirare; c’è chi viene invece contattato dall’agricoltore quando, ad esempio, le cassette di pomodori sono pronte e avverte tutti gli altri aderenti di andarsele a ritirare …..Insomma le riunioni e il ritiro della spesa diventano un’occasione di incontro e condivisione, se non un vero e proprio momento conviviale. Tra l’altro i GAS sono uniti da una rete di collegamento che ha lo scopo di scambiare le informazioni tra i vari gruppi e diffonderne la conoscenza. Certo organizzarsi e coordinarsi non è facile, ma se il portafoglio e la salute ne guadagnano, se ciò aiuta poi ad essere più “ecologici”, ne vale senz’altro la pena. Non dimentichiamo che la convinzione alla base di questi gruppi è che ognuno di noi possa dare una mano a cambiare il mondo … partendo dal carrello della spesa! A questo punto se qualcuno di voi facesse già parte di un GAS o addirittura gli venisse in mente di organizzarne uno …..beh, grazie di farcelo sapere: un GAS Seneca ci potrebbe stare.
Mimma Brambilla

Image by THE SHOW MUST GO ON CC License

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