Post di Cristina
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….la camicia bianca ok, la gonna tre quarti pure, la….DRIN DRIN
“Signora Izzo buongiorno è l’agenzia interinale Randelli, volevo informarla che abbiamo selezionato il suo profilo per una posizione a Maria dell’Olmetto come impiegata amministrativa con conoscenza fluente dell’inglese; se lei ci autorizza inviamo il suo profilo all’azienda cliente e ci aggiorniamo qualora fossero interessati.”
“Va bene, mandate pure avanti la mia candidatura.” Dopo aver terminato la telefonata invio subito uno SMS alla mia dolce metà “Mi hanno selezionato per una posizione a Maria dell’Olmetto, speriamo in bene sarebbe anche vicino casa. Se la candidatura va avanti ce la voglio mettere tutta…”; cinque minuti dopo la risposta “Stai serena hai tutte le carte per farcela”.
Ed ecco, nel primo pomeriggio, la tanto agognata telefonata da parte dell’agenzia Randelli
“Signora Izzo il sig. Colombini vorrebbe incontrarla o questa sera alle 17 o domani mattina alle 9.30”
“Va benissimo questa sera!” rispondo, quasi senza lasciarla finire...non posso rischiare di perdere un’opportunità rimandando a domani...lo dice anche il proverbio, no?!!
Così incomincia il solito rito della vestizione et voilà: gonna tre quarti color marrone, camicia bianca e scarpe rasoterra color testa di moro, orologio, orecchini ed eccomi qui al volante del mio rottame verdolino sbiadito che per fortuna si è auto-lavato con la pioggia del giorno precedente. Arrivo nel parcheggio dell’azienda, citofono e “Si si l’aspettavamo, ci trova giù, alla fine della scalinata”. Scendo per bene due rampe di scale e mi ritrovo praticamente un metro sotto terra “azz ma cos’è qui ò campusanto?”. Incomincio ad agitarmi, soprattutto quando, alla fine delle scale, mi accoglie, si fa per dire, un ambientino stile laboratorio tessile cinese abusivo: moquette puzzolente e macchiata, computer a tubo catodico con schermo monocromatico, due impiegati vestiti in malomodo con maglioni informi di lana grezza...ovviamente niente riscaldamento in questa cripta del 21esimo secolo!
Mi fanno accomodare su una sedia di legno apribile - “uè” penso “ma queste sono le sedie che ha mammà per gli ospiti sgraditi, quelle che ti fanno fare zic zic all’osso sacro!”. Per fortuna l’attesa dura poco e un faccione sbuca dietro una porta bianco sporco.
“Buonasera, venga venga”; un po’ titubante entro e mi siedo sulla gemella della sedia in-legno-apribile-per-gli-ospiti-sgraditi, ma per fortuna ingentilita da un “elegante” cuscino con disegnati dei limoni... il pensiero nasce spontaneo: “’aspita e che professionalità adesso ò faccione che fa ? magari si mette a girare il ragù con la cucchiarella di legno?”.
Il faccione si presenta “Buonasera piacere, Colombini….lei è la signora Olivieri vero? L’aspettavo!” Strabuzzo gli occhi “Veramente io mi chiamo Cristina Izzo e son qui tramite l’agenzia Randelli”
“Izzo? Ma..ma, io non l’aspettavo, chi è lei..., l’agenzia non mi ha passato il suo curriculum….o forse si? Mi dia un minuto, lo cerco” e mi mette sulle gambe una pila di carta, si gira e comincia a rovistare dentro una specie di cassapanca, offrendomi il favoloso panorama del suo sederone a forma di panettone lievitato male.
Dopo un momento di sbigottimento, mi riprendo (c’è il mio futuro in gioco e un possibile lavoro magari anche vicino a casa, quindi alè la motivazione prende il sopravvento sullo stupore) e mi ricordo che per fortuna ho con me una copia del mio curriculum, mi giro e rivolgendomi al sederone del Colombini dico ”Mi scusi, se vuole ho qui una copia del mio curriculum ”
“Aaahhh molto bene! Dia qua !” e con la sua mano grassa piena di ciuffi di peli unti mi strappa dalle mani il foglio
“Uè sederò, ma sbaglio o il “mi scusi” l’ha lasciato sull’uscio della cripta? Ma stu cafone è terza categoria!”. Calmati Cristina, che la motivazione sia con te!!!
“Va bene signora Olivieri ops Izzo, mi racconti di lei, dove ha lavorato e per quali aziende.”... il mio colloquio ha infine inizio...
“Dunque ho fatto un’esperienza decisamente significativa in ambito amministrativo presso la Vision di Milano e…..”
“Milano? Come mai lì?”
“Veramente io sono di Milano e sono qui da circa un anno e mezzo”
“oooohhhhh madamina mia per la carità du signur una funna de città! Io gente di città non ne voglio, troppi grilli per la testa! Troppe pretese, hanno visto troppe cose! Nooo io sono provinciale e voglio restare tale, i cittadini non fan per me, cara la mia signora Olivieri.”
Ecco anche il provinciale razzista mi ci voleva...ma questo l’ha capito che io sto cercando un lavoro? addio all’ennesima speranza di avere un colloquio NORMALE, trasformarsi in un lavoro NORMALE...quindi al diavolo à motivazione, mò mi piglio almeno una piccola soddisfazione...e rispondo “Si ha ragione sapesse cosa non ho visto a Milano! Gente che prende il tram alla mattina completamente svestita con indosso solo le mutande con su ricamato D&G.
Per non parlare poi degli innumerevoli ed aggressivi piccioni, quando si alzano in volo sembra di rivivere il film Uccelli di Alfred Hitchcock. Questi vengono cresciuti con del mais nero ovvero a base di PM10 puro che viene ricavato direttamente dai tubi di scarico dei SUV di prima mattina rigorosamente nell’orario di punta! Ciò fa fare a questi animali degli escrementi di colore indaco che a contatto con i vestiti questi prendono fuoco irrimediabilmente e con la pelle creano delle mostruose ustioni di terzo grado che….”
Il Colombini mi interrompe “Ma Olivieri che fa mi scherza?”
“Chi io?” e poi, Olivieri non so cosa fa, io son sempre Izzo si ricorda? E comunque “mò m’ha stufato se ne stia qua a pascolare le mucche e mi saluti tanto le galline che ha in giardino, tante care cose facciò de piecuro e posso dirle un’altra cosa? Maronn’ma quanto sì brutto!”.
Spalanco la porta, esco e sento l’eco delle risate dei due informi impiegati. Mi giro verso di loro e bofonchio “Io sarò pure disoccupata ma pure voi siete due poveri guaglioni”.
Comunque quest’ennesimo colloquio/farsa mi è servito, eccome...ho capito che in borsetta la prossima volta oltre al soscia mosche, al ciappi ed al baygon aggiungo pure dello stallatico sottovuoto!
Cristina
28 commenti:
Povera Cristina!!!! Cmq sei molto brava a descrivere le tue disavventure.....
Movimenta la vita di Cristina.
Bentornata Ambra e sai che ho pubblicato un libro di poesie e foto? Un abbraccio
Io sogno un mondo in cui sono i dipendenti a scegliere il loro datore di lavoro.
Ma, forse, è solo un sogno.
L'autocontrollo e la pazienza della protagonista sono veramente da ammirare.
Chiunque altro avrebbe perso la calma e sarebbe sbottato in qualcosa di più feroce.
Un saluto a Cristina ed anche ad Ambra. Bentornata.
Un caro saluto,
aldo.
Pazienza Cristina, ne succedono di tutti i colori, anni fa andai per un colloquio e trovai un ambiente niente male: parolacce in tutti i dialetti e varie..potevo permettermi allora di rifiutare, ma che soddisfazione dai avergliene dette 4 a quel "panz e' vierm":-) Un caro saluto a tutti voi.
Ho riso fino alle lacrime, ma in effetti c'era pure da piangere ...
Eh, si questa è la nostra Italia...
Non hai pensato di fare la scrittrice?
Hai visto mai?
Ciao Ambra e ciao Cristina, bentornate e auguri.
Se non fosse che dietro questa divertente storia c'è, sicuramente, un episodio realmente accaduto e raccontato in tono ironico, confesserei con meno sensi di colpa che ho riso da matto!
Non si può avere un futuro, se non si mette fine al precariato.
Complimenti per il post.
Meno male che sai essere così spiritosa ed ironica Cristina!E' un grande vantaggio...ce la farai, te l'auguro con tutto il cuore!
Secondo me, alla fine dei colloqui ci scriverai un best seller facendoci tanti bei soldini. Continua imperterrita dunque, vedrai che sarà un successo. Ciao
hai mai pensato di portarti un corno o un gobbetto?
Direi di provare.
Però hai dell'humor a raccontarlo....io spero sempre in positivo per te!
Lu
ecco appunto pensa positivo ma già la tua ironia secondo me ti farà andare avanti
Il commento finale proferito ai due disgraziati in maglione informe è sublime, e contiene uno spettro di significati molto molto ampio, dal disprezzo per quell'essere miserrimo alla dignità di ritenersi "altro" da questo e pertanto munita di paletti invalicabili di dignità e umanità non negoziabili né mercificabili. Nella vita quello che conta è lo spirito giusto, e questo è esattamente lo spirito giusto. Sei grande!
Marò...ma tutt'attè te capitano.
Certo che il carattere ti dà una mano perchè ci sarebbe da mettersi a piangere.
E poi mi viene il sospetto che siano anche troppo frequenti queste "avventure", purtroppo.
E meno male!!!! Capisco avere pazienza, ma il troppo....
Ciò che fa tristezza è che spesso i giovani subiscono pur di non perdere la speranza in un lavoro un lavoro!!!
Ciao
Abbraccio
Bruna
Un racconto molto bello anche per riflettere,ciao Cristina,un saluto anche alla cara Ambra,auguri a tutti.
Sono scosso per questo racconto. So la difficoltà di voi giovani oggi...
Ho fatto diversi mestieri ed ho iniziato a 14 anni, per poi finalmente trovare il lavoro che mi avrebbe cambiato la vita. Ora sono a riposo, si fa per dire:-)
Auguri per il tuo futuro e non demordere!!!Sei napoletana? Un caro saluto a tutti voi.
Sei grandiosa Cristina. Considerando il tema, sei riuscita a mantenere un'ironia e un senso del comico eccezionali.
Certo che lo stallatico diventa sempre più necessario. Mi hai dato un'ottima idea:)
Ciao e tanti auguri a te e a tutti i giovani come te!
Lara
Grazie mille ancora una volta a tutti per i vostri commenti. E' emozionante per me vedere e captare i vostri incoraggiamenti e vi dico comunque che l'ironia in me ci sarà sempre (per fortuna!). Anzi pazientate ancora un pochino che la precaria mannara è in procinto di partorire il capitoletto numero 3. Un abbraccio ed a prestissimo.
Grande Cri! Esilarante! Se poi si pensa che quello che hai scritto è una storia vera fa ridere un po' meno, menomale che persone come te "denunciano" queste situazioni..il sistema del lavoro fa veramente schifo!! Aspetto con ansia il prossimo racconto. Fede
Incredibile l'avventura che ti è capitata Cristina, quante bisogna sopportarne prima di arrivare all'agognata meta... Tieni duro però, mi raccomando, e soprattutto non perdere per la strada, così irta di ostacoli, la tua meravigliosa ironia!
@ Ninfa e Fede: grazie per gli incoraggiamenti.
Difficilmente l'ironia da parte mia verrà persa è radicata nel mio DNA.
Ciao Cristina, che personcina intelligente il signor Colombini che discrimina in base al luogo di provenienza, sono sconcertata da tanta professionalità!!
Ciao Ambra, bentornati e bellissimo header!
E' una cosa incredibile quanti imprenditori ignoranti, saltafossi, incompetenti, privi di scrupoli esistono nel nostro paese. Come queste agenzie interinali indirizzino la gente che ha serio bisogno di lavorare da questa gentaglia. Io credo che queste agenzie dovrebbero essere chiuse, che il controllo sullla collocazione della mano d'opera debba spettare allo Stato così come su energia, sanità comunicazione e ogni settore di intersse comune. Il privato pensa solo al proprio utile e se ne frega del lavoratore. Ma quando sarà che in questo paese ci si ricorderà che l'iniziativa privata non deve essere esercitata in contrasto con gli interessi di natura sociale e i diritti della persona? Un caro saluto, Fabio
Certe cose lasciano davvero sconcertati.
Un caro saluto a tutti, in particolare ad Ambra e buon 2013
se non ci fosse dietro il dramma del precariato,la cronaca del colloquio di lavoro è un capolavoro di ironia.
in bocca al lupo Cristina per incontri più edificanti,
ciao Ambra,un abbraccio
La brillante, coinvolgente scrittura di Cristina fa' stringere ancora di più il cuore sulle indegne condizioni di tanti luoghi di lavoro e sul dramma sociale della precarietà e della disoccupazione.
@Ambra
Mi fa molto piacere che tu la pensi come me.
Sul berlufolle mi sono trattenuto fino alle 19.35 di venerdì 11/1 poi non ce l'ho fatta più e un'ora dopo mi son dovuto sfogare.
Chiedo scusa se non sono riuscito a fare meglio.
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