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venerdì 16 gennaio 2009

Per un futuro da ultracentenari

In questo periodo si sente spesso parlare di longevità da parte dei mezzi d’informazione: anche recentemente alla radio hanno affermato che gli italiani sono tra i popoli più longevi non solo in Europa, ma nel mondo, con un’aspettativa di vita di
81 anni per gli uomini e di 85 per le donne (le donne devono fare i figli e la natura le ha rese perciò geneticamente più forti e più resistenti, in più devono di solito occuparsi della famiglia e sembra cha perfino questo contribuisca a renderle più longeve).
Addirittura il premier Silvio Berlusconi ha scritto di recente un articolo in proposito per la rivista del San Raffaele, dove arriva ad affermare che nel prossimo futuro si potrà arrivare fino a 120 anni in buona salute! E questo soprattutto grazie ai progressi della scienza (vedasi medicina preventiva, utilizzo delle cellule staminali, esami del DNA, ecc. ecc.) che fanno sperare in una nuova era: ma il suo auspicio suona anche un tantino interessato ….. Infatti qualcuno si è già chiesto preoccupato “Ma chi glielo dice a Veltroni che il Cavaliere camperà fino a 120 anni?”
Scherzi a parte, il record mondiale di centenari appartiene attualmente al Giappone dove sarebbero più di 36.000 di cui la maggior parte, manco a dirlo, sono donne.
I segreti di questa longevità nipponica? E’ stato creato un apposito Centro Studi al riguardo nella piccola isola di Okinawa perché è proprio qui che si concentra il maggior numero di ultracentenari del Sol Levante (più di 5.000). Sembra che il merito oltre a uno stile di vita poco sedentario, possibilmente privo di alcol e fumo ed in armonia con la natura, sia dovuto principalmente a una dieta semivegetariana e comunque povera di grassi, in base alla quale si possono mangiare a volontà the, cetrioli, insalata, arance, mele, zucchine, yogurt magri e alghe (!); in quantità moderata banane, patate, pesce, riso, pasta, legumi e pollame; in quantità ridotta pesce grasso, pane, carne rossa, frutta secca, pizza e gelati (sigh!). E possibilmente quasi mai burro, noci, biscotti, cioccolato (doppio sigh!). Una dieta praticamente molto simile alla nostra mediterranea, con molta frutta, verdura e carboidrati, a cui dovremmo aggiungere le alghe (ricche di calcio per contrastare l’osteoporosi) e il the verde (ricco di vitamine e antiossidanti). Ma attenzione: oltre agli alimenti suddetti, per tentare di eguagliare il record di lunga vita dei Giapponesi, bisogna pure tener conto di tre insostituibili consigli alimentari, cioè 
  1. Mangiare piccole porzioni
  2. Alzarsi da tavola prima di essere sazi
  3. Nutrirsi come se il cibo avesse proprietà medicinali
Per cui se desideriamo aggiungere anni alla nostra vita, ma allo stesso tempo (cosa a mio parere altrettanto e forse più importante) aggiungere qualità agli anni, oltre a confidare nella nostra imprescindibile buona stella che resti il più possibile buona, ricordiamoci delle abitudini alimentari nipponiche quando ci sediamo a tavola, magari proprio al ristorante con amici per festeggiare un compleanno: stop alle abbuffate, viva il sushi!
Mimma
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