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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

domenica 1 febbraio 2015

Liberazione

Post di Fabio
courtesy
Il breve racconto che segue nasce un pomeriggio di sabato quando un gruppo di amici decide un "gioco" di scrittura, dove ognuno deve identificarsi con  un animale e un aggettivo riferito ad esso e costruire intorno ad essi una favola, in un tempo massimo di 15 minuti.
Fabio, che ha scelto di rappresentarsi come "cavallo tranquillo" parla dell'esperienza interiore di un ragazzo che si svincola dai lacci in cui credeva di essere prigioniero, alla fine di un percorso di maturazione e di conoscenza.

Era il cavallo, la sua consapevolezza, la sua natura, il suo desiderio.
Essere cavallo non era solo un caso, essere cavallo significava avere certe caratteristiche e predisposizioni.
Per quanto fosse tranquillo, all’interno di quel bel recinto, egli capiva, diciamo, avvertiva di essere traditore della sua natura, di quello per cui era portato e nato.
Non serviva, a placare l’attesa della cavalcata, non serviva dare la colpa, come spesso aveva fatto, all’invisibile mano costruttrice del recinto.
O meglio, non serviva più come invece fino ad allora era servito.
E l’attesa, seppur tranquilla, di un’invisibile mano che lo liberasse invece di trasformarsi in rabbia diventava, quasi d’incanto, attesa tranquilla di un balzo, di una valutazione, di un coraggio che poteva e doveva essere trovato.
E’ per questo che, quando la consapevolezza della propria natura e del proprio desiderio divenne forte, incontrollabile, viva ed autonoma, quel balzo ci fu.
Il recinto, in fondo, era più basso del previsto e lo stupore di questa scoperta e della libertà fecero capire al cavallo, durante la sua corsa nel vento, che la mano invisibile costruttrice del recinto e la mano invisibile che si aspettava lo avrebbe liberato, non erano mai esistite.
Ora esistevano solo la sua natura ed il suo desiderio.
Ed il vento, quel vento che mai aveva sentito ma che, in fondo, era sempre esistito.


28 commenti:

silvia de angelis ha detto...

Una libertà vibrante nell'animo, che è solo in attesa di fare quel salto fatidico, per respirare profondamente nel vento...
Racconto molto gradito, buona serata Fabio.
Grazie Ambra per le tue letture nel mio blog.
Cari saluti a tutti,silvia

Nella Crosiglia ha detto...

Mi tocchi molto da vicino perchè ho avuto una cavalla per circa 37anni ( pensa!) e so cosa vuole dire!
Serena serata!
::))

zefirina ha detto...

lettura piacevole

valerio ha detto...

è sempre un piacere entrare in questo blog e.....leggere !!!

Pino Palumbo ha detto...

È la consapevolezza che spesso ci fa ottenere le nostre vittorie e che ci fa realizzare i nostri sogni! La consapevolezza di quello che si è e che si può.
Buona settimana a tutti.

Pia ha detto...

Complimenti a Fabio.
Quello che ha scritto è molto bello e profondo.
Ciao.

Beatris ha detto...

Un racconto bellissimo, profondo!
Buona giornata da Beatris

Laura ha detto...

Io mi indintifico con quel cavallo. Giovanissima ho lasciato il recinto di casa e me ne sono andata a vivere all'estero . Ero libera e felice...
Complimenti a Fabio , bel racconto...
Ciao Laura A.

Melinda Santilli ha detto...

Bella iniziativa e anche bel racconto: questo cavallo è il simbolo della libertà, è la vita!
Un abbraccio

Silvia Negretti ha detto...

Mi identifico molto in quel cavallo anche io, anche se non così tranquillo... Bel racconto! :)
Baci!
S
http://s-fashion-avenue.blogspot.it/

Blogaventura ha detto...

Credo che il cavallo esprima un senso di indipendenza e libertà incredibile... un'energia sempre pronta ad esplodere in barba a lacci e recinti. Un abbraccione grande.

keypaxx ha detto...

Ottimo esperimento che ha saputo offrire risultati interessanti.
L'augurio per una buona giornata.
^__^

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Complimenti per il bel racconto.
Saluti a presto

Erika ha detto...

Bella l'idea di questo gioco. Io penso che un po' tutti ci sentiamo cavalli quando siamo giovani. Siam tutti desiderosi di essere liberi, di non essere cavalcati e di intraprendere da soli il percorso della nostra vita. Bravo Fabio!

fioredizagara ha detto...

Bel racconto :il cavallo rappresenta la nobiltà e la libertà di pensiero. Complimenti per l'iniziativa.
un caro saluto ,in particolare ad Ambra.

Annamaria ha detto...

Scritto benissimo e con straordinaria immediatezza! Complimenti!!!

il monticiano ha detto...

Racconto molto coinvolgente. Io che amo i cavalli perché sono veramente intelligenti, ho apprezzato molto questo tuo scritto.
Complimenti e un salutone,
aldo.

Tiziano ha detto...

Molto bello e profondo il racconto,
un inno al coraggio e alla libertà che spesso per paura non saltiamo quella staccionata.
Ciao Fabio complimenti auguro un buon pomeriggio a te Ambra e tutto lo staff
Tiziano.

keypaxx ha detto...

Un sorriso di passaggio.
Spero di leggerti tra le mie pagine.
^___^

Carmine ha detto...

ci sono dei limiti che ci poniamo nella testa ma una volta affrontati scopriamo che non erano cosi alti e impossibili come pensiamo :-)

pia ha detto...

è bello leggerti. un saluto e un buon fine settimana ciao da pia

José María Souza Costa ha detto...

Olá,
Passei para lhe desejar, um dia de domingo agradável, e um tempo de Carnaval extraordinário.
Um abraço.

Erika ha detto...

Un caro saluto ed abbraccio a tutti

Elio ha detto...

Un inno alla libertà, tutti i miei complimenti. Io, secondo il calendario cinese, sono del segno del cavallo e quindi... Buona settimana.

Costantino ha detto...

Un racconto che profuma di fantasia, avventura, libertà.

Ninfa ha detto...

Bello! Bello il gioco di identificazione in un animale e bello il racconto di Fabio. Tutti noi abbiamo bisogno di svincolarci, all'ingresso della vita adulta, da lacci che spesso siamo noi a crearci. E non è detto che questo debba avvenire una volta sola nella nostra vita...la libertà è una sensazione bellissima e non c'è nessun animale che rappresenti meglio del cavallo tale emozione.

SeV a colazione ha detto...

Complimenti Fabio per l'intensità della tua storia. Ogni tanto il mio cavallo, quello reale, lo salta davvero il suo recinto e si fa una corsa nei campi, criniera al vento... E io gliela lascio fare quella corsa perché in quei momenti di libertà è di una bellezza impagabile...
V.

@enio ha detto...

Furia cavallo del west cantava Mal dei Primitives