Testo di Giovanni
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Ci ero passato dinanzi diverse volte solo o con mia moglie, ma sempre in fretta forse perché la posizione è alla fine del centro storico propriamente detto e per raggiungere l’auto posteggiata 600 metri più in là, se si vuole fare in tempo a raggiungere altri posti, bisogna affrettarsi.
Ricordo però nitidamente quella sera d’inverno in cui finalmente ci fermammo attratti dalla luce della vetrina del negozio e sentimmo i forti richiami dei peccati di gola. Non ostenta grandi pretese proprio come persone ricche di talento non esibito.
Ero con mia moglie. Un breve conciliabolo ed entrammo .La prima impressione , appena varcata la porta, fu di un “déjà vu”. Dove? Quando?
I colori , la foggia delle vetrine interne, gli odori, i contenitori a forma di campane di vetro pieni di cioccolatini o caramelle, sparsi qui e là. E il banco centrale fiancheggiato da una vetrina con paste e torte.
Il locale era stretto e si estendeva in profondità con mobili che non si vedono più nei negozi moderni.
Fummo catapultati nel passato. Eravamo ragazzi. Con pochi “soldi” il titolare del negozio calava una mano in uno di quei contenitori e riempiva le nostre di caramelle.
Al banco ad accoglierci con un cordiale sorriso attendeva l’anziano proprietario, con gli occhiali sul naso , pochi capelli bianchi e irradiante umana simpatia. Aveva un poco di tempo e ce lo dedicò.
Da quanto tempo esiste il negozio?
Una semplice curiosità che dette l’opportunità al nostro interlocutore di “ingranare” la marcia e come se ci prendesse per mano ci condusse nel passato. Con una narrazione semplice ed affascinante ci narrò episodi accadutegli con personaggi che aveva conosciuto in varie epoche compresa la prima e la seconda guerra mondiale. Ci precisò che il negozio esisteva già nell’ottocento. Saremmo stati delusi se non ci fosse stata anche quella precisazione.
Ci raccontò anche che viveva quasi sempre in negozio ma mai solo perché aveva tanti ricordi.
“Qui sopra vi era un albergo. Una sera ero in negozio come al solito, quando udii il rumore degli zoccoli di cavalli sul selciato. Corsi fuori. Feci in tempo a vedere Eleonora Duse salire in carrozza per recarsi a recitare al teatro Storchi “
Concluse “vedete che ricordi ho io?”
Fu inevitabile anche per noi per un momento essere investiti dalla nostalgia.
Anche questo racconto è ormai consegnato al passato.
La pasticceria c’è sempre. Il personaggio di quella lontana e fredda sera non è più di questo mondo da tempo.
Impossibile ora passare da lì con fretta. Almeno uno sguardo ed uno speciale saluto a chi non c’è più , si trova sempre il tempo per farlo.
Giovanni
32 commenti:
Quando ho visto la foto di questo dolce ho voluto subito leggere il tuo post, Giovanni, perchè sono golosona, devi sapere....
Un bel racconto, come sempre, ricco di particolari e di tanta "dolcezza".
Un caro saluto.
Erika
bel racconto
bei tempi
buona giornata
ciao
Peccati di gola? ora il mio palato reclama....
Bellissimo racconto che mi ha riportata al passato e ricondotta nel vecchio negozio di dolciumi che c'era, quando ero piccola, al mio paese. Anche li, ben allineati i vasi di vetro con le caramelle di zucchero colorato, le campane con i cioccolatini, la Signora vestita di nero e con i capelli bianche a cui tutti davamo del tu...che bei ricordi!
Ciao, grazie di questo bellissimo racconto.
Antonella
Caro Giovanni, dopo il bel racconto, mi piacerebbe gustare un pezzo di questo ben di Dio!
Tomaso
Questi sono ricordi veramente dolci e piacevoli.
Questi ricordi dun tempo lontano e come ci prendessero per mano, acconpagnandoci via via, con un p'ò di nostalgia.
Gran bel racconto, così quei personaggi posso ancora vivere e rivivere
Molto invitante questo dolce esibito e molto dolci i tuoi ricordi raccontati con tenera semplicità.
un tuffo nel passato sez'altro.
Spero che la bontà dei dolci sia rimasta invariata.
Lu
Un bel racconto d'altri tempi, denso di significati emotivi per chi al presente abbia animo sensibile e attento.
Non sono i miei tempi, ma è un post bellissimo
Un bellissimo racconto.Tra le righe una soffusa malinconia.
Mi è piaciuto leggere questo racconto, un po' triste, ma intenso e ricco.
Un caro saluto.
N&R.
anche io trovo in questo racconto il sapore della malinconia mescolato a quello dei pasticcini,buon fine settimana
bel racconto!!
saluti e felice weekend!
Il titolo di questo bel post è azzeccatissimo.
"Dolci ricordi" è perfetto per quella pasticceria e i ricordi del suo proprietario.
Ricordi che gli sono sopravvissuti, attraverso te, Giovanni e ora anche attraverso noi che ti leggiamo.
Grazie e ciao,
Lara
Un racconto ricco di dolci ricordi.
Sereno week end.
Sei entrato nella pasticceria,ma contemporaneamente nel tuo passato: i profumi i colori i sapori antichi ti hanno catapultato nel mondo gioioso ed ovattato della giovinezza.Forse non volevi uscire perchè pensavi di rompere quel diaframma di ricordi piacevoli e delicati
Da golosone non posso che incominciare nuovamente a commentarti proprio da qui.
Sono tornato con il mio blog con l'indirizzo url leggermente diverso:
http://www.logosnellanebbia.com
Ciaooo
Lorenzo
Davvero quanta dolcezza in questo cammino a ritroso nel tempo, sul filo prezioso della memoria!
Grazie!
è davvero un bellissimo racconto! complimenti Giovanni! :)
La nostalgia...quando ci assale ci pervade completamente e i ricordi riaffiorano come bolle ....
Racconto tenero e delicato..
Grazie di averlo diviso con noi!
Che bel racconto e che dolce ricordo, mi ha commosso
Emi
Un bel racconto che ci riporta a un passato quasi dimenticato.
Un dolce cammino....leggerti è sempre piacevolissimo.
Grazie per condividere sempre con passione i tuoi ricordi.
Il commento di AMBRA mI sembra , con la sua innata sensibilità, esprimere tutta la nostalgia e la malinconia del racconto e nel contempo rappressentare i sentimenti della maggioranza degli altri cari lettori. Vi ringrazio tutti, invitandovi se mai aveste voglia di rileggere, di pensare a quell'albergo un tempo sopra la pasticceria, dal quale in una lontanissima sera era partita la carrozza di ELEONORA DUSE per recarsi a recitare nel vicino teatro. Grazie ancora giovanni
una bella racconto che nostalgia di quei negozi con delle storie da raccontare
La pasticceria dei ricordi... che meraviglia!
Salutissimi!
E' una di quelle pasticcerie speciali,dove, oltre ai pasticcini, trovi calore,atmosfera e tanta vita trascorsa curata e quasi coccolata...
I profumi.. i colori... le risate...il chiacchierio gioioso... quante golosità da carezzare con gli occhi...
Complimenti,Giovanni... mi hai fatto entrare con Te in questo angolo speciale... pieno di ricordi.
A presto
Ho la fortuna di conoscerlo bene: una delle storiche botteghe di Modena, dolci sublimi in un ambiente piccolo e con una vetrina quasi insignificante . Ma , come dici tu, occorre tempo per fermarsi e guardare bene: basta un attimo per capire .
Ti ricordi? proprio lì accanto si apriva un largo portone (ora sempre chiuso dopo la ristrutturazione) e nel cortile interno un glicine secolare- mi dissero del '700- che ogni estate regalava strepitose fioriture proprio accanto allo studi del fotografo Frassoldati. Il fotografo non c'è più...non so il glicine.
L'onda dei ricordi infantili travolge,scusa per questo sproloquio.
Mi piace molto l'articolo
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