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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

lunedì 18 ottobre 2010

Ad esempio una pizza

Da mesi mi reco al supermercato Conad quasi esclusivamente per la loro pizza margherita surgelata che, dopo lunghe ricerche, reputo una delle migliori del genere.
E' da diverso tempo che faccio però fatica a trovarla, il bancone non è molto grande
ed è quasi sempre pieno della versione al salame di una nota marca e di altre varianti più particolari, sempre di marche non Conad.
Da luglio la cosa è peggiorata, ed è stato impossibile trovarla con esclusione di un giorno nel quale erano rimaste due confezioni perché rovinate e che ho acquistato lo stesso.
Chiedendo alla cassa mi hanno detto di provare a domandare ai responsabili dei surgelati il giorno di arrivo così da poterla acquistare prima che finisca, ho semplicemente fatto osservare che mi sembrava assurdo che il consumatore dovesse inseguire il prodotto come per una caccia al tesoro e che non avrei mai domandato il giorno di arrivo.
Questa settimana sono passato tutti i giorni, evidentemente il discorso del giorno d'arrivo non è valido perché in nessun giorno della settimana è mai arrivata.
Esasperato mi reco dalla cosiddetta responsabile dei surgelati e le chiedo come mai non ci sia più la pizza Conad.
Lei serafica mi risponde che non la stanno più ordinando finché non finiscono le scorte di quella al salame.
Questa risposta mi lascia senza parole e vado dal direttore del punto vendita chiedendo se si stia forse domandando al consumatore di comperare un prodotto che non piace e che è stato erroneamente ordinato e da mesi si continua ad ordinare nelle quantità sbagliate prima di poter avere il prodotto per il quale ci si reca al supermercato.
Non dice nulla e mi promette che provvederà subito ad inoltrare l'ordine.
Questo che racconto non è un episodio singolo di errato ordine, questa storia va avanti da mesi, chiunque passando dal banco surgelati può vedere il banco pieno di pizze al salame che evidentemente non vengono esaurite.
Il paradigma si ripete con altri due oggetti assolutamente stagionali, il primo è un ventilatore a torre molto bello comperato l'anno scorso all'esselunga, e che era andato subito esaurito, talmente bello e silenzioso che quest'anno ne volevo prendere un altro per me e due per amici che lo ammiravano venendo a casa mia.
Quest'anno nulla, all'inizio di luglio avvio la ricerca, ci sono solo modelli di importazione da chissà dove, brutti, rumorosi, che costano poco meno del mio e che non sembra vadano a ruba.
Stesso discorso per l'odissea che il 23 luglio ho dovuto fare per comperare un condizionatore portatile all'anziana che assisto, sembra che il 23 luglio sia già la fine della stagione estiva giacché ho girato 9 punti vendita di grandi magazzini o negozi specializzati e non sono riuscito a trovare nulla, tutto esaurito, mi hanno detto esplicitamente che i magazzini delle aziende erano vuoti.....ed al 9° punto vendita ho fortunatamente trovato un modello di una marca sconosciuta che evidentemente non veniva acquistato per non fiducia nella marca e solo per questo mi è stato possibile comperare.
Tutto questo per dire che, almeno in Italia, il concetto di crisi di mercato non esiste, questa è una crisi di programmazione industriale, di gestione delle vendite, di conoscenza delle dinamiche di domanda ed offerta, di corruzione di chi gestisce gli acquisti e le commesse, crisi di imprenditorialità e di meritocrazia.
C'è da aggiungere che come per il settore pubblico è evidente anche nel privato il fatto che si presti più attenzione all'acquisto delle commesse e dei materiali che alla loro vendita.
Evidentemente la nostra economia corrotta e nepotista non guadagna vendendo prodotti, ma acquistandone da amici che evidentemente ringraziano lautamente....indipendentemente dai bisogni e dalle necessità del mercato.
Non so che dire, non sono né economista né scienziato, ma la vita quotidiana e le piccole osservazioni a volte aiutano a capire logiche più ampie e verità talmente semplici che nessun telegiornale e nessun economista sosterrà.
Fabio
image cc by gsz

20 commenti:

Gabe ha detto...

ciao Ambra cosa dirti....x la tua pizza mi sa che fai prima a cucinarla da te e per il ventilatore per quest'anno non serve più
ciao

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Condivio ciò che esprimi,Anche a me spesso all'Auchan succedono le stesse cose.
Probabilmente devono terminare alcune "scorte" ed allora veicolano il consumatore verso qualle direzione.
Dovremmo essere amcora più rompi..ma penso che alla fine loro se ne fregano, tanto vendono lo stesso.
ciaoo Ambra e buona settimana

Enrico Bo ha detto...

secondo me il discorso è più semplice, molta gente non è capace a fare il proprio mestiere. Io comunque la pizza me la faccio e viene ancor migliore.

Gianna ha detto...

E' giusto farsi sentire...e non solo una volta!

Anch'io ho notato di non trovare più prodotti validi...

Lufantasygioie ha detto...

a quello che scrivi,ci ho fatto caso anch'i.
Purtroppo,secondo me è una tecnica sbagliata che usano...a me capita con la pasta Garofalo,pochi formati,mentre quella dell'esselunga,c'è ne sono a più non posso!
A presto
lu

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Capita anche a me e ti dirò ci sono prodotti che non trovo da anni.Buon inizio settimana,saluti a presto

Giada ha detto...

Secondo me ci vorrebbero quelli di Altroconsumo! Comunque siamo al paradosso... poveri noi consumatori.

Mia ha detto...

E qui la frase del grande Totò me la dovete passare:e io pago!

nanussa ha detto...

non prendo mai cose surgelate.
Ambra ti conviene preparare la pizza in casa oppure ordinarla in una bella pizzeria!! Per il resto ne succedono di tutti i colori ed e' sempre il consumatore quello che ci rimette...sigh :(

Gabriella ha detto...

Purtroppo questo modo di fare è largamente diffuso in tutti i settori, la qualità passa in secondo piano e le grosse quantità hanno la meglio.

Un caro saluto
Gabriella

Sandra M. ha detto...

Ci illudiamo di essere liberi negli acquisti e non è così. Ti abitui ad un prodotto e..sparisce, non lo trovi più. Succede da tanto tempo. Avete notato che nei grandi supermercati hanno rivoluzionato il sistema espsitivo? ...merceologie mescolate: la pasta accanto alle scrpe. Chiediamoci perchè. e avete notato che alcune marche non sono mai ad "altezza di sguardo" negli scaffali. Chiediamoci perchè. Io non mi illudo di farla franca: sicuramente subisco come tutti. Ma mi difendo dove posso. Pe esempio facendo domande e comportandomi come dice Fabio nel suo scritto. E poi sto ampiando sempre più la mole di acquisti tramite il GAS (gruppo di acquisto) del quale faccio parte: farina, frutta, verdura, vino, olio, pasta, scarpe, ....E al supermercato entro possibilmente a stomaco pieno (sembra una sciocchezza ma non è così)e con una lista di generi che mi servono.

Antonella Riviello ha detto...

Ciao Ambra! Capita spesso anche a me di non trovare ciò che compro di solito... soprattutto nel periodo delle offerte. Che tristezza! E mi viene risposto che sono costretti a svuotare il deposito prima di procedere ai nuovi ordini! Alla pizza non rinuncio mai e spesso ne conservo qualcuna nel congelatore come scorta...Cosa fare quando non troviamo la pizza gustosa? Aspettare la nuova fornitura o cercarlo presso un'altra sede dello stesso supermercato, sperando di essere fortunati!!! I commercianti sono tutti uguali!

Antonella Riviello ha detto...

Dimenticavo di salutarti...un abbraccio forte!

Ambra ha detto...

@tutti. Grazie a tutti voi per la vostra visita a questo blog.
Volevo precisarvi che sul blog - che io tengo per conto di un'associazione di volontariato - sono diversi i post che vengono scritti non da me, ma da altri volontari, tra cui una decina con una certa regolarità.
Alla fine l'autore del post lo firma sempre. Questo post sulla pizza quindi non è farina del mio sacco, ma è stato scritto da Fabio.

@Gabe. Hai ragione sia per la pizza che per il ventilatore.

@Carla. Vero, se ne fregano perché dall'altra parte comunque si acquista. Chi di noi rinuncia al supermercato?

@Enrico. Io la pizza la faccio raramente, ma la faccio in casa ed è una cosa ben diversa da quella surgelata

@Stella. Eh si, ma se le persone che protestano sono due o tre su 2000, la protesta lascia il tempo che trova

@Lufantasygioie. Naturalmente i prodotti col loro marchio hanno un costo di produzione (anzi d'acquisto perché vengono commissionati ad altri) molto contenuto e il prezzo di vendita pur essendo inferiore in genere agli altri lascia un margine al supermarket ben più elevato.

@Cavaliere. Si, in genere non trovi più i prodotti che ti interessano maggiormente ...

@Giada. Come dicevo più sopra bisognerebbe che tutti rinunciassero al supermarket per tornare ai negozietti. Cosa impensabile. Però possiamo almeno andare al mercato invece che al super o aderire a un GAS. Questo però purtroppo non vale per tutti gli articoli che trovi in un supermercato.

@Mimì. Come sempre il tuo divertente spirito napoletano la vince.

@Nanussa. D'accordo con te. Meglio la pizza in casa o ordinata ad una pizzeria purché la facciano buona.

@Gabriella. Si, chi è attento alla qualità si rivolge sempre a una nicchia di consumatori, se ne perde una decina è importante, ma il supermercato non ha di questi problemi.

@Sandra. Eh si abbiamo tutti la stessa esperienza. Quella di entrare al supermercato dopo i pasti è un'ottima idea, non è affatto una sciocchezza.

@Antonella. Ricambio il saluto e l'abbraccio. Sono i nuovi mezzi di comunicazione, rapidi, immediati, scritti di getto, che ti condizionano. Spesso anch'io nelle mail dimentico i saluti. Che vuoi fare? I rapporti con gli altri sono diventati meno formali, però molto più facili.

il monticiano ha detto...

Purtroppo punto per punto come qui da noi. Presso la locale Conad ho notato parecchie cose poco precise.
A presscindere da ciò, se mi va di mangiare una pizza - alla marinara -
telefono e me la faccio consegnare a casa.

Tala Masca ha detto...

Ciao Ambra,
sono una lettrice di amici che abbiamo in comune; arrivo da te per il tuo nome =)
E' quel che ho sempre pensato di dare a mia figlia, se mai ne avrò una!! Mi piace molto, senza contare che amo anche i gioielli di ambra.
Sul tuo post, è giusto farsi sentire, ma io avrei comprato tranquillam anche quella al salame senza batter ciglio, golosa come sono ;) ahahah

Ciaociao

Anonimo ha detto...

ciao a tutti, intanto mi scuso per non aver risposto prima, ma non ho la possibilità di collegarmi quotidianamente.... capisco le logiche di mercato e le nuove strategie di marketing/espositive.... la maggiorparte delle volte però temo si tratti solo di incompetenza e di gente alla quale hanno "donato" un posto di lavoro senza che si abbia alcuno stimolo per guadagnarsi realmente il proprio stipendio. Ne vedo tanta di gente così, gente anche che quando entri in negozio a chiedere una informazione ti guarda come uno scocciatore, non voglio sembrare crudele, ma molti dovrebbero provare che cosa significa essere senza posto di lavoro, ed avere un po' più di rispetto per gli altri e per la propria professione
Fabio

Tizyana ha detto...

Probabilmente avranno preso un grosso quantitativo di pizza al salame perchè offerta dal produttore a prezzo stracciato (non piace a le scorte si accumulano). Fin qui ci si potrebbe anche passare sopra, ma è inconcepibile che il consumatore con preferenze diverse non sia preso nella giusta considerazione e debba rinunciare a ciò che vorrebbe acquistare, ma la frase "il cliente ha sempre ragione" che fine ha fatto?

Unknown ha detto...

penso che le pizze vadano consumate in pizzeria oppure a casa mia (non faccio pizze istantanee, mica sono il mago Silvan con la simsalabin prosciutto e mozzarella.
4 posti a sedere base mezzo chilo di farina altrimenti poi non mi regolo bene con l'acqua. Lievitazione sotto straccio da 2 ore.

Ambra ha detto...

@ Tizyana - Azzurra
La frase "il cliente ha sempre ragione" è stata sostituita da tempo della frase "il cliente è un pollo da spennare".
@ utente
Attento! Potremmo prendere in considerazione i 4 posti a tavola a casa tua. Non sei nemmeno così lontano da Milano...