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lunedì 7 ottobre 2013

Nepal, ottava meraviglia del mondo

Nepal, Kathmandu
Post di Fabrizio
Da mesi volevo scrivere alcune mie impressioni di un piacevole e sereno soggiorno in Nepal. Ambra mi ha giustamente redarguito per non averlo ancora fatto e quindi finalmente eccomi qui. Spero che quanto scrivo non sia il solito raccontino di come sono andate le vacanze anzi, la parola vacanza è uscita dal mio vocabolario per sostituirla con soggiorni. Soggiorno, questa definizione mi piace di più perché quando decido di visitare o ritornare in un  paese lo faccio perché penso che lì sarò sereno.


Ma torniamo al Nepal dove sono stato nel mese di febbraio in occasione del Capodanno Buddhista (Losar).
Losar, Capodanno buddhista
Come ho scritto nel titolo il Nepal è considerato l’ottava meraviglia del mondo e per alcuni addirittura un paradiso in terra. Kathmandu è una città meravigliosa dove la gente brulica per le centinaia di viuzze, dove gli odori di incensi dei mille templi pervadono l’aria e i colori dei vari negozietti direttamente sulla strada catturano la vista e la curiosità.
I polli esposti sulla strada
In attesa dei clienti
Io abitavo nella labirintica città vecchia denominata Thamel dove si possono ancora incontrare vecchi hippy occidentali con codino e infradito anche d’inverno. Le piccole polverose stradine sono invase da schiere di motociclisti indisciplinati che non danno la precedenza e qualche volta anche qualche spallata.
Thamel è una città nella città, passeggiando si è assaliti da venditori di hashish e balsamo di tigre e non so perché, quasi ci riconoscessero, ci parlano in italiano.
Attorno a Durbar Square pullulano santoni e sadhu, veri o improvvisati, pongono un bollo rosso sulla fronte sperando di ottenere una offerta a fronte della benedizione.
Santoni in attesa
Santoni in preghiera
Durbar Square è una bellissima piazza, dove un tempo venivano incoronati i re, ci sono vari templi e il palazzo reale. Durbar Square è ancora il cuore storico di Thamel e patrimonio di tutta l’architettura tradizionale Newari.
Durbar Square
Passeggiando per le sue stradine si vedono ancora vecchie case con i tipici inserti in legno intarsiato sulla facciata e quello che mi ha stupito è che anche le case ora in costruzione hanno i tipici inserti in legno.

Palazzo con inserti in legno sulla facciata
Ho visitato tutta la valle di Kathmandu, patrimonio dell’UNESCO e i luoghi che mi hanno impressionato di piu’ sono il tempio delle scimmie di Swayanbhunath,
foto swam scale 2 – Le scimmie
il veneratissimo complesso Indhuista di Pashupatinath attraversato dall’inquinato e putrido fiume sacro Bagmati, Bodnath con lo splendido e venerato stupa Buddista, la medioevale Baktapur e Nagarkot dove si domina la catena dell’Himalaya con una vista mozzafiato.
Swayayambunath sorge su un cocuzzolo e con il suo grande stupa buddista domina Kathmandu e presenta una caotica commistione di elementi iconografici buddisti e induisti.
Stupa
Per raggiungere lo stupa c’è una lunghissima scalinata di centinaia di scalini che, avvertito da una mia amica, ovviamente ho fatto in discesa.
La scalinata per raggiungere lo stupa
Visitare Swayambunath al tramonto con i fedeli buddhisti che camminano attorno allo stupa recitando i “mantra”e facendo girare la ruota delle preghiere, in un profumo di fiori, incenso e candele votive di burro e con le scimmie che corrono libere, è una sensazione di pace e serenità indimenticabile.
Pashupatinath è il complesso induista più famoso del Nepal. Attraversando il classico variopinto mercatino di oggetti di artigianato si arriva al tempio dove solamente gli hindu hanno il permesso di entrare e lungo la strada ci sono una variopinta moltitudine di santoni e sadhu.
Tempietti hindu
Tempietto dentro il tronco di un albero
Lungo il putrido fiume sacro Bagmati c’è il gath per la cremazione che, con il suo odore acre, le pire, il fuoco e il fumo, fa riflettere sul significato della vita e della morte e sulla impermanenza.
L'inquinatissimo fiume sacro Bagmati
La collina di Pashupatinath è un viaggio nell’induismo con molti santuari shivaiti pullulanti di scimmie e di gruppi di santoni che girano nella speranza di rimediare qualche soldo,come sempre, impartendo benedizioni e facendosi fotografare.
La benedizione del santone
Bodnath nel mio percorso di ricerca interiore è stato una vera rivelazione per l’immensità e del suo meraviglioso stupa e per tutto il mondo che lo circonda soprattutto prima e durante il Losar, capodanno Tibetano. Appena si arriva nelle vicinanze dello stupa si odono le melodie dei classici corni di rame, le trombe, le campanelle, i tamburi, le cantilene della recitazione dei mantra … una esperienza indimenticabile. Centinaia di fedeli tibetani e non circumnavigano lo stupa recitando mantra e facendo offerte osservati dai grandi occhi del Buddha che campeggiano sui lati dello stupa.

Gli occhi del Buddha
Il profumo dell’incenso e le nuvole bianche create dalle puja fanno entrare in un mondo mistico e meditativo unico e vedere questa moltitudine di tibetani nei loro abiti tradizionali arrivati qui da chissà dove per festeggiare il loro capodanno per me è stata una grande emozione.
Racconterò in seguito le tappe successive del mio soggiorno in Nepal.
Fabrizio


32 commenti:

zefirina ha detto...

deve essere proprio un bel viaggio

Erika ha detto...

Mi hai fatto sognare, caro Fabrizio. Io amo viaggiare e l'Oriente mi affascina moltissimo. Una terra dai mille colori. Bellissimi i templi, le pagode, i costumi, i riti. Ottimo reportage fotografico. Un caro saluto.

nanussa ha detto...

molto affascinante questo viaggio....... mi e' piaciuto molto la casetta nell'albero.
ciao buona giornata!!

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Un soggiorno memorabile.

Tomaso ha detto...

redo che un soggiorno in un posto così favolosa, non si possa più dimenticare.
Buona giornata caro Maurizio.
Tomaso

✿France✿ ha detto...

Bonjour cette photo est splendide merci

Melinda Santilli ha detto...

Io in questo paese non potrò mai andarci, per questo ti ringrazio, attraverso il tuo racconto mi sembra di esserci stata.
Un abbraccio

Pupottina ha detto...

è bello vedere il Nepal con i tuoi occhi

Carmine ha detto...

senza parole e che colori riempiono il cuore, ho sempre desiderato andarci ma prima o poi

Cristina ha detto...

Un soggiorno da sogno e soprattutto un racconto che trasmette pace e serenità. Grazie per ciò che hai voluto condividere con tutti noi. A presto.

il monticiano ha detto...

Dev'essere un soggiorno affascinante. Mi ha incuriosito quel fatto che hai narrato e cioè essere riconosciuto come italiano. Una spiegazione potrebbe essere che il luogo è stato ed è frequentato da molti italiani.

Nella Crosiglia ha detto...

Non ho parole...Un sogno semplicemente quello.....

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Luoghi favolosi!
Serena giornata.

Sandra M. ha detto...

A oriente non ho mai soggiornato, come dici tu. Solo ho un ricordo, una sorta di tocco leggero, di carezza appena sfiorata: l'ingresso in punta di piedi in un tempio indù a Singapore tantissimi anni fa, credo fosse il 1987, quando soggiornammo-proprio per davvero-in vari luoghi in Cina. Mi incantò. Chissà se riuscirò mai a vedere il Nepal...

Francesco Zaffuto ha detto...

associare il tempio e le radici di un grande albero albero è un'idea intensa, grazie per la foto che ha inserito nel post

riri ha detto...

Leggendo dei vostri viaggi si spazia con la fantasia..ci sono sempre ricordi che rimarranno con noi, sensazioni prima di allora sconosciute e persone da incontrare sul cammino della vita.
Un caro saluto a tutti voi.

Anonimo ha detto...

che bello!

fioredizagara ha detto...

Posti stupendi! Ti invidio. Ciao

@enio ha detto...

soggiorno o vacanza spero proprio ne sia valsa la pena

Ambra ha detto...

Uno di quei viaggi che riempiono la mente e il cuore non solo per le bellezze da scoprire, ma anche per la conoscenza di mondi e uomini che vivono fianco a fianco con noi sulla stessa terra, ma appartenenti a culture ed abitudini completamente diverse che si integrano e arricchiscono il nostro sapere.

Alessandra ha detto...

bello ..bellissimo!!

Mi piacciono molto questi post, fra parole e immagini è un pò come viaggiare...anche se solo con la mente

Non conosco il Nepal..da quel che leggo in questo post devo dire che mi piacerebbe molto poterci andare anche io..

Krilù ha detto...

Deve essere stupendo poter viaggiare e conoscere nuovi luoghi e diversi modi di vivere.
Queste foto sono molto belle e mi aiutano a viaggiare con la fantasia.

Fabrizio ha detto...

Eccomi qui ancora con voi.Vi vorrei ringraziare tutti per i gentili commenti.Mi auguro che una volta possiate andare in Nepal e vivere le stesse mie emozioni

Elio ha detto...

Tutto bello Fabrizio. E' una vita che vorrei andare nel Nepal e credo che ormai sia un po' tardi, anche se, forse, l'anno prossimo mia moglie ed io andiamo in India perché si sposa una nostra amica. Bellissimo post e buon fine settimana.

Gabe ha detto...

un reportage affascinante e delle foto bellissime
buon fine settimana

l'alternativa ha detto...

Che meraviglia, è un incanto, ti ho seguito con grande piacere e aspetto con curiosità il seguito
Emi

Unknown ha detto...

...che posto magico... Grazie per il tuo prezioso racconto Fabrizio!
Mug,
affascinata da quegli occhi del Buddha...

CQUEK ha detto...

i always wanted to visit Nepal. thanks for sharing. how's the weather there?

✿France✿ ha detto...

Bonsoir j'adore cette photo et cet effet aussi
c'est tellement agréable de l'observer
bonne soirée

Pino Palumbo ha detto...

Anche questo...e mi aveva affascinato molto, ma stupidamente e forse per mancanza di tempo non ho lasciato traccia.
Un saluto a tutto il gruppo Seneca.
Ciao

Unknown ha detto...

Io Ci sono stato 2 volte, e subito la prima volta mi sono Innamorato di questo Meraviglioso Paese che non ha eguali in tutto il Mondo.
Addirittura il mio sogno è comprare una casa a Bhaktapur per starci 6 mesi all'anno nel periodo invernale!!!!
Saluti

Anonimo ha detto...

Letto con immenso piacere. Grazie e..buona serata