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lunedì 3 giugno 2013

INCONTRI SPINOSI
Cap. 5 da "Il Precario Mannaro"

Post di Cristina
Cactus Diavulillo
Eccomi sul balconcino ad annaffiare le mie adorate piantine: ò basilico, ò rosmarino e l’erba salvia...che pensavate che perdessi tempo con banali campanelline rosa e margheritine? Anzi ecco qui la mia preferita si chiama Diavulillo, un cactus lungo lungo con delle spine così aguzze che potrebbero sgonfiare il Gabibbo!
Mi affascinano i cactus le definisco piante indipendenti: non bevono, non muoiono….pungono e basta!
E adesso che succede? Mi sta venendo l’orticaria alla chiappa sinistra! Diavulillo ma che fai arpioni la tua amichetta precaria?!
Anche se a dire il vero più che un prurito sembra più un movimento continuo a varie intensità, tipo quello delle cinture dimagranti che ti propinano a mezzanotte le televendite sui canali televisivi sconosciuti! Ma no, ci sono, è la vibrazione del mio cellulare! “Pronto?”


“Buongiorno signora Izzo sono Lucia Dozzinale di Amicolavoro; abbiamo selezionato il suo profilo per una posizione come impiegata uso lingue presso la PVC Srl di Aglione; il sig. Giordanengo desidererebbe incontrarla per un colloquio conoscitivo domani pomeriggio per le 15.”
“Va bene” rispondo prontamente come una scolaretta secchiona. Ancora una volta realizzo come aogni chiamata come questa, il mio cuore batte all’impazzata e stavolta a ogni battito si è aggiunta pure la vibrazione isterica della mia chiappa, che benché liberata dall’influsso malefico del cellulare, non ha più smesso di fare TRR TRR.
Va be’, lasciamo stare le chiappe vibranti e affrontiamo il solito dilemma del “come cavolo mi vesto per fare buona impressione?”
Tailleur blu? Gonna stile W la mamma di Edoardo Bennato? No questa volta, che è l’ennesima di volta, sono priva di entusiasmo e senza alcuna aspettativa, quindi indosso il mio vestitone stile hippy anni ’70 e i sandali di cuoio rasoterra.
E via a bordo della mia mokina, verso un nuovo esaltante colloquio di lavoro! Ma oggi proprio non gira, anche la macchinina pare senza brio: sporca, con tutti i puntini della pioggerella di due settimane prima e sopra il parabrezza anche un bel ricordino taglia XXL dalle varie sfumature di verde e bianco...uè ma ieri è passato per caso il Bi-Bip da queste parti? Se mi metto a misurarla questa è quasi larga come a’ pizza de mamà! 
Arrivo alla PVC Srl e parcheggio la mokina condita nel cortiletto esterno che è ricoperto da quell’odioso ghiaino bianco, insomma proprio l’ideale per chi indossa i sandali!
Appena esco dall’auto e mi incammino verso l’entrata degli uffici nu sassulillo piccolo e appuntito mi finisce alla base del pollicione e così pressato dalla tomaia della calzatura in meno di 30 secondi mi scortica il dito e il sangue mi macchia inevitabilmente il sandalo…evvabbuò mò ci mancava pure la sindone sul piede! Insomma sono qui vestita stile Yoko Ono con un sandalo insanguinato...che bijoux! Per non zoppicare assumo un’andatura bella sciantosa e per camuffare il dolore uno sguardo alla Marilyn Monroe; cosi’ varco la soglia.
Mi viene incontro un uomo con i calzoni corti a quadrettoni grandi come la tovaglia del pic-nic, i sandali da frate e i pomelli rossi come Peter, il pastorello amichetto di Heidi.
“Ciao Cristina! Mi permetto di darti del tu perché ho visto che siamo coetanei, dai andiamo subito a fare quattro chiacchiere bevendoci  magari un buon caffè.”
Allora i casi sono due, o Peter vuole fare il gatto morto oppure sono su Scherzi a parte e tra 10 minuti mi calano davanti agli occhi la bandierina con la relativa scritta.
“Su dai parlami di te, ho visto che hai numerose esperienze lavorative...eh maledetto precariato! E’ lontano Aglione da casa tua? Ci hai trovato con facilità?”
“Si grazie sono pochi km e la strada non è per niente trafficata”
“Senti Cristina ti descrivo brevemente l’azienda: qui nel nostro laboratorio produciamo materie plastiche ed esportiamo in quasi tutto il mondo; la nostra è una realtà familiare e ai vertici ci siamo io, mio padre e mio fratello. La persona che si occupa di mantenere i rapporti con i clienti stranieri andrà ad affiancare una signora in contabilità che a breve andrà in pensione, per cui siamo alla ricerca di un’impiegata da assumere a tempo indeterminato previo periodo di prova come da contratto.”
Cosa?!!!!!! Tempo indeterminato?!!! Era dal 2009 che non sentivo più questo termine! San Gennà, San Pasquale e San Ciro vi prego non svegliatemi da sto sogno accussì bello voglio dormire ancora nu pucurillo sù.
“Allora Cristina - riprende Peter - testiamo a questo punto la tua conoscenza delle lingue e l’uso del PC, pertanto eccoti qua due testi uno è da tradurre in francese, l’altro in inglese e vanno trascritti entrambi con Word.”
Do una lettura veloce e penso fra me e me che queste lettere sembrano quelle che ti fanno tradurre all’inizio del biennio della scuola superiore...facilissime, non è possibile! San Gennà, San Pasquale, San Ciro e mò pure tu San Giuseppe non pensate di svegliarmi per favore! In meno di 15 minuti svolgo il tutto.
“Cristina! ma queste traduzioni sono perfette - urla Peter sgranando gli occhi! - A questo punto per cortesia leggile entrambe a voce alta che ascolto anche la tua pronuncia.” Si certo, allora Messieurs ci-joint….Dear Sir as requested….”Uh fantastico! Molto bene! - incalza Peter tutto gasato, agitando i suoi polpacci grassocci sotto la sedia.
“La selezione finisce qui, non credo ci sia da perdere ulteriore tempo! Seguimi che ti presento i colleghi e ti faccio vedere la tua postazione di lavoro!”
I miei colleghi? La mia scrivania? Eddai e quando arriva la bandierina di Scherzi a parte? Almeno la finiamo qui e posso passare in farmacia a prendermi i cerottini per il piede prima che mi vada in putrefazione.
“Cristina vieni che ti mostriamo anche dove si trova l’archivio e l’utilizzo del nostro gestionale. Il tuo orario di lavoro sarà dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, ho pensato che a differenza degli altri che abitano vicino e  possono pranzare a casa con due ore di intervallo, nel tuo caso un’ora sola sarebbe meglio, sbaglio?” “No, anzi grazie di questa cortesia” rispondo con gli occhi quasi lucidi dalla commozione.
“Bene, visto che le cose basilari te le ho comunicate, ora puoi andare; in settimana mi farò sentire io tramite Amicolavoro per comunicarti la data ufficiale dell’assunzione e la firma del contratto. Grazie mille e a presto” e mi porge la sua manina grassottella con i buchini come quella di un bebè.
Mi avvio verso casa a bordo di mokina ed ora...musica! Un bel CD di Vasco da cantare a squarciagola è proprio quello che ci vuole e via! Finestrino abbassato e braccio a penzoloni  come i tamarri!
Ora non mi resta che attendere per calare finalmente il sipario su questa dura vita da precario.
Passa un giorno, e si è normale...tre giorni…una settimana...humm...nulla.
Chiamo in azienda e mi rispondono “Signora Izzo veramente il dr. Giordanengo è all’estero per lavoro”, resto basita anche perché mi rendo conto che dalla familiarità del tu in fase di selezione ora siamo passati ad un lei anche abbastanza Fantozziano. Ma certo, dico a me stessa cercando di autoconvincermi e rassicurarmi, che sciocca! è tutto normale, in quanto doveva contattarmi l’agenzia non l’azienda direttamente...massì adesso telefono io.
“Buongiorno sono Izzo volevo parlare con la signora Dozzinale”
“Si Izzo sono io, purtroppo non ho nessuna notizia per lei, ci sentiamo domani E LA CHIAMERÒ IO.”
Ovviamente la telefonata il giorno seguente non arriva. E mò che faccio? Peter è sui monti da Heidi, per la Dozzinale sono praticamente trasparente, che rompicapo! Però questa attesa è peggio di quando aspetti che si liberi il bagno all’Autogrill nel mese di agosto quando sei diretta a Riccione! Basta! Vado di persona! Devo capire che cosa sta accadendo, ne va del mio futuro!
Arrivo nei pressi dell’agenzia e varco la porta con passo abbastanza deciso e mi siedo di fronte alla dr.ssa Dozzinale senza proferire parola; certo che questo cognome la rispecchia in toto: fuseaux rosa confetto, perizoma nero in evidenza, decolté rosa, tacco 12, top bianco che lascia intravedere un orribile piercing, altezza 1,50 per almeno 80 kg di peso, ovvero la mia candidatura è  stata selezionata da Piggy del Muppet Show.
La guardo fissa negli occhi con uno sguardo alla Clint Eastwood ne Il Bello, il brutto e il cattivo, lei cerca di sfuggire ai miei occhi ma poi inevitabilmente li incrocia e resta impietrita e con la sua gommosa bocca inizia a balbettare dicendo “Ehm si Izzo, io sto cercando di rintracciare il dr. Giordanengo, guardi ecco ho in mano la cornetta riprovo subito! Si sta rispondendo: Buongiorno sono Lucia Dozzinale le passo direttamente la signora Cristina Izzo...”
“Buongiorno, quindi?” dico secca con un’intonazione da Terminator
“No, beh ecco, sa come vanno le cose…”
“Appunto io non lo so come vanno, aspettavo che me lo spiegasse lei, quindi?” ribadisco cercando di restare calma, ma ormai il Precario Mannaro ha lasciato il posto a Schwarzenegger.
“Ecco il giorno dopo il nostro incontro, mi hanno presentato una madrelingua parigina che pensi vive qui da 4 anni e parla molto bene anche la lingua italiana, ed è evidente che se al  medesimo costo posso avere una madrelingua io…”
Non lo lascio finire e nelle ritrovate vesti del Precario Mannaro partenopeo rispondo “evvabbuò Peter bello lo champagnino farà pure girare la capa ma una bella pummarole maturata al sole ti apre il cuore!  E comunque sappi che cà niscuno è fess babasone!
Riaggancio il ricevitore e Piggy continua a sfuggirmi con lo sguardo, ma io la incalzo “Arrivederci dr.ssa Dozzinale” e con una inumana freddezza aggiungo “per piacere tenga vivo il mio curriculum vitae per un’altra occasione in zona”.
Esco canticchiando un motivo di Simone Cristicchi “Meno male che c’è Carla Bruni!” e intanto finisco di deglutire un’altra pastiglietta dono di San Gennà, principio attivo ed eccipienti? Ironia e determinazione.
Cristina


Il Precario Mannaro - Prologo
Cap. 2 - Cristina Jones
Cap. 3 -   Alta Tecnologia
Cap. 4 - A luci soffuse   

27 commenti:

Carmine ha detto...

che racconto amaro ma è cosi, ho ascoltato diverse storie con tutte la stessa modalità, il mercato del lavoro è come se fosse una cipolla dove in alto ci sono quelli che non si può fare a meno ma sono pocchissimi e tutto il resto il 85% sono tutti lavoratori precari o flessibili.
Cosa fare? Farsi il lavoro e non astettarsello. Alla larga da agenzie di lavoro e similari non offrono alcuna garanzia

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Certo che la foto mette un po di timore, ciao

Tomaso ha detto...

Cara Cristina, bello questo tuo post, la foto da un po di timore, ma sapendo che è solo una foto ci possiamo fare un sorriso.
Ciao e voglio informarti che da me ho realizzato il mio sogno!
Passa da me e lo vedrai.
Tomaso

Lufantasygioie ha detto...

mi spiace.
Ti dico solo che questo non sa che cosa ha perso!
Lu

nanussa ha detto...

ahahah carina la foto!! baci felice inizio settimana ! :)

Adriano Maini ha detto...

Fermo restando che la scrittura porta questa satira sociale a puntate sempre ad alto livello, la rabbia civile che ne consegue in me lettore si deve esercitare adesso con un nuovo perverso - se ho capito il retroscena dell'assunzione della francese - elemento.

Anonimo ha detto...

una lettura scorrevole su un argomento spinoso

un caro e sentito saluto

a presto.

Manuela Vitulli ha detto...

Eheh molto bello questo racconto ricco di sarcasmo e allusioni..
Un abbraccio e buona settimana! :D
pensierinviaggioo.blogspot.it

il monticiano ha detto...

Malgrado l'invocazione di tanti Santi napoletani t'hanno dato buca.
Che tristezza la vita che ci riserva amare e brutte sorprese.
Posso soltanto aggiungere non uno ma mille auguri per il tuo futuro.

gattonero ha detto...

I santi invocati erano pochi, e neanche dei più quotati. Al prossimo giro portati appresso un calendario intero, di quelli con tre santi al giorno...
Magari, chissà...
C'è di peggio della 'pizza' che hai trovato sul parabrezza, e, tanto per cambiare, l'hai trovata tu; era una "pizza" in calzoni corti, che fa ancora più schifo.
Ciao, tieni duro.

Tiziano ha detto...

Questo e un argomento abbastanza spinoso forse più del cactus
Auguri per il prossimo colloquio.

Francycla Morris ha detto...

Ciao Complimenti per il tuo blog :) è un piacere seguirti http://mylovecosmetics.blogspot.it/

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il precariato è un vero dramma.
Saluti a presto.

Cri ha detto...

Ma che schifo, che schifo, che schifo.

riri ha detto...

Non ho parole!!

Elio ha detto...

Spero solo che sia un racconto inventato ed in caso affermativo mi congratulo con te. Se però fosse vita vissuta, posso capire il tuo desiderio di mandare tutti a quel paese. Buona la scelta della canzone finale. Ciao e buonanotte.

Ambra ha detto...

Certo che è una situazione durissima. Chissà quando e se si uscirà da questo pozzo senza fondo e senza luce per chi non ha il lavoro.

Cristina ha detto...

Purtroppo i racconti sono veri solo i nominativi delle aziende e dei luoghi sono inventati.
L'ironia mi aiuta a continuare a combattere e spero che questa mia risorsa non si esaurirà la strada è ancora ardua e poco illuminata...purtroppo.
Grazie a tutti per gli incoraggiamenti, dolcezza e sincerità dei vostri commenti.
A presto

Blogaventura ha detto...

Uscire da questa situazione? Occorrono lotte collettive. Ma tanta gente pur di non perdere anche soli tre mesi di lavoro subisce i ricatti di questi lestofanti. I sindacati, dal canto loro, non sostengono e non organizzano in modo adeguato le proteste dei lavoratori.

Antonella Leone ha detto...

è da un po' che non passavo! :) devo proprio riprendermi un po' dei vostri post :)

Seguace di Gesù ha detto...

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░░░▀▄▀░░░.•° °❤♥♥La gioia e' racchiusa nelle piccole cose!
OSSERVALE CON CURA...♥♥♥

•° °❤♥♥¡La alegría está escondida en las pequeñas cosas!
OBSERVALAS CON ATENCIÓN…...♥♥♥
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DIANA. BRUNA ha detto...

Ciao,
bellissimo racconto, simpaticissima la protagonista scrittrice... solo come un buon napoletano sa essere.
Purtroppo però è anche tutto molto amaro perchè il lavoro che non c'è è il problema più grande senza contare che ...magari dopo un colloquio...ti prendono anche per i fondelli!!!
Non stiamo attraversando un bel momento soprattutto sono i giovani i più colpiti perchè è proprio a loro che stanno togliendo la speranza e i sogni.
Un abbraccio
Bruna

Erika ha detto...

Questa volta ero sicura che ce l'avevi fatta Cristina.Meno male che sei sempre allegra...
La situazione della carenza di lavoro è a dir poco tragica, purtroppo.....
Serena domenica a tutti.

Achab ha detto...

Un racconto piacevole,bisogna essere tutti uniti in questo momento solo così ci sarà una forza unita senza dispersione,buona domenica Cristina,un saluto anche alla cara Ambra.

Sandra M. ha detto...

Come sempre descrivi tutto a meraviglia. Un realismo che lascia basiti...come fai a rimanere calma con tutti 'sti "DOZZINALI" ?

cristina ha detto...

Grazie amici...il precario mannaro non ha ancora sventolato bandiera bianca....almeno per ora...

José María Souza Costa ha detto...

Hola.
Pasei acá, para desearte un fin de semaña, mucho bueno.
Abrazos del Brazil.