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giovedì 20 gennaio 2011

Dentro al rifugio della paura

Scritto da Cristina
A volte la paura di crescere, di diventare adulti ...di invecchiare ci fa coccolare sempre nelle stesse paure ed insicurezze ...
Ci spaventa dire che ora ci sentiamo più sicuri, che questo e quell'altro che han sempre avuto spazio in noi non son più contemplati nel nostro essere più profondo, perché questo significa sì una svolta ma nello stesso tempo anche un ulteriore tassello che abbiamo aggiunto alla nostra vita e che ci rende "più saggi" e saggezza è sinonimo di vecchiaia ... Guardarsi allo specchio e non vedersi più con la freschezza dei vent'anni a volte ci fa male, ci fa restare attoniti, guardare delle fotografie di anni addietro e non riconoscersi ci destabilizza e ci appigliamo consapevolmente o inconsapevolmente alle nostre pseudo-paure come ci si attacca ad una boa in mare aperto cercando di scongiurare il più possibile l'arrivo della nostra maturità ...
Cristina
image cc by Alex Dram NonCommercialNoDerivsLicense

31 commenti:

Mariolino ha detto...

Non sono molto informato sull'argomento ma pare che in sei mesi il corpo sostituisca tutte le cellule di cui è fatto. Quindi noi, dovremmo essere almeno diversi ogni sei mesi, e ammesso che qualche organo cambi in un anno e un altro in due o tre, dovremmo farcela in 5 a non essere più noi. Noi siamo un po' come le notizie, le nostre cellule si passano l'informazione e dopo dieci passaggi la notizia riportata e stravolta rispetto all'originale. Il passato dovremmo già averlo perso da qualche parte.
Una volta arrivavo al mio paese e mi dicevo: "io sono fatto di questa terra, di questa aria, di questa acqua, di questo mais". Adesso torno e mi dico "ragazze vi porto a vedere un posto nuovo" (lo dico alle mie cellule) "vi faccio vedere dove sono nato, i vostri nonni sono qui". Certo adesso mi sento spagnolo ... hai idea di quante scatolette di tonno spagnolo ho mangiato in vita mia? Anche quelle al naturale mi son preso (per errore).

Tomaso ha detto...

Guardando le foto di tutto il passato, è sempre difficile dare dei casi negativi, a me mi dice! guardati come eri! senza accorgermi mi viene un sorriro di soddisfazione... Ancora le posso vedere.
Questo solo è bello.
Buona giornata cara Cristina,
Tomaso

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Viviamo il giorno e non pensiamo al passato.
Penso che se riusciamo ad accettarci per come si è, anche noi ne godiamo e quindi anche il nostro aspetto.
ciaooooo

cristina ha detto...

@ Mariolino, Tomaso, Carla: Grazie per i vostri commenti: vivere il presente senza curarsi troppo del passato, senza rimuginare con i vari "se avessi detto, se avessi fatto..." visto che col senno di poi siamo tutti maestri...questa sarebbe la ricetta giusta è indubbio. Accidenti però in certi momenti della vita come è difficile!

Sandra M. ha detto...

Tasto dolente, cara Cristina,per chi come me ha lasciato da poco un lavoro che amava.Cerco di guardare avanti,di riempirmi "di vita" le giornate. E mi guardo poco allo specchio ;O)

Seguace di Gesù ha detto...

La vita ci presenta diverse tappe da vivere,e i cambiamenti sono duri tra una tappa e quella seguente, ma bisogna avere coraggio e continuare a vivere nel miglior modo possibili accettando e adattandoci alle nuove situazioni.... Un carissimo saluto a Cristina e anche a Ambra

Gianna ha detto...

Con difficoltà ho accettato l'età avanzata...

Mariolino ha detto...

penso che ci si accetta sempre o non ci si accetta mai, Non vorrei avere un'età diversa da quella che ho. Ti immagini un macchinista che continua a pensare alla stazione precedente è non vuol pensare a quella che verrà? Un treno immobile, un treno inutile per definizione.

Lufantasygioie ha detto...

possiamo diventare adulti anche da bambini...
Non sempre la saggezza è sinonimo di vecchiaia,può anche esserlo con esperienza.
Non sono solo gli anni trascorsi a farci rendere conto che stiamo cambiando...può anche essere dovuto ad un malattia....e sia l'uno che l'altro,vanno accettati con consapevolezza rendendosi conto e accettando che tutto cambia,niente resta uguale a prima.
A presto
lu

Adriano Maini ha detto...

Argomento spinoso. Anche perché chi ha o si fa dei problemi, in genere, a mia conoscenza, é anche restio ad accettare consigli, ancorché ispirati ad elementari considerazioni di buon senso.

riri ha detto...

Il problema l^ho risolto 10 anni fa, dopo i 50 anni, mi sono detta che sono tutti da vivere al meglio, nonostante gli acciacchi che arrivano..quando mi guardo allo specchio ogni tanto mi va di farmi un trucco leggero (in realtà mi sono sempre truccata pochissimo anche da giovane), ci sono giorni in cui mi sento saggia:-), ma ho amici quasi tutti piu^ vecchietti ed in parte mi consola:-)..ciao

Cristina ha detto...

@ Lufantasygioie E' vero in taluni casi ci tocca crescere già da bambini... e forse proprio per questo che forse a volte da adulti ci si ancora alla parte infantile che c'è in noi per illudersi di riacciuffare il tempo che sfugge...
@ Mariolino, Adriano e Riri si bisogna ad impare ad accettare il tempo che passa, gli acciacchi che affiorano etc...magari con la giusta dose di ironia che indubbiamente aiuta

cristina ha detto...

@Mirta, Stella, Sandra: scusatemi tanto, quello che ho detto ad Adriano, Mariolino e Riri era indirizzato pure a voi....oramai incomincio a perdere i colpi sarà mica l'età che incomincia ad avanzare? ahhah

Leonardo ha detto...

Rivolgere lo sguardo al passato per me vuol dire proseguire verso il futuro, senza rimpianti per ciò che è stato e non ritorna,quindi essere consapevoli del proprio "oggi".
Hai scritto bene Cristina, per acciacchi e affini...ironizzarci su fa solo bene!
Ciao, buona serata.

Costantino ha detto...

Secondo me il passato è il miglio maestro
per il nostro futuro:
Certo, se si potessero abolire gli specchi....ci sentiremmo tutti quanti più giovani.

Krilù ha detto...

Il mio guaio è che quando mi guardo nelle vecchie foto, dall'infanzia fino a una quindicina di anni fa, io mi ci riconosco benissimo. Sono io, in quello che è il normale scorrere del tempo.
E' adesso invece che quando casualmente passo davanti ad uno specchio, mi chiedo chi sia quell'estranea gonfia di cortisone, che non riconosco più. Forse perché davanti ad uno specchio non mi ci soffermo mai per il tempo sufficiente ad abituarmi a questa nuova me stessa.

nanussa ha detto...

un argomento molto profondo si potrebbe parlare per ore.....
certo se si guarda indietro i rimpianti possono essere tanti anche di cose che non si sono fatte bene .....
meglio guardare avanti e non voltarsi....
e' l'unico modo per andare avanti e semmai usare il passato solo come unica lezioni di vita!!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ricordare il passato per il vivere il presente ; gettando le basi per il futuro.Serena giornata a presto

Anonimo ha detto...

sono 3 anni che convivo con un problema, una malattia che si può risolvere, ma la parte più dura è scacciare dalla mente i brutti pensieri. credo che bisogna vivere al meglio giorno per giorno divertendoci e sorridendo perchè i giorni persi non ce li ri da più nessuno. iio l'ho capito proprio dopo questa malattia. vivere e stare bene è la cosa più bella!
un abbraccio e buon week end

Fabio ha detto...

interesasante quanto ha detto Mariolino, io sinceramente non rimpiango nulla della freschezza della mia età passata, anzi, i miei ricordi dell'infanzia ed ancor più dell'adolescenza sono di una pesantezza insostenibile.
Secondo me l'età della maturità non ha prezzo, abbiamo la libertà e la saggezza, l'importante è che con la maturità non intervengano quelle calcificazioni mentali, quelle routines che ci tolgono la libertà di pensiero, lo stimolo alla provocazione, la curiosità, la fantasia dell'inventare e dello scoprire che avevamo da bambini, io credo di averlo mantenuto in parte, per questo vedio l'età adulta come un arricchimento e non come la perdita di qualcosa.

ilcuorecomeilmare ha detto...

Io rifugio della paura qualcuno se lo crea ad arte, pensando che gli altri non siano in grado di vedere ciò. Invece così facendo si rendono persino trasparenti. Il rifugio della paura é un labirinto mendale dal quale neppure uno come Dedalo sarebbe in grado di volare via.

Ambra, serena domenica:-))

Anonimo ha detto...

A me è successo in questo ultimo anno di ritornare molto al passato perche' il febbraio scorso ho perso mia madre!Mi manca una parte della mia vita,anzi una parte in cui mi riconoscevo! Molte cose che faccio,lo stesso dipingere,mi sembra di farlo a meta'! Guardare le foto dell'infanzia mi illude di rivivere certi momenti ma non è cosi' ed affiorano le paure che credevo scomparse invece sono sempre li' in agguato pronte ad aggredire nei momenti in cui si è piu' vulnerabili!E in questi monenti anche la nostra immagine nello specchio sembra non appartenerci piu'! Lo scorrere del tempo è straziante quando non hai piu' riferimenti!
Un bacione!

Pandora ha detto...

Mi dissocio.
Se possibile, la prossima volta scrivi al singolare.
Grazie.

Pandora ha detto...

Mio nonno e mia nonna sono le persone più belle che io abbia mai conosciuto in vita mia. Assomigliare un giorno a loro sarebbe tutt'altro che destabilizzante.

Ambra ha detto...

@ Cristina
Accettare l'età che avanza, ma accettarlo davvero, è un processo piuttosto lungo e difficile. La stagione meno in grado di elaborare una condizione che lentamente avanza, è proprio la tua, quella in cui dopo lo splendore della prima giovinezza, quasi impalpabili, ma visibili appaiono al proprio sguardo i primi segni del nuovo corso. E quello che tu senti in questo momento l'ho sentito anch'io a suo tempo. Lentamente sono arrivata alla piena accettazione senza più paure, né angosce.

Ambra ha detto...

@ sirio
@ Costantino
@ Krilù
@ nanussa
@ Cavaliere
@ IsA
@ cosimo
@ Rita B.
@ ambra
Avrebbe dovuto e voluto rispondervi Cristina, ma è a letto febbricitante.
Io vi ringrazio per tutti i vostri commenti, per tutte le vostre opinioni che hanno reso molto interessante il tema trattato, sviscerandolo e arricchendolo di particolari e di esperienze della vostra vita. Grazie.

Pandora ha detto...

Merci!
buona guarigione a Cristina!

cristina ha detto...

@ sirio
@ Costantino
@ Krilù
@ nanussa
@ Cavaliere
@ IsA
@ cosimo
@ Rita B.
@ Ambra
Eccomi qui un po' sfebbrata e pronta a rispondere...del resto che volete farci dev'essere l'età che avanza :D .
Non è semplice accettare il cambiamento, gli acciacchi ed in taluni casi anche la malattia...tornare indietro non si può e crogiolarsi nei rimpianti non serve a nulla. Generalmente la gioventù è il periodo più bello e spensierato che a volte capita anche in un certo senso anche di idealizzare; tuttavia serve anche per "farci le ossa" per affrontare quello che sarà il nostro percorso di vita futuro. Ho capito con l'esperienza, che sicuramente a volte mettere un pizzico di ironia e oserei dire cercare di banalizzare determinate situazioni (magari la rughetta nuova e così via) può in un certo senso aiutare nell'accettazione del cambiamento con la giusta serenità.

tilli ha detto...

Io accetterò il tempo che passa ancor meglio se sarò soddisfatta della mia vita.
Questi ultimi due anni sono stati di stallo per me, ma spero che da quest'anno riuscirò ha realizzare dei progetti.
Ho tante cose in mente...
E credo che il segreto per accettare ancor meglio il tempo che passa, maturare crescere, psicologicamente sia avere sempre mille interessi o passioni.
La mente deve essere sempre impegnata.

Giovanni ha detto...

Ho letto in ritardo il post di cristina. Suggerisce una nota pessimistica ed al tempo stesso un consiglio. Ecco la nota pessimista che io riassumo.
Pensando ad amici lontani dopo anni questa potrebbe essere la parabola dei pensieri: si sarà laureato? - si sarà sposato? - ha avuto figli? - sarà ancora vivo? - inutile cercare. Avrà passato i novanta.
Ecco far capolino il consiglio di cui si diceva. Non solo accettarsi ma accettare : buon senso per vivere al meglio la stagione. Tanto......certo se si ha un poco di fede si e' moltissimo avvantaggiati. Ciao Cristina Giovanni

Cristina ha detto...

@ Giovanni: la tua saggezza e nello stesso tempo la tua ironia mi lusingan sempre. Grazie per i continui spunti di riflessione che mi dai.