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sabato 29 maggio 2010

Lettera di un nipote a sua nonna

Image CC by mastino 70 NonCommercial-NoDervisLicense
Il tempo era prezioso e scorreva molto velocemente. Prendevo l’autostrada, subito dopo essere uscito dal lavoro e correvo, correvo temendo di non aver potuto sentire il tuo respiro, anche questa volta, come l’ultima.
Quanto era diventato prezioso, il tempo.
Adesso misuravo ogni minuto, ogni minuto che mi regalavi, e lo trattenevo a me, con ingordigia, senza lasciarti mai la mano, inginocchiato a fianco del tuo letto e misurando il mio respiro con il tuo respiro.
E ripensavo alle occasioni perdute.
A quanti pomeriggi in più avrei potuto passare con te, ai racconti che tanto ti piaceva sentire, allo stupore che provavi vedendo che un nipote, anziche’ farsi i fatti suoi, preferiva passare il pomeriggio con te.
Ecco, mi domandavi se non  avevo amici con cui uscire, ci rimanevo male… perché non capivi l’importanza che avevi per me o volevi mettermi alla prova.
Non hai mai pensato di essere importante, hai sempre combattuto contro minacce immaginarie senza lasciarti andare, senza poter vedere o accogliere nel tuo cuore le persone che avrebbero voluto entrarci.
Io ce l’ho fatta, lo capivo da come mi guardavi, dal piacere che provavi quando ti facevo quei piccoli massaggi, insomma, non potevi non capire che io volevo con tutto il mio essere stare accanto a te.
Ed ora, gli ultimi giorni, gli ultimi respiri uniti nel mio respiro, calibrati sul mio battito, potevano passare ore, non ti ho mai sentita così vicina, posso sentire adesso quelle sensazioni bellissime e tremende.
Solo io e te, isolati ed uniti insieme in questa esperienza nuova che stavi facendo e che avevi temuto tanto, la morte.
Ti dicevo di non aver paura, di stare tranquilla perché c’ero io ad accompagnarti in questo nuovo cammino ed il tuo respiro, che ho cercato di accompagnare come camminandoti a fianco, come quando ti aiutavo a camminare e ti dicevo appoggiati a me.
Volevo essere li’, volevo che il mondo ci lasciasse soli in questi momenti preziosi, riuscivamo ad isolarci dal trambusto, dalle frasi di rito, dal dolore esibito che diventa solo manifestazione.
Io riuscivo a sentire il tuo respiro tanto ero vicino e ti accompagnavo nel tuo ultimo viaggio.
Spero che tu mi abbia sentito.
Nonna, spero in quei momenti di essere riuscito a farti sentire meno la paura, a farti sentire la mia presenza.
Ecco, ora che non ci sei più sappi che ho fatto tutto il possibile per accompagnarti, per darti conforto, per venire insieme a te fino a quella soglia dove tu sei passata senza che io potessi più vederti.
Spero che tu adesso stia bene. Lo sai quanto ti penso.
Lo sai adesso quanto erano importanti quei pomeriggi per me.
Ciao.
Fabio

Prima edizione 9 Novembre 2008; seconda 29 Maggio 2010.
Image CC by mastino 70 NonCommercial-NoDervisLicense

18 commenti:

Mirella ha detto...

Che dolcezza di post :)
Grazie
Mirella

Ambra ha detto...

Caro Fabio,
già la prima volta il tuo scritto mi aveva emozionato e commosso. Ora si aggiunge lo stupore che un ragazzo di 36/37 anni possa provare un sentimento così forte e intenso nei confronti della nonna, una figura non sempre così incisiva nella vita di un giovane.
Provo persino un po' di "invidia" per lei.
Mi piacerebbe che le mie nipoti mi "vivessero" allo stesso modo. Chissà.

luca ha detto...

Ho trovato nel tuo scritto, intenso e commovente, emozioni ugualmente intense. E queste si collegano alla mia esperienza di nipote.
Grazie di quello che hai scritto, si sente anche la tua sofferenza.

Anonimo ha detto...

Si resta senza parole di fronte a tale sensibilità non comune.
Complimenti !

nanussa ha detto...

belle parole emozionanti, dolcissime, che aprono il cuore...

ciao e buona giornata :)

Fabio ha detto...

Grazia Nanussa, buona giornata anche a te ed a tutti coloro che si sono soffermati a leggere il post, è emozionante scrivere qualcosa che in un certo senso arriva agli altri e diventa condivisione di emozioni o partecipazione emotiva.
Grazie veramente per aver condiviso con me questa esperienza

nanussa ha detto...

ciao Fabio, non devi ringraziarmi.
E' bello leggere parole dolcissime che vanno dritte al cuore.....oggi sono poche le persone che colpiscono per il loro animo.
Diciamo che belli dentro ne esistono pochi.....:)
grazie a te, delle tue belle parole!!

Ambra ha detto...

@Fabio.
Dici che è emozionante condividere emozioni. D'accordo ed è per questo che io difficilmente lascio un post senza commenti. E non mi riferisco solo al nostro blog, ma anche a quello dei cosiddetti blog amici. Perché un post è scritto per gli altri oltre che per se stessi, è un modo di comunicare il proprio pensiero o le proprie emozioni agli altri e se dall’altra parte non c’è nemmeno dissenso, ma solo silenzio, questo suona un po’ come un rifiuto alle tue parole e a quello che hai cercato di esprimere o peggio come un’indifferenza abulica.

Anonimo ha detto...

Grazie...

Erika ha detto...

Ammiro tutti i volontari , sono solidale con loro e, poichè nei miei blog parlo di viaggi, approfitto per dire che quest'anno, in occasione dell'anno del volontariato, c'è l'opportunità di trascorrere le proprie vacanze in un campo di lavoro, all'insegna della solidarietà, in Italia, in Europa o in Paesi Extra-Europei. Per info:
http://www.iboitalia.org/
A presto e complimenti per l'articolo.

lilybets ha detto...

Certo che ha sentito il tuo amore,la voglia di aiutarla,di non farla sentire sola,lo ha sentito e di certo sara' sempre con te!L'amore e 'fiducia,credici sempre nella purezza del tuo amore!

Anonimo ha detto...

Meraviglioso post....
io queste emozioni le ho vissute da figlia,i miei figli erano appena andati via.Non dimenticherò mai i suoi ultimi dolcissimi istanti di vita....era il 21 dicembre di dieci anni fa...nel mio cuore quel Natale fu il mio magico Natale...
Tanti auguri per la tua vita,meriti il meglio!!!!!ciao dalla Sardegna

Pino Palumbo ha detto...

Arrivo dal blog di Luisa "Lufantasygioie"...questa lettera caro Fabio mi trova molto vicino. Qualche anno fa ho passato ben due momenti come questo in 11 mesi, per la perdita dei miei due suoceri ai quali volevo bene come genitori. Mi si è rafforzato il sentimento di rabbia nel non avere avuto, ancor prima , la possibilità di passarne un terzo di momento simile a quelli...quando ho perso mia mamma...essendo accaduto improvvisamente. Quanto mi sono mancati quei momenti...gli ultimi...in cui avremmo potuto dirci e "sentire", anche con il cuore, tutta la nostra vita! E' per questo che ho letto con profonda commozione la tua lettera...mi hai fatto ricordare...l'assenza di quegli ultimi attimi. Ciao.

Anna ha detto...

Ciao, anch'io arrivo dal blog di Lucia (lufantasygioie) e la tua lettera mi ha commossa...
Non ho fatto in tempo neppure io...nè con la nonna nè col papà...chissà se da Lassù capiscono quanto dolore ho provato a non esserci nei loro ultimi momenti...
Un abbraccio
Anna

Elisabetta ha detto...

tanti pensieri intimi,riversati in una lettera, dolcissima e toccante..ognuno di noi,ha un pezzetto della sua vita,che assomiglia alla tua,molti dei tuoi sentimenti,ci accomunano..sicuramente sei una persona speciale,specialissima,per lei...buona giornata.Elisabetta

DIANA. BRUNA ha detto...

Quanta tenerezza sprigionano queste parole di Fabio nella lettera alla sua nonna.
E' stata una nonna fortunata ad avere l'affetto di un nipote così sensibile e dolce.
Davvero commovente.
Un abbraccio
Bruna

Beatris ha detto...

Una lettera meravigliosa e commovente fino alle lacrime!
Buona giornata da Beatris

Anonimo ha detto...

Ciao Fabio,anch io come te ho vissuto la stesssa esperienza coi miei nonni...ancora oggi dopo tanti anni mi fa un male la loro mancanza,vorrei potessero vedere i miei figli...vivono in me ogni giorno parlo evmi confronto con loro cerco la loro approvazione..mi sentiranno?quante volte ho detto e sperato di riabbracciarlo ancora una volta.. ciao Cristina