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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

mercoledì 13 maggio 2009

Un libro da leggere


Vorrei indicare ai volontari
ed in generale a chi ama leggere,
un libro,
peraltro regalatomi da mia figlia.

Il titolo è


Che cosa ti aspetti da me?”.

Autore Lorenzo Licalzi, edizioni BUR,Euro 7.

Tratta dell’inatteso in una storia profonda di vecchiaia e malattia.
Doc 


4 commenti:

Ambra ha detto...

Già il titolo e l'immagine della copertina m'intrigano. Ho letto qua e là alcuni commenti e critiche sul libro e ... grazie Franco, lo compero. Se qualcuno vuole sapere qualcosa di più sul libro, può anche leggere l'articolo "L'amore secondo Licalzi" all'indirizzo web http://www.mentelocale.it/leggere_scrivere/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_13053

LA CRI ha detto...

Il titolo mi intriga...e credo che prsto o tardi farò questo acquisto...spesso nella mia vita mi è capitato di accusare amici e parenti di fregarsene un po' di me, di non supportarmi, di non volermi bene...ma ora col senno di poi all'alba di quasi 36 anni di vita ho capito che non tutti manifestiamo i nostri sentimenti nello stesso modo...tu ti aspetti un "brava" "ti voglio bene" "ti amo..." e questo che a te pare così giusto ricevere e scontato da dirsi non arriva e ti arrovvelli...ma magari quando hai la febbre chi non ti ha mai detto ti voglio bene ti sta vicino, chi non ti ha mai detto "ti amo" corre nel cuore della notte se sei a casa sola col mal di pancia ...e chi non ti ha mai detto "brava" esplicitamente gli brillan gli occhi quando parla di te..non tutti esprimiamo il nostro sentire nel medesimo modo ....

Ambra ha detto...

Ho seguito il suggerimento e l'ho letto.
Una storia di una malinconia struggente, un libro che mostra con crudezza e senza ipocrisie, ma anche con una vena poetica, cosa sono il dolore e la grandezza di una vecchiaia sofferta, dalla quale scaturisce la capacità di capire l'esistenza al di là del bene e del male in una visione distaccata delle sue miserie.
Grazie, Franco, per aver citato questo bellissimo libro.

Franco Truzzi ha detto...

Il libro che ho pensato di segnalare,mi ha colpito per la fluidità della scrittura,per ilcontenuto,per il messaggio di indomita speranza che contiene.Un ospizio per anziani,popolato da una umanità dolente e sola.Il protagonista è un ottantenne,già fisico nucleare,emiplegico e carrozzellato.Dall'immensità dei suoi antichi orizzonti di studio e attraverso due lutti significativi si trova a condividere la quotidianità della diversità di culture e educazioni.Il suo esser sarcastico e apparentemente cinico,non lo proteggerà dal cader in un inatteso evento affettivo.La morte avrà per lui un significato veramente progettuale.