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venerdì 17 aprile 2009

Lo sguardo dell’Aquila

Ho seguito ora per ora la tragedia dell'Abruzzo e ho condiviso come tutti lo strazio per questi nostri conterranei ammirandone la grande dignità e coraggio.
Nel seguire le indagini che si stanno svolgendo
ho ricordato che l'Italia ha parecchie zone sismiche e quindi soggette ai fenomeni che
di tanto in tanto devastano intere regioni e mi sono chiesto: quanti saranno gli edifici di quelle zone costruite da tanti anni, e quindi senza alcuna precauzione antisismica? Certamente migliaia e migliaia! E quante saranno quelle che avrebbero dovuto essere costruite a norma ed invece, come le tante dell'Abruzzo, sono in difetto e quindi crollerebbero in caso di terremoto?
E come faremo ad accorgercene? Dovremo aspettare il collaudo da parte di altri terremoti con la tragedia di centinaia di morti ?
Ed allora, mi son chiesto, perché il Governo non lancia la grande operazione verifica in tutte queste zone? Case vecchie e nuove, tutte. E con piani architettonici particolari, rilanciare la ricostruzione dei nostri paesi e delle nostre città? Non per costruire “casermoni“ ma quartieri e paesi moderni, gradevoli e dotati delle moderne tecnologie.
Il risultato che se ne potrebbe ottenere: occupazione per milioni di lavoratori che non sarebbero costretti ad andare lontano per cercare lavoro, ammodernamento delle strutture, abbellimento del Paese ricostruzione con sfruttamento delle energie pulite il tutto sotto la guida di giovani architetti che potremo mandare in giro per il mondo per capire, conoscere e copiare ciò che c'è di buono.
E i fondi?
Ma se cominciassimo a mettere da parte il ponte di Messina e dessimo la precedenza a questo progetto? Mi direte: "Ma il ponte di Messina verrebbe in gran parte finanziato da terzi". Ed allora? Non siamo capaci di creare un marchingegno per realizzare questo colossale progetto "Italia bella"?
Elio
image cc by Mister-E

3 commenti:

Ambra ha detto...

Credo che tutti siano d'accordo con te, Elio. Tutti i terremoti che ci sono stati in Italia, nelle diverse regioni, gravi o meno gravi, nulla hanno insegnato. Quella di una verifica delle abitazioni nelle zone sismiche - perfettamente note - è un'idea grandiosa e concreta. Difficile capire se ne abbiamo gli strumenti, i fondi, le capacità e le volontà. Non sarà che non fa parte della nostra forma mentis?

LA CRI ha detto...

Ma come si fa a non essere d'accordo Elio?

Anonymous ha detto...

Elio,come si fa a non essere d'accordo con te!!
L'altro ieri ho sentito in un talk show una idea geniale espressa dal direttore di D.News.Ogni nuova casa costrita dovrebbe avere una targa di identià con nomi dei costruttori,ingenieri edili,tipo di norme antisismiche applicate,tipo di cemento etc...
Speriamo venga attuato!!!!!!
Fabrizio