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sabato 26 settembre 2015

Vite curiose: James Bradley

Post di Ambra
James Bradley (1693-1762)
Riprende la serie delle biografie degli astronomi, descritte da un altro attuale celebre astronomo, Amedeo Balbi, col suo stile leggero e scherzoso.

Non si conoscono aneddoti curiosi su James Bradley, e anche le notizie sulla sua vita sono limitate all'essenziale - si sa che apprese l'astronomia da uno zio reverendo, e che lui stesso divenne prete e poi professore a Oxford - per cui uno se lo immagina serio e anche piuttosto pignolo, intento a guardare dentro un oculare e a misurare meticolosamente la posizione delle stelle.

Insomma, Bradley non è il tipo che uno elegge a proprio mito scientifico (avete mai sentito un bambino dire "Da grande voglio diventare come Bradley?"), e i più nemmeno lo conoscono, nonostante sia stato responsabile di una delle scoperte più importanti della storia dell'astronomia.
Per capirci: Bradley è stato quello che ha dimostrato una volta per tutte, in modo diretto, che la Terra si muove attorno al Sole. Sì, è chiaro che c'erano già stati Keplero, Galileo e Newton, e quindi che la Terra non fosse in quiete al centro dell'universo ormai nel settecento se ne erano convinti tutti - be', quasi tutti, d'altra parte anche oggi a cercare bene qualcuno coi dubbi lo si trova ancora - ma insomma, la cosa andava provata scientificamente e, se uno ci pensa bene, non è che sia proprio banale; lo stesso Galileo, con la storia delle maree, ci aveva preso una cantonata. Il modo che Bradley e altri prima di lui avevano escogitato per farlo è questo: se la Terra si sposta durante l'anno, le stelle più vicine devono apparire muoversi rispetto a quelle sullo sfondo, un fenomeno noto come parallasse. Solo che lo spostamento è minuscolo, anche le stelle più vicine sono comunque molto lontane, e ci vuole una precisione mostruosa per notarlo. Ai tempi di Bradley, era come cercare il bosone di Higgs.
Nel 1725, Bradley iniziò a tenere d'occhio la stella Gamma Draconis per capire se si spostava annualmente per parallasse. Dopo aver raccolto dati per quasi due anni, concluse che la stella si muoveva davvero, ma in modo del tutto inaspettato. Il periodo era in effetti annuale (quindi la cosa era probabilmente dovuta al moto terrestre) ma lo spostamento era fuori fase rispetto a quello atteso. Gli ci volle un bel po' di riflessione per capire quello che stava succedendo, ma alla fine ci riuscì (mettetevi comodi perché la spiegazione è pazzesca): siccome la luce viaggia a velocità finita, l'immagine della stella ci mette un po' per attraversare la lunghezza del telescopio e raggiungere l'oculare. Nel frattempo, però, la Terra si sposta; la posizione della stella, quindi, appare inclinarsi leggermente nella direzione del moto terrestre, esattamente come le gocce di pioggia appaiono provenire da un punto di fronte a noi quando ci muoviamo in macchina (anche se la pioggia cade quasi verticale). Inoltre, siccome la Terra cambia continuamente direzione nel corso dell'orbita, la posizione apparente della stella nel cielo disegna, in un anno, una piccola ellisse. Questo effetto, chiamato aberrazione della luce, è dovuto solo alla velocità della Terra, e non alla distanza della stella, per cui è in generale più importante rispetto alla parallasse. (La parallasse stellare fu osservata per la prima volta solo a metà ottocento, da Bessel.)
Così, come succede talvolta nella vita, Bradley incappò per caso in una scoperta ancora più straordinaria della cosa che stava cercando. Se non ne avete mai sentito parlare, probabilmente è anche perché la cosa non è stata comunicata ai posteri abbellendola con una storiella all'altezza. Niente mele cadute dall'albero, nessun grave lanciato da una torre, solo una cosetta su Bradley che se ne va in barca e vede una bandierina cambiare direzione quando la barca vira, e allora, zac, l'illuminazione: ma è una storia che chiaramente non funziona per niente, non ha presa. Quando si dice l'importanza di un buon ufficio stampa...

I contenuti di "Vite degli Astronomi", da cui è stato tratto questo testo, sono opera di Amedeo Balbi e il loro utilizzo è regolato dalla
Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia


21 commenti:

Arwen Elfa ha detto...

Recentemente ho scoperto Bradley grazie ad un libro di astrononia ....... e cercando un'altra cosa
ma devo dire che altrimenti nemmeno io lo conoscevo, nonostante sia uno scienziato che ha scoperto - anzi dimostrato una cosa davvero molto importante. Prima di lui altri avevano detto la medesima cosa ma nessuno era riuscito a provarlo !

Un saluto ed un bacione - Buon fine settimana a te carissima - bel post interessante !

Stefyp. ha detto...

Anch'io non conoscevo Bradley... leggo con piacere questo tuo post perchè oggi ho appreso cose al momento nebulose....Chissà mai perchè non ha avuto il riconoscimento che meritava...sebbene avesse fatto una scoperta molto importante...ho letto che nel 1742 fu nominato Astronomo reale..ma forse fu l'unico incarico di prestigio....Ciao e grazie. Stefania

Ps: sotto la sua foto indichi per la data di nascita 1963...forse volevi scrivere 1693...vero?

silvia de angelis ha detto...

Una scoperta molto importante, chissà perchè rimasta in ombra....
Molto interessante questo articolo, letto con immenso piacere
Un abbraccio,Ambra,silvia

pensieri in volo ha detto...

Non conoscevo James Bradley prima di questo post. Grazie per avermelo fatto conoscere
Un abbraccio e un caro saluto da pia ciao

Unknown ha detto...

Ciao Ambra, come sai sto iniziando a cimentarmi con l'astrofisica ( fa ridere solo il dirlo...) e quindi questo sarà unargomento da approfondire.
Ciao, buon fine settimana.
Antonella

Nella Crosiglia ha detto...

Veramente queste biografie sono semplicemente meravigliose, trattate con leggerezza e spesso con ironia , ma con la giusta competenza ...
Confesso la mia grande ignoranza , ma non conoscevo questo personaggio..
L'astrofisica , non è il mio pane..
Grazie di togliermi sempre un po' di polvere addosso..
Bacio!

Rita B ha detto...

Ciao Ambra! Beh oltre allo studio ci sono persone che hanno un intuito eccezionale! Un sesto senso, insomma ci prendono!Sono geniali!!!

E comunque si'il resto... chiamalo ufficio stampa o un gran c..o, è quello che da' la fama infine, anche se il merito è altrove!!
Signoramia che mondo che mondo!
Un bacione tua Bozzola!

il monticiano ha detto...

Confesso, vergognandomene, la mia totale ignoranza un questo campo, ma questo tuo post mi ha fatto tornare in mente quando, sedicenne o poco più,entrai nel Cinema PLANETARIO quì a Roma, vicinissimo a Piazza della Repubblica,Stazione Termini e mi sedetti incantato a rimirar le stelle che venivano proiettate sulla volta del cinema mentre una voce spiegava tutto quello che si ammirava.
Grazie Ambra.
Un caro saluto,
aldo.

cristiana marzocchi ha detto...

POVERINO,con una mente sopraffina, ma lo conoscono solo gli addetti ai lavori, penso.
Ogni volta che pubblichi un post lo leggo tutto d'un fiato : so già che sarà avvincente.
Cristiana

Ti avevo mandato una mail e mi chiedo se l'hai ricevuta, nonostante i blocchi del mio blog.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non molto conosciuto rispetto ad altri, ma non per questo meno importante.
Saluti a presto.

Carmine ha detto...

beh dire e dimostrare qualcosa senza alcun dubbio scientifico non è una cosa da poco :-)

Silvia Negretti ha detto...

Ma sai che non sapevo che fosse stato Bradley a scoprire l'aberrazione della luce? Per me era solo quello che ha confermato che la terra si muove attorno al sole (cosa che peraltro, come è scritto anche sull'alrticolo, era ormai abbastanza accettata), insomma uno scienziatello così! E invece guarda che mente!
Poveretto la storia non gli ha reso giustizia perchè non era un tipo abbastanza interessante (il che magari sarebbe anche vero, però era geniale lo stesso)!
Molto interessante quensto post, davvero! :)
Baci!
S
http://s-fashion-avenue.blogspot.it

Arwen Elfa ha detto...

Un saluto Ambra - Buon Lunedì ottima settimana e migliore fine di settembre ma soprattutto mese di Ottobre in arrivo !
Baci ed a presto

Carlo ha detto...

Sono tra coloro che ignoravano perfino l'esistenza di James Bradley, però le stelle le guardo spesso! Certo non arrivo a fare riflessioni scientifiche come quelle fatte da questo astronomo ma è pur sempre un bello spettacolo quello che guardo.

Ciao Ambra e bentrovata. In effetti sono stato parecchio assente e ancora fatico a stabilizzare e organizzare i tempi da dedicare al blog. Ma conto di tornare presto con più assiduità. In fondo, anche questo è un mondo che spesso mi manca.

Ciao e buon pomeriggio.

Elio ha detto...

Ci raggiungiamo, tu con gli astronomi ed io con i dogi. Il passato è ricco di insegnamenti e, come si dice, la storia si ripete. Vedi le recenti rivelazioni su Marte corrispondono a quelle fatte dagli astronomi del passato che non avevano certo gli strumenti odierni. Un amichevole abbraccio ed un ringraziamento per le tue frequenti visite.

Enrico zio ha detto...

Post molto interessante. Ammetto che non conoscevo James Bradley e mi piace il modo esaustivo in cui hai trattato la vita e le scoperte di questo studioso.
Felice giornata un abbraccio
enrico

Sciarada ha detto...

Povero James Bradley privo di una storia ad effetto, ha tutta la mia simpatia per esser stato così tanto ignorato. Un abbraccio a te Ambra, ai volontari tutti e felice ottobre !

Pedro Luso de Carvalho ha detto...


Olá, Ambra.
Gostaria muito de ler essa biografia de James Bradley, escrita por Amedeo Balbi. Vou ver se encontro.
Abraços.


Stefano ha detto...

Bellissimo ed interessante post, ma anch'io non conoscevo Bradley.
Comunque grazie per l'informazione.
Stefano G.

Annamaria ha detto...

Interessanti davvero queste biografie e piacevolissime alla lettura.
Grazie, Ambra!!!

Beatris ha detto...

Bellissimo e interessante post!
Un abbraccio da Beatris