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domenica 5 maggio 2013

Lungo le rive del lago

courtesy Così è la Luna
Post di Giovanni
Nel sonno leggero dell’alba incombente, rividi come uscisse dalla nebbia il volto di una donna incontrata molti anni fa…
Nel dormiveglia , allo stupore fece seguito la nitidezza di un ricordo obliato per tanto tempo. Poi capii. Da qualche cellula cerebrale, ove era annidata, era affiorato nel sonno una storia tanto affascinante forse perché vissuta fra sogno e realtà.
Mi trovavo in un paesino sul lago di Garda per una breve vacanza  dopo un periodo  difficile.
Era un inverno non freddo. Intorno silenzio e solitudine assecondavano il dondolio sulle acque del lago di ochette e cigni.
Era circa la metà del mattino, quando mi incamminai lungo la passeggiata che lambiva il lago. Ad un tratto scorsi una figuretta femminile procedere nel mio stesso senso di marcia. Tutto avvenne con la velocità di un batter di palpebre. Un individuo sbucato come dal nulla si avventò sulla donna  gettandola a terra tentando di strapparle la borsetta. La resistenza imprevista fece esplodere la violenza dell’uomo che continuò a strattonarla. A questo punto mi lanciai sull’uomo assestandogli due poderosi pugni ed urlandogli di andarsene cosa che lo sconosciuto fece subito per mia fortuna. Infatti avevo agito d’istinto senza tener conto della evidente maggior robustezza dell’aggressore.
Offrii la mano alla donna per aiutarla ad alzarsi. Aveva fattezze quasi adolescenziali. Mentre si alzava incrociai due grandi neri occhi ancora spaventati che luccicavano sotto neri riccioli ribelli sulla fronte. Mi ringraziò.  La piacevolezza della voce completò quanto avevo colto subito di lei: bellezza, gentilezza nel portamento garbatamente distaccato.
Acconsentì al mio invito ad entrare nel vicino bar ove ordinai due caffè molto caldi. Si stabilì una conversazione senza imbarazzi da ambo le parti. Seppi che si chiamava Irene . Abilmente riuscì a non dire di più tranne che di essere di passaggio e che avrebbe lasciato l’albergo a Gardone l’indomani. Stavo per chiederle di rivederla ancora. Era sul punto di acconsentire dicendomi che desiderava conoscermi meglio. Era evidente la simpatia ricambiata, ma giunse trafelata e ansiosa una signora :”Altezza la prego, ho l’ordine di non lasciarla mai sola….”.
Altezza?
Scese una specie di sipario. Ero sconcertato e confuso. “La signora le si era rivolta chiamandola con quel titolo nobiliare. Dunque era fuggita dalle convenzioni, dai convenevoli artefatti come narrato in tante storie.? La fantasia si mise a galoppare. Una principessa di sangue reale in incognito? Di quale stato?  Capii subito che comunque quella storia innocente, nostro malgrado stava finendo. Nel congedo che seguì colsi nello sguardo di Irene  una possibile conferma: malinconia e rammarico per l’addio imminente  ad ore serene e sopratutto libere. L’incidente dell’aggressione era stato completamente dimenticato.
Nei giorni seguenti cercai di sapere qualcosa di lei senza riuscirvi forse senza veramente volerlo.
Rimase “tutto solo” il ricordo.
Il ricordo di una fiaba?
Giovanni
marzo 2013


30 commenti:

Erika ha detto...

Come sempre, Giovanni, tu non ci deludi mai quando ci racconti le tue esperienze di vita.
Sembra veramente un sogno la tua narrazione.
Serena domenica.

Ambra ha detto...

Fiabesco il tuo racconto. Mi rimane la forte curiosità di capire chi potesse essere quella Altezza, perché qualcosa mi fa credere che non si tratti solo di bella e ricca fantasia.

Tomaso ha detto...

Caro Giovanni è qualcosa che sa di fiaba veramente tutto questo qui ce lo spunto ideale fantastico che fa sognare...
Buon pomeriggio caro amico.
Tomaso

Lufantasygioie ha detto...

peccato non aver approfondito.
Buona domenica!

Carmine ha detto...

è proprio vero che gli amori più belli sono quelli non vissuti ma la vita è fatta anche di queste cose bellissime sono dei piccoli camei, inutile cercare la spiegazione perchè sono belli e vanno ricordati così

Melinda Santilli ha detto...

E chi lo sa se era un sogno o realtà?
Intanto grazie per questo bel racconto.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Un ricco r scorrevole racconto....molto bello.
A presto.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Spesso i sogni ci vogliono comunicare qualcosa.
Saluti a presto.

nanussa ha detto...

bellissimo racconto!!
felice domenica :) a presto.

Cristina ha detto...

Bellissimo racconto ...è come una piacevole e dolce coccola..."tra sogni e realtà"

il monticiano ha detto...

Piacevolissima storia che mi sarebbe piaciuta ancora di più se ci fosse stato un lieto fine, ma anche così rimane un bel sogno.
Oppure è realtà?

Beatris ha detto...

Che sia sogno o realtà è sempre un meraviglioso racconto!
Buona settimana da Beatris

Luigi ha detto...

incontri che capitano una sola volta nella vita!!!
O no?

Sciarada ha detto...

Ciao Giovanni, un momento breve ma intenso che racchiude un incontro eterno!
Lieta settimana a te ad Ambra e a tutti i volontari!

Adriano Maini ha detto...

Capita che le fiabe si facciano per pochi minuti realtà, ma é ancora più magico tramandare quegli attimi preziosi!

Giovanna ha detto...

che bello mi hai incantaya baci buona gornata

José María Souza Costa ha detto...

Hola.
Bello. Maravilloso. interesante.
Abrazos de Brazil.

Anonimo ha detto...

Un relato fascinante, realmente fue placer pasar a leerte.
te agradezco la vista y el comentario, abrazos infinitos!

riri ha detto...

Che bella e romantica storia!! Incontrare una principessa non è cosa di tutti i giorni. Resta un ricordo dolcissimo di un gentiluomo quale tu sei.
Un caro saluto a tutti voi.

Carlo ha detto...

Breve ma bellissimo racconto di un sogno che esprime tanto sentimento e galanteria il che, visti i tempi, non guasta.

Complimenti ed un saluto ad Ambra.

Manuela Vitulli ha detto...

Che storia romantica!!!
Continua a farci sognare così :)

fioredizagara ha detto...

Che differenza passa tra il sogno e la realtà? A volte un battito d'ali non basta a squarciare quel velo sottile .Ciao

Anonimo ha detto...

Un augurio di sereno w.end

Stefania ha detto...

...

Antonella Leone ha detto...

Giovanni questa volta ti sei davvero superato! questo racconto è bellissimo!

Costantino ha detto...

Tra realtà e fiaba,com'è giusto, credo, che sia.

Giovanni ha detto...

Cari amici grazie per i vostri bellissimi commenti che mi sono giunti quasi come una condivisione di quel senso di mistero provato.
Giovanni

Galatea ha detto...

Che bella questa storia, fa riaffiorare la parte romantica, adolescenziale, quella parte che fa sentire vivo il cuore :)

Sandra M. ha detto...

Tra sogno e realtà...appropriato davvero. Una fiaba , insomma, anche se manca il lieto fine; sempre con la solita tua delicatezza di narratore. Ho pensato , per associazione di idee, al film Vacanze romane.

DIANA. BRUNA ha detto...

Un bel racconto che invita a sognare. Spesso la realtà ha del fiabesco. Complimenti a Giovanni per come ha saputo con uno scritto scorrevole trascinarci in un sogno.
Un abbraccio
Bruna