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lunedì 27 maggio 2013

L'agguato

Amanti by Manuela Ferrando
Post di Doc

Può esser molto malinconico transitare, di lunedì sera, per corso Vittorio Emanuele. Questo strano maggio amplifica lo spaesamento dei  radi turisti, intenti a compulsare i loro iphones in cerca di notizie e dritte toponomastiche. Me ne ritorno, biciclettando  pigramente, da un concerto del Conservatorio.
La  pipa segmenta in volute di fumo la mia oziosa pedalata, ma si spegne con anomala frequenza. Non si può e non si dovrebbe fumare la pipa andando in bicicletta. Neppure in auto. Forse passeggiando.
La pipa è un oggetto-compagna di pensieri e di meditazione. E’ viva e pretende rapporto. Offesa, mi punisce spegnendosi di continuo.
All’altezza della piazzetta S.Carlo devo fermarmi per attizzarla.
Bisogna comprimere con il cura-pipa il tabacco del fornello, farci qualche buco dentro per ottimizzare il tiraggio e la combustione, ed infine far fuoco. Sembra complicato, ma per un fumatore datato come me, risulta anche un automatismo motorio.
Mentre centro con l’accendino il fornello, con il campo visivo periferico vedo un chè che mi attrae. O meglio una persona che mi attrae. E’ una giovane donna. Molto elegante. Porta tacchi moderati, fuseaux  neri. Una corta redingote trapezoidale, pure nera, compone la sua svelta  immagine. Zoomando meglio, colgo il taglio cortissimo dei suoi capelli biondi ed il collo lungo, alla “Modì”. Si appoggia con una delle sue lunghe gambe alla scanalatura di una colonna del porticato. E’ un’immagine plasticamente dinamica. Sembra in posa. In un attimo amplio la visuale in cerca del fotografo, che forse, sta immortalando questo momento di bellezza. Non c’è nessuno. Rimarrà fissato solo sulla mia retina.
La ragazza scende dalla “posa” e si appoggia di spalle alla colonna guardando la facciata della chiesa, come a celarsi. Dopo un poco si riposiziona come prima, ma sembra esser di vedetta.
La mia pipa e la sua accensione sono passate in second’ordine. Che sta facendo questa bellissima silfide? Non posso staccare lo sguardo ed in ciò,il finto armeggiare attorno alla pipa, evita che possa clamorosamente passare per un satiro senile. Per fortuna non ho capelli pitturati e cerone in viso. Di questi tempi…. Ma ecco che qualche cosa cambia. Lei, la bionda, si nasconde palesemente dietro la colonna. Si profila un ragazzo bassino. Blazer blù su camicia azzurra aperta, mocassini con fibbia d’argento. Penso che sia molto elegante. Gli  gioverebbero alcuni centimetri di statura in più. All’altezza della colonna, lei, la dea lo abbraccia con passionale veemenza, stordendolo per la sorpresa. Penso con banale ma composta invidia, che tutto ciò sia bello e che il ragazzo sia proprio fortunato. I due se ne vanno teneramente, seppur sbilanciatamente avvinghiati, per il corso.
Finalmente la mia pipa si riaccende. Vuole consolarmi. Da quanto tempo non mi fanno più simili agguati?
Milano,16-5-2013
Doc


34 commenti:

il monticiano ha detto...

Un post molto simpatico dove hai saputo descrivere alcuni attimi di felicità di due persone che danno l'impressione di amarsi molto. L'hai dipinto quasi come l'immagine degli Amanti..

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Complimenti per il post e l'immagine.

L'angolo di raffaella ha detto...

Una descrizione bellissima... articolata e piena di emozioni.
Complimenti!!!

Ambra ha detto...

Nostalgia di giovinezza la tua, quando mente e corpo erano intrisi di seduzione e la vita ti cercava per offrirti la sua cornucopia colma di doni e di profumi.
Le tue parole hanno risvegliato in me la malinconia di rituali finiti, perduti come la giovinezza, quando salivi sul tram o aprivi una porta e sapevi che gli occhi dei ragazzi e dei giovani e anche degli altri si volgevano verso di te, mentre le altre donne ti soppesavano. Ma è lontano ormai. Lentamente, in un tempo che pareva eterno, è sparito lo sguardo dei ragazzi e poi lentamente anche quello degli altri.
Ma non esistono forse le passioni senili? Non tutto è perduto.
Ma già l'aggettivo mi distrugge la magia del sostantivo.

nanussa ha detto...

una bella descrizione, complimenti!!

ciao ambra buon inizio settimana!!

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Condivido quanto sopra negli altri commenti e ti ringrazio per il post molto piacevole e fresco.Pieno di vita, senile quanto ti pare, ma pieno di vita, benedetto te e la tua pipa.

Adriano Maini ha detto...

La prosa affascinante di Doc ha fatto centro magistralmente come non mai. Quando torno a Milano, se passo dal Corso, guarderò con meno indifferenza quella che mi é sempre sembrata un'arida strada commerciale, sotto cui ed intorno alla quale sono stati sacrificati - con l'eccezione di S. Carlo, soltanto, mi pare - reperti storici preziosi.

fioredizagara ha detto...

Bellissima immagine che fa da contorno; troppo bella e perfetta la donna descritta ,non tanto il compagno ,forse una sorte d'invidia ?
P.s. sottoscrivo il commento di Ambra .Ciao a tutti

Beatris ha detto...

Grandioso post!
Un'immagine che sorprende per la sua delicatezza!
Buona giornata da Beatris

Anonimo ha detto...

Bel racconto coinvolgente
Saluti.

Soffio ha detto...

ricorda le canzoni di De André

Lufantasygioie ha detto...

un piccolo evento quotidiano raccontato molto abilmente che ha saputo catturare la mia attenzione
Lu

Tiziano ha detto...

Stupenda descrizione, agguati così ben vengano.

alessandra ha detto...

è un post molto coinvolgente...bello davvero!

Stefania ha detto...

w o w

riri ha detto...

Descrizione della donna che lascia senza parole. Complimenti sinceri.
Un saluto a tutti voi.

zefirina ha detto...

emozionante questo post

Erika ha detto...

Condivido tutte quelle considerazioni scritte stupendamente da Ambra.
Mi piace il tuo stile.
Bellissimo anche il nuovo header

Manuela Vitulli ha detto...

Davvero COMPLIMENTI. Che bel racconto.. amo la descrizione della donna. Sensuale e attraente :)

pensierinviaggioo.blogspot.it

Ambra ha detto...

Si discuteva con Doc sul tema del suo post e sul finale del precedente mio commento. In effetti mi sono in parte sbagliata, avendo ignorato la facoltà di sublimazione delle pulsioni.
Un esempio concreto in questo post: Tenerezza

Sciarada ha detto...

Ciao Doc, mi piace tanto questo rapporto tra l'uomo e la pipa che supera il suo essere oggetto per divenire compagna che sostiene la mente e che capricciosa rivendica attenzione quando non gli viene concessa e mi piace anche l'armonia spezzata di un'immagine che coglie i dettagli fisici di due anime che si amano!
Ciao Ambra , un abbraccio a tutti voi!

Luigi ha detto...

la vita inizia a 60 anni, lo sai vero???

Cristina ha detto...

La tenerezza fa da padrone in questo post. Doc mi è piaciuto molto come hai descritto questo attimo di felicità , mi pareva davvero di scorgere la ragazza dalle lunghe gambe dietro il fumo della tua pipa.

Cri ha detto...

Oddio, esistono ancora persone che fanno cose di questo genere che non siano dentro un film? Ma è meraviglioso, restituisce speranza nel genere umano.

La lanterna dei sogni ha detto...

Vero, una scena adatta per una sceneggiatura di un film...
Osservazione molto accurata e descrittiva di un rendez-vous!

Buona serata!

Carmine ha detto...

una gran bella nostalgia ma anche un grande senso d'osservazione l'amore la passione non sta a sottilizzare alto basso, bello brutto, è pura semplice istinto

Manuela Vitulli ha detto...

Eh già.. concordo!

Ninfa ha detto...

Bellissimo post, non una virgola fuori posto...i tuoi racconti sono sempre molto coinvolgenti, scorrevoli, mai banali. Il rituale della pipa che diventa poi pretesto per osservare la scena senza passare per un "satiro senile" (riporto le tue parole, non l'avrei pensato) è così viva, si imprime nella mente così come la figura di donna e l'incontro con il suo "lui", forse bassino, ma certamente molto amato. L'agguato scherzoso è un'espressione dell'amore (ma anche dell'amicizia) dei "giovani" d'animo, non necessariamente d'età. Complimenti!

Lufantasygioie ha detto...

buon fine settimana!
lu

Alessandra ha detto...

è un bel racconto..davvero coinvolgente!! trascorri una bella serata :)

Anonimo ha detto...

doc e la sua pipa ringraziano per i commenti ,quasi imbarazzanti per la benevolenza espressa

Anonimo ha detto...

sono sempre doc.voglio precisare dato che i lettori di questo blog non sono certo degli adolescenti, che è grazie al fatto che un giorno abbiamo vissuto con passione le stesse ed altre turbinose,appassionate vicende di vita che si può riviverle,rivisitarle,desiderarle,ma soprattutto dettagliarle con il gusto di gourmet partecipativi.grazie ancora doc

Anonimo ha detto...

Caro Doc,
Sono riuscita a leggere solo ora il tuo delizioso raccontino che rivela un uomo estremamente sensibile alla bellezza femminile e che è riuscito a rendere, in poche righe, l’immagine così verosimile da permettermi di vederla, conoscendo anche le colonne della piazza citata.
Come sai, sono una sostenitrice della tua abilità di scrittore e sarò lieta di leggere presto altri racconti.
A presto, un abbraccio,
Silvana

Sandra M. ha detto...

Quanta dolcezza in questa racconto. Malinconico ma non triste.