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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

martedì 4 marzo 2014

Il paradosso del coniglio
cap. 8 da "Il Precario Mannaro"

immagine dal web
Post di Cristina
Ore 5.45 sono qui a fare colazione con gli struffoli di mammà “Cristì ma cumm sei sciupata, mangia questi alla mattina invece che i  plumcheic, vedrai che ti rimetti subito nu pucurillo”. Mamma forse ha ragione, del resto un precario ha solo una cosa a tempo indeterminato…la fame!
Ricaricata dagli struffoli di mamà, parto per la missione della giornata, fare la baby sitter ad un piccolo demonio della cosiddetta gente bene, Vassili, figlio di due industriali russi...devo pur ben campare, in attesa di un fantastico nuovo colloquio, no?!
La mamma di Vassili, dal nome impronunciabile, è praticamente un Ivan Drago con il mascara! Io l’ho soprannominata la Perestroika…
Vassili alle 8 deve essere all’asilo e quindi alle 7.15 io devo essere già con la sua manina nella mia.
Mentre lui è all’asilo io mi occupo un po’ della casa, un “piccolo” attico di 250 mq, dopo di che vado a riprenderlo e trascorro la mia giornata con lui fino al rientro della Perestroika dallo studio.
Eccomi quindi con il panno swiffer a spolverare la collezione di matrioske e a fare la caccia al tesoro dei pezzi di lego che Vassili semina per casa (una volta ne ho trovato uno persino nel cassetto della verdura in frigorifero!) .
Oltre a Vassili poi in casa c’è anche lui …Sasha il piccolo coniglio nano che scorazza nel terzo bagno, diventato oramai a tutti gli effetti il suo monolocale. Dai va là, andiamo a dare un’occhiata al piccolo orecchiuto. Entro nel “suo” bagno e vedo che si sta divertendo a fare ò scivulillo dal bordo della vasca da bagno per arrivare all’altro lato della vasca e così per un paio di volte, fintanto che ad un certo punto uno, due, tre e….pluf ! Sasha cade nel water e scivola con le zampine mentre cerca di risalire! E qua ci manca solo che s’affoga ò cuniglio! E’ mò c’aggia fa? Forza Cristì tirati su le maniche e tira su stu peluche impazzito! Detto fatto! E così traggo in salvo Bugs Bunny, tirandolo su per le orecchie pelose.  Adesso per asciugare il pavimento vado a cercare lo straccio nello stanzino segreto…è praticamente lo sgabuzzino che ho soprannominato così, visto che è privo di luce e devi cercare tutto a tastoni. Eccomi al buio, si forse ci sono questo è il ….squilla il cellulare “Pronto signora Izzo?”  “Si, sono io” “ E’ la Insieme Lavoro di Limetta, la chiamo per un’opportunità come centralinista per un piccolo ufficio che commercializza qui a Limetta mobili antichi.  Trattasi di un contratto di un anno, se è interessata sottopongo il suo profilo all’azienda” “Si grazie mille signorina” rispondo prontamente dallo stanzino nero.
Così esco con il cellulare nella tasca dei jeans, mocio e secchio in mano. Faccio appena in tempo ad asciugare il lago d’acqua di water che risquilla il telefono “Buongiorno, è sempre Insieme Lavoro. Il signor Balestrieri desidererebbe incontrarla oggi stesso o verso le 16 o sul tardi per le 18.45. L’azienda si chiama Arca Mobilia” “18.45 va benissimo! “Bene! Arrivederci signora Izzo” “Arrivederci e grazie mille!”.
Perfetto, penso, uscendo come al solito da qui per le 18, arriverò persino in anticipo!
La giornata prosegue tranquilla, tra i giochi col pongo di Vassili, la merendina ed i cartoni animati. Arrivano le 17.45 e la Perestroika è già di rientro, sento il suo passo da gendarme non appena varca la soglia del palazzo anche se siamo al quinto ed ultimo piano! “Buongiorno Creistigna. Tuto soto cotrolo?” “ Si signora grazie” “Si vuoi esci prima. Mama ora qui per Vassili” “Ma no non si preoccupi, comunque grazie. Almeno finisco di caricare la lavastoviglie” “Come Creistigna vole!”...penso fra me e me, tanto che uscivo prima a fare? Sarei arrivata esageratamente in anticipo e fuori fa nu fridd accussì forte che poco ci manca che sul balcone arrivi Licia Colò con l’orso bianco!  
Finalmente arrivano le 18... “Va bene signora, allora io vado! La lavastoviglie è a posto ci vediamo….”
“BUAAAA GRAUWWWLL!!!” Il pianto disperato del piccolo Vassili mi travolge!! Vado subito a vedere che succede e “Santo cielo piccino! ma che hai fatto? ti sei riempito i capelli di pongo blu?”
Ossapevo! E mò che faccio finta di nulla? Di certo non posso! …quindi con la vocina da piccolo nerd dico “Signora potrebbe venire un attimo lei, anche perché io ora avrei urgenza di usc….” Non riesco a finire nemmeno la frase ”Creistigna forza aiuta me rapida!” e mi lancia una occhiata gelida. Sono sicura che se mi fossi rifiutata di aiutarla probabilmente mi avrebbe affogata in una vasca piena di vodka buttandoci dentro anche un phon per capelli acceso, tanto per essere certa della mia fine definitiva! “Ma signora, qui l’unico rimedio è solo quello di tagliare i capelli” “Dah! Bene! Io avere tagliabasette di marito, io tagliare bambino e tu imobiliza cranio” “Agli ordini ehm si certo signora”. Vassili piange disperato ed io tengo il suo faccino rosa fra le mani, il rumore di quel rasoio è a dir poco inquietante. “No dai stellina, non piangere, non ti faremo male, dai se fai il bravo domani ti faccio la mela grattuggiata che ti piace tanto” e mentre parlo stile mamma chioccia penso “e soprattutto facimm presto che tengo ò colloquio stasera!”. Vassili continua a piangere e si dimena ed allora gli immobilizzo la faccia con più forza “Guagliò e mò basta! Prima fa i guai e poi fai il delirio!”. Il tutto dura alla fine solo pochi minuti ed ora la creatura che si sente a capa liscia come nu mellone ride di gusto! “Ora Creistigna libera” “Arrivederci a domani!”
Esco trafelata e mi infilo il piumino facendo le scale col cuore in gola e mi dirigo a prendere il bus  per Limetta, che arriva fortunatamente puntuale! Che meraviglia trovo pure posto a sedere almeno riesco a darmi una truccatina veloce e a spazzolarmi à crinierona nera!
Arrivo a destinazione e dopo pochi metri mi trovo a citofonare alla Arca Mobilia sono le 18.43…non mi risponde nessuno. Attendo qualche minuto ma già  mi agito “Stai calma Cristina, il signor Balestrieri sarà solo in ufficio e per giunta al telefono…”. Quindi riprovo…ma ancora nulla, ora inizio ad inquietarmi seriamente. Tiro fuori il mio cellulare e provo a chiamare direttamente l’ufficio, faccio ben sei squilli ma nessuno risponde!
Malgrado il freddo polare inizio a sentire caldo, avrò addosso almeno 35°C e temperatura corporea interna 41! Mi sfilo persino la sciarpa! Così facendo faccio un mezzo giro con il corpo e vedo un Hummer di colore blu che sosta sul marciapiedi e pare cerchi di attirarmi facendo TICCHI TACCHI con i fari. Cerco di guardare assumendo comunque un’aria indifferente e vedo che a bordo dell’auto ci sono due uomini! Oh! E che bellezza! Ci mancavano solo Pacciani ed il Vanni a quest’ora! E mentre sono immersa nei miei pensieri, giro le spalle con la ferma intenzione di tornarmene in fretta a casa.
“Izzooooo? Lei è è Izzoooooo” incomincia a gridare l’uomo alla guida tirando giù il finestrino dell’Hummer  “Si…” rispondo molto titubante “Venga, si avvicini sono il dr. Balestrieri” “ecchecos’è nu colloquio pubblico, mò magari si affaccia pure quella del secondo piano e mi intervista sbattendo ò tappeto? Cose è pazzi!” Ma piano piano, forse mossa da un riflesso incondizionato, mi avvicino alla vettura “Scusi eh!” esordisce il Balestrieri “Ma sinceramente pensavo ad una presa in giro quando dall’agenzia mi hanno detto che si sarebbe presentata una candidata per le 18.45” e intanto sporge il muso da coala con tanto di sopracciglia modellate ad ali di gabbiano “Già già ma che orario è le 18.45?” ridacchia come un babbuino isterico  l’amico seduto accanto, mettendosi la manina tozza davanti la bocca. Sono basita! Non so se ficcargli un dito nell’occhio, ridurlo come Polifemo e girare i tacchi, oppure se impomatargli i suoi capelli color marrone pantofola con un pezzo di pongo di Vassili che è finito nella mia tasca. Decido di reprimere il precario mannaro e li guardo senza proferir parola ma con le gote rosse, stile ciucca in alta langa d’inverno. “Beh Izzo oramai lei è qui! Ha per caso un suo curriculum così a casa io ed il mio socio lo leggiamo” “Si si davanti alla TV spenta stasera…ma che situazione buffa!” dice sempre ridacchiando il socio, sempre cu sta manella tozza e pelosa davanti la bocca. “Eccolo!” rispondo gelida porgendoglielo attraverso il finestrino. Vedrai che mò Cip e Ciop mi faranno pure il colloquio in lingua inglese sotto la pioggia? Giuro che se arrivano a tanto intono à canzunciella Singing in the rain e faccio pure ò balletto al semaforo! “Ma scusi eh?!?!” incalza il Balestrieri con tono irritato “ma lei non ha messo una foto sul curriculum! E secondo lei io come faccio a ricordarmi la sua faccia? Io vedo minimo cinque candidati al giorno! Mah guardi arrivederci!” Ed accende il motore con arroganza pronto ad andarsene. Eh no! Mò stu pazzo impomatato m’ha scocciato seriamente!
Prima che riesca a ingranare la marcia, batto con determinazione sul finestrino, lui lo abbassa leggermente, mi guarda attonito, e dice “Si?”, con voce tremolante.
“Se ho capito bene” inizio con un tono più duro del più duro dei torroni di Cremona “il colloquio è finito...ma siccome non è neanche cominciato, in realta, puo’ chiedere al suo socio di togliere le mani dal mio curriculum e di riconsegnarmelo immediatamente? Lei è d’accordo vero?” termino dopo aver pronunciato la frase tutto di un fiato.
“No eh no no, eccolo” mi risponde un po’ intimorito il dr. Balestrieri “ ma non deve prendersela cosi’, si stava scherzando...”.
“Guardi” ribatto seria “se volevo fare un colloquio da ridere mandavo il mio curriculum a Zelig! Si rende conto che state scherzando con le speranze di una persona?” Mi accorgo di aver pronunciato queste ultime parole quasi gridando, forse per non sentire il mio cuore battere cosi’ forte, forse perché questa volta sono cosi’ offesa e indignata...
Recupero il mio curriculum e lascio i due zotici nella loro auto a guardarsi stupiti e magari, lasciatemi sognare, anche un po’ vergognosi della loro stupidità.
Mi stringo bene nel piumino, un po’ contro il freddo un po’ per riscaldarmi il cuore...aumento il passo per raggiungere il bus che mi riporta a casa, avrei voglia di correre, stavolta mi sento davvero giù...poi la mano che ho nella tasca tocca qualcosa, di un po’ appiccicoso, di molliccio e le dita cominciano a giocherellare con un  pezzettone di pongo, quello color blu, di Vassili...e di punto in bianco rivedo la scena del coniglio scivolato nel water e poi il faccino del piccolo tutto rosso mentro gli tagliamo i capelli impiastrati di pongo...e scoppio a ridere!!! Un riso liberatorio, che spazza via la frustrazione...Cristi’ testa alta petto in fuori, c’è chi oggi ha avuto una giornata più difficile della tua...un coniglio e nu’ guaglioncello!!!
Cristina
Il Precario Mannaro - Prologo
Cap. 2 - Cristina Jones

23 commenti:

Luigi ha detto...

in arrivo una pastiera (quella vera, non le imitazioni che si trovano qui al nord) per l'allegria sconfinata che riesci a trasmettere anche affrontando argomenti serissimi!!!

Sciarada ha detto...

Ciao Cristina, la tua ironia nel raccontare è meravigliosa quanto la tua risoluzione che sgretola la frustrazione di una speranza affranta con la leggerezza che merita!
Ma il coniglio lo capirà mai il folle modo degli uomini?
Un abbraccio a te e ad Ambra!

nanussa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nanussa ha detto...

ritornero'a leggere con calma... purtroppo sono di fretta.............
vi auguro una buona giornata :)

fioredizagara ha detto...

Hai scritto con ironia una pagina forse tragica....brava. Un abbraccio

Lufantasygioie ha detto...

senza parole....

Paolo Falconi ha detto...

W Cristina:-))

Nella Crosiglia ha detto...

Deliziosa tutta questa storia raccontata con leggerezza e maestria, dalla mamma, al coniglio, alla russa, alla conversazione stradale con il Boss...molto ma molto brava..
Complimenti e un bacio grande!

Carmine ha detto...

sempre molto divertenti le tue "avventure" dovrebbero darti un lavoro serio solo per lo spirito d'adattamento a tutte le situazioni, che non è poco
I due dell'aziende, due cretini se in un azienda c'è gente cosi ha i giorni contati meglio non avere fatto una buona impressione

Cristina ha detto...

Grazie mille cari amici...è sempre più dura ma il precario mannaro non demorde.
A prestissimo guagliò!

Melinda Santilli ha detto...

Ma povero coniglio, nel water no!
Però mi è piaciuto il racconto, è ironico al punto giusto.
Un abbraccio

l'alternativa ha detto...

Cristina carissima, sei una ragazza super, è proprio questo che mi fa tanta rabbia, ragazze come te che devono elemosinare un lavoro e farsi umiliare e gente che non ha alcun merito, se non quello di avere conoscenze altolocate, che ha un lavoro che non merita. Ti auguro con tutto il cuore tanta fortuna, te lameriti tutta. Un grosso abbraccio e un bacione
Emi

Erika ha detto...

Devi provare come scrittrice, cara Cristina. Sono sicura che qualche editore pubblicherebbe le tue simpatiche disavventure. Un caro saluto a tutti.
Erika

Unknown ha detto...

Come sempre i vostri incoraggiamenti mi commuovono e mi spingono a non arrendermi, ovviamente sempre col sorriso ed ironia a mille.

carlafamily ha detto...

Ho letto che è una meraviglia, cioè tutto d'un fiato con, dapprima, un sorriso allegro poi ironico poi si finisce sempre con la solita storia dell'umanità stupida che gioca con le cose serie.
Mi sono immaginata la scena, uno spettacolo.
Ma un po' scemi si saranno sentiti quei due?
"Lasciatemi sognare" tu dici...
Hai raccontato la cruda realtà che devono affrontare molti giovani e non.
Oltre allo spirito di adattabilità ci vuole una santissima dose di pazienza per sopportare certi comportamenti da cafoni.
Complimenti tantissimo per il tuo spirito di adattamento,è un grandissimo esempio per tutti e il piccolo Vassili è fortunato.
Ma tu scrivi che è una meraviglia!

Anonimo ha detto...

Bellissimo racconto, che pesca molto nel quotidiano un po sfortunato chi di prova a vivere nonostante la Vita remi contro. Come tutti gli altri un caloroso augurio di vedere un giorno pubblicato un tuo bel libro, che avrò il piacere di metterlo nella mia biblioteca.
Anche se non capisco perchè noi Russi veniamo dipinte come truci e duri ah ah ah Мы друг друга не поняли -)))
Buone cose
Svetlana

Pepper ha detto...

Mai arrendersi Ambra, grazie per averlo ricordato :) C, xoxo.
AMD

Pino Palumbo ha detto...

Tragicamente ironica cara Cristina, ma prossima alla realtà di moltissime persone.
E' proprio vero però che dobbiamo pensare che oggi molto probabilmente "...un coniglio e nu’ guaglioncello..." hanno avuto una giornata peggiore della tua e allora sorridere, anzi ridere, fa bene al cuore e alla vita.

Molto coinvolgente il racconto.
Un saluto ad Ambra.

Galatea ha detto...

Cristina sei fantastica, sto pezzo mi ha incollata al monitor, bravissima.

Costantino ha detto...

Spesso è davvero gente così che gestisce il destino delle persone ; gente che, alla fine va persino a beccarsi un'aurea pensione ( e guai a toccargliela, si mobilita il mondo intero).

Unknown ha detto...

A volte è tutto così difficile e triste, ma basta pensare a un coniglietto che fa o' scivulillo sulla vasca per cadere nel wc per fare tornare il sorriso....parola di precario mannaro

Elio ha detto...

Al momento credevo che la foto fosse quella di Vassilli, ma poi ho continuato la lettura ed ho capito tutto. La tua ironia è forte, ma, nel caso fosse storia vera, li vai a trovare tutti tu questi datori di lavoro? Forza e coraggio che prima o poi ne trovi uno valido. Buonanotte.

Unknown ha detto...

No Vassili era diverso....purtroppo, come sempre del resto, trattasi di storia verissima. a presto.