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domenica 28 dicembre 2014

Nella sofferenza si crea il dialogo

Post di Ambra

courtesy
Prendersi cura di anziani negli ultimi anni della loro vita, non deve essere facile, mi ritrovo a pensare.
Allo stesso tempo cerco di immaginare la situazione dal punto di vista degli anziani italiani: non deve essere facile neppure per loro permettere ad una persona straniera, spesso limitata nella comunicazione per un problema linguistico, di entrare a far parte del loro mondo, negli ultimi anni di vita, magari poco prima di morire.

E’ uno scambio di sofferenze permeato da una intimità con la quale ho scarsa dimistichezza, qualcosa di molto profondo e importante, impossibile da cogliere.
Pur dentro ad un grande senso di disagio che nasce dalla estraneità, si instaura, tra due persone provenienti da mondi diversi,  un vero dialogo interculturale che supera con grande immediatezza tutte le discussioni presenti in tutti i paesi europei su questo tema.

E’ un processo delicato, sottile e quasi impercettibile.
Uno dei due mondi, quello piu’ ricco, sta esternando la propria sofferenza connotata trasversalmente da un profondo senso di solitudine.
L’altro, quello economicamente piu’ povero, ma piu’ ricco per contenuti etici e valoriali, accetta di porsi al servizio di questa sofferenza con grande responsabilità e lievità.

Sono i nuovi rapporti, forzati da un contesto sociale dove ogni componente della famiglia vive per la maggior parte del tempo fuori casa, a scuola, al lavoro, lasciando solo chi non ha più una funzione precisa nella società.

Tuttavia non tutto è completamente negativo. Questa situazione  favorisce la predisposizione ad interventi di volontariato, almeno per i neo pensionati ancora in forze e con disponibilità di tempo, dando nuovo e diverso valore al termine della attività lavorativa.
Ambra



47 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Ambra, purtroppo quella degli anziani è pesante per tutti, e non sempre l'assistenza arriva ovunque. Ciao e buona domenica cara amica.
Tomaso

Farfalla Legger@ ha detto...

Ho una cugina che si trova sola e bisognosa di aiuto. Ha una badante peruviana ebbene tra me, la badante, e mia cugina si è stabilito un feeling che direi favoloso...
Mi sorge solo una domanda a cui finora, sono sincera, non ho trovato risposta. Perchè le badanti sono tutte straniere?
Buone feste cara a te e a chi ami ♥♥♥

nanussa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nanussa ha detto...

Ambra ho risposto al tuo messaggio vai a leggere in email.
ciao buona domenica :)

nanussa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nanussa ha detto...

e' vero e' un problema ...ma secondo me oltre al fatto pratico di aiutare gli anziani e' quello morale...delle volte anche un sorriso e una semplice cortesia ad una persona che ha bisogno puo' essere tanto...........
nessuno capisce che tutti diventeremo vecchi e allora dovremo essere ricambiati della stessa moneta!!! nel bene e nel male!!!

il monticiano ha detto...

Penso di potermi ritenere fortunato in merito a tale problema in quanto da oltre 5 anni una signora rumena assiste 24h mia moglie che ha l'alzheimer ed altro ancora e non disdegna di occuparsi anche di me in alcuni momenti in cui si fanno vivi i miei di "problemini".
Il giorno di Natale ci ha consegnato una busta con dentro un biglietto molto affettuoso indirizzandoncela "Alla mia meravigliosa famiglia adottiva". Lei è vedova con due figli che lavorano uno in Inghilterra e l'altra a Tenerife.
Un caro saluto,
aldo.

Claudia �� ha detto...

Ciao Ambra!
Quanta verità nelle tue parole,la mia mamma ha 91 anni e ancora autosufficente anche se necessita di aiuto per la casa e siamo in tre sorelle che ci alterniamo a vicenda,purtroppo non tutti gli anzianichi per un motivo chi per un'altro hanno questa disponibilità e devono di conseguenza essere "gestiti" da altri,il volontariato è la migliore assistenza a parere mio,mio marito essendo in pensione si dedica con passione anche agli anziani del mio rione oltre che recarsi due volte a settimana in ospedale come volontario,lo vedo felicissimo di questo suo ruolo che svolge con amorevole cura,siete angeli che sanno portare la serenità con piccoli gesti che fanno sentire grandi chi li riceve
Buona Domenica,un sorriso

Silvia Negretti ha detto...

In realtà non sempre è così, molto spesso gli anziani non riescono ad accettare che un'estraneo si occupi di loro, ed allo stesso tempo non tutti gli stranieri che si mettono a fare questo lavoro lo fanno con tanta lievità e responsabilità....
Noi in famiglia siamo stati fotunati: abbiamo trovato persone per bene con cui abbiamo un bellissimo rapporto ed i nonni hanno accettato il loro aiuto senza grossi problemi (anche perchè comunque erano già abituati ad evere la colf, la signora che andava a stirare, ecc.), però visto diverse situazioni difficili tra nonni dei mei amici...
Probabilmente il volontariato è la miglire alternativa dato che così è sicuro che le persone che vanno ad assistere lo fanno per puro altruismo! :)
Baci!
S
http://s-fashion-avenue.blogspot.it/

Sari ha detto...

Non sempre questo rapporto è sereno, purtroppo. Può capitare che gli anziani che necessitano di assistenza, si trovino doppiamente soli, se assistiti da personale straniero per via della cucina diversa, della scarsa conoscenza delle regole di igiene, della cura e della poca sensibilità, necessaria per conservare la dignità alla persona anziana.
Le famiglie patriarcali non esistono più e chi invecchia patisce questo periodo di vita come problematico e teme di essere di peso se non un problema. Tutto questo è triste e ingiusto, no?

Nella Crosiglia ha detto...

Ho un badante che ho tenuto nonostante la morte del mio compagno e penso capisca più lui di qualsiasi amico falso o vero che io abbia nel circondario..
Ho anche una ragazza italiana nei fine settimana quando sono fuori per lavoro..
Vedo le differenze qualche volta in peggio..
Eh si , tutto il mondo è paese!
Ti voglio bene Ambrina!

Erika ha detto...

Le badanti sono straniere perchè le italiane non si degnano di fare certe attività, non hanno pazienza, umiltà. I figli diventano sempre più egoisti, pensano solo a se stessi, non vogliono rinunciare a nulla, soprattutto alla loro libertà...e così ricorrono alle badanti o sbattono i genitori in strutture dove qualcuno si prende cura di loro. Ho perso l'altro ieri una zia, sorella di mia mamma, a cui ero amolto affezionata. Il figlio l'ha rinchiusa in un una specie di ospizio fatiscente dove era da sola, bloccata in un letto arruginito e circondata da pareti scrostate... Quando andavo a trovarla uscivo con le lacrime agli occhi pensando ai sacrifici che aveva fatto per il figlio.... Ho cercato di dedicarle un po' del mio tempo andando a trovarla tutti i giorni ed ho scoperto una triste realtà: quanti poveri anziani vivono abbandonati dalle loro famiglie.... E' veramente vergognoso.....Buon Anno Nuovo, cara Ambra!!!!!

valerio ha detto...

Sono entrato in questo blog "per caso " , leggendo il post ed i commenti debbo farti (permettimi di darti del tu ) i complimenti per il modo garbato in cui tratti certi argomenti
complimenti estesi ai tuoi interlocutori !!!

buon anno Ambra

Beatris ha detto...

Mi sono presa cura di mio padre negli ultimi anni della sua vita, aveva 94 anni e parlava con gli occhi e con il sorriso, e devo dire che mi ha dato tanto e sento che è la cosa più bella che ho fatto!
Bellissimo post che dovrebbero leggere in tanti per uno spunto di riflessione!
Un abbraccio e tanti auguri per un felice Anno Nuovo!
Beatris

Melinda Santilli ha detto...

Io non sono ancora anziana, ma so cosa significa avere bisogno di qualcuno che si prenda cura di te a causa della mia invalidità e posso dire che trovare persone che ti vogliono bene, che non ti fanno sentire un peso e ti aiutano non è facile. Penso che per le persone anziane sia lo stesso, specie da quando essere anziani è considerato qualcosa di brutto, là dove invece brutto non è.
Bacioni e buon anno!

cristiana marzocchi ha detto...

Non si direbbe che hai poca esperienza di situazioni del genere, perchè ne parli con grande cognizione di causa e tratti questo argomento con grande delicatezza.
Io ne so qualcosa e ti assicuro che anche in questi casi, se non si instaura un rispetto reproco, il tutto diventa invivibile.
Approfitto per farti gli AUGURI di ub sereno 2015!
Cristiana

Romualdo Roggeri ha detto...

Ciao Ambra l'idea di questo post è eccezionale, il tuo scritto pure, e la conferma di ciò che dici arriva dai bellissimi e interessanti commenti che ci danno uno spaccato dei nostri giorni.
Ognuno con la propria esperienza racconta le difficoltà di certi momenti, dove il lato umano risulta sempre fondamentale, e spesso l'"umanità" viene più dagli estranei, stranieri badanti o volontari che non dai famigliari (troppo spesso i figli sono quelli più lontani).
Ho vissuto indirettamente questi momenti con le mie nonne, i miei genitori le hanno accudite in casa fino alla fine e l'aiuto, morale e pratico è arrivato esclusivamente da amici mentre i fratelli e le sorelle (figli delle nonne) non si sono MAI visti, situazione che ha accompagnato le nonne verso la fine con una grande malinconia e tristezza.
Grazie Ambra, ci hai ricordato l'importanza di stare vicini a chi ne ha bisogno, e lo hai fatto con leggerezza senza dare sentenze ma con decisione e competenza.
Tanti auguri per un 2015 sereno e felice, Romualdo.

mr.Hyde ha detto...

Questo post ha un densità di pensiero di cui poche persone sono capaci.Perchè è necessaria sensibilità, intelligenza, esperienza diretta. Dici tutto con semplicità ma il messaggio arriva diretto, impattante ed inequivocabile.Perchè i nostri cari genitori, parenti debbono passare gli ultimi anni della loro vita lontano dalla sfera affettiva intima? Desidereremmo per noi lo stesso trattamento? Ho letto i commenti prima del mio e cos'altro posso aggiungere..Non lasciamoci fregare da questo periodo storico così arido, ostinatamente tecnologico, frenetico, superficiale.Quando creperemo nessuno si ricorderà di noi: cerchiamo invece di fare in modo di lasciare agli altri il meglio di noi stessi, cominciamo a curare i nostri affetti, stiamo vicino alle persone che ci hanno amato per tutta una vita!!
Un grande abbraccio ed auguri per un felice 2015!!

fioredizagara ha detto...

Cara Ambra ti auguro un 2015 che ti possa regalare molta serenità e gioia.
Un forte abbraccio

Francesco Zaffuto ha detto...

hai tracciato con delicatezza un argomento drammatico. Leggendo i commenti si vede quanto l'argomento accomuna tanti destini. Forse due debolezze si possono aiutare creando un ponte, forse, ma un po' tutti siamo responsabili per la solitudine. Ciao e un buon anno.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il mondo è diventato troppo egoista e anche in famiglia si aiuta poco, chi ha bisogno.
Mi auguro che il 2015 faccia cambiare il modo di vivere all'umanità.
Buon anno

Seguace di Gesù ha detto...

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¸.•´¸✬⋰.•*´¨)✬⋰BUON ANNO!!!
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Un abbraccio carissima Ambra!

Beatris ha detto...

Un abbraccio e buona giornata da Beatris

silvia de angelis ha detto...

Sono immensamente sensibilizzata da questo argomento, visto che negli ultimi sei anni della mia vita, ho assistito, fino all'ultimo respiro, gli anziani della mia famiglia, donando loro tutto l'amore e le cure che ho potuto....ora mi mancano tantissimo, ma spero che siano sereni nella nuova dimensione oltre la vita....
Mille cari auguri di buon anno,Ambra, e un abbraccio,silvia

Evanir ha detto...

Foi um privilégio caminhar a seu lado no decorrer desse ano .
Estou passando na minha última visita de 2014 e
agradecida por um dia ter conhecido uma
pessoa tão maravilhosa como você.
Nunca terei como agradecer seu companheirismo
que fez você ser tão espacial para mim.
Que essa amizade compartilhada no percurso
de mais um ano seja a alavanca para prosseguir em mais um ano.
Desejo um ano novo de grandes conquistas sonhos que se realize paz e esperança .
Sem despedidas deixo um encontro marcado para compartilhar novos momentos...
Agradeço esse presente divino que tem o nome de amizade.
Feliz Ano Novo.
Até nosso próximo reencontro em 2015.
Beijos ternos e carinhosos.
Evanir.

L'angolo di raffaella ha detto...

Auguro che il nuovo anno sia colmo di felicità, prosperità, amore...
Auguro che tu possa sorridere sempre,...come la Tua famiglia
Raffaella

Silvia Negretti ha detto...

Tantissimi auguri di Buon Anno cara Ambra! :D
Baci!
S
http://s-fashion-avenue.blogspot.it

Lu ha detto...

Vi lascio il mio augurio per un 2015 pieno di salute eserenità
Lu

Luigi ha detto...

cara Ambra, il mio augurio per il nuovo anno, a te che sei una combattente, è questo:
non è importante vincere o perdere ma non smettere mai di lottare!!!
Ti auguro uno splendido 2015

Sciarada ha detto...

Il mio plauso a tutti i volontari che con la loro umanità sopperiscono alle mancanze di uno Stato "disattento" . Che il 2015 possa regalarvi tanti sorrisi, ciao Ambra!

Magia da Inês ha detto...



FELIZ ANO NOVO ♫♬° ·.
HAPPY 2015!!!
ིه° ·.

Annamaria ha detto...

Bellissimo post, su di un argomento quanto mai delicato e attuale. Sottili e profonde le tue osservazioni perchè davvero il lato umano è importantissimo!!!
Grazie, cara Ambra, e Buon Anno a te e a tutti i componenti dell' Associazione "Seneca"!

Graziana ha detto...

Passo per augurarti un Felice 2015 insieme a coloro che collaborano con te. Uno dei buoni propositi che mi impegnerò di mantenere è quello di dedicare più tempo agli anziani a me vicini. Un abbraccio.

Carmine ha detto...

che bella sfumatura che hai colto, nei nuovi rapporti sociali, devo dire che io vedo acnhe molti anziani che riescono a comunicare bene, gli ricordano la loro gioventù, questo scambi di sofferenze come lo hai giustamente chiamato è molto interessante che sfugge ai più
i miei migliori auguri di buon anno 2015 a presto

Beatris ha detto...

Rinnovo gli auguri per un sereno Nuovo Anno!
Un abbraccio da Beatris

IlCalesse ha detto...

Per te cara amica mia,un felice anno: colmo di amore, salute e tanta serenità.
Un abbraccio di vero cuore.
Luci@

SeV a colazione ha detto...

Cara Ambra, a te e a tutti i miei auguri per un felice anno nuovo.
A presto,
V.

Giancarlo ha detto...

Ti Auguro un anno splendente che ti regali i suoi riflessi più belli e i suoi raggi più caldi ogni giorno, come se il sole splendesse sempre. Buon 2015, e che sia come lo vuoi tu. Auguri.!

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Un post che ti fa onore cara Ambra....che scrivere di più di ciò che è già stato espresso dai nostri amici ?
Mi unisco a loro .. facendo già da subito qualche riflessione, anche se mi dico sempre e dico ai mio figli che il giorno che sarò di peso a loro, non si facciano scrupoli...mi ricoverino pure dove vogliono...non vorrò mai essere "sopportata". Bando ai brutti pensieri...auguro a te ed a tutto il tuo meraviglioso pubblico virtuale..un lieto e sereno anno nuovo..ciao

@enio ha detto...

la cosa terribile e che questi nostri anziani, possono parzialmente o totalmente perdere la memoria per cui è ancora più difficile accudirli amorevolmente

Claudia �� ha detto...

Ciao Ambra!!
Buon fine settimana,ti lascio un sorriso
Claudia

ale ha detto...

Comprendo bene quello che scrivi! Un abbraccio cara Ambra ed un sereno 2015!

Farfalla Legger@ ha detto...

Un passaggio per lasciarti un abbraccio e un baciobacio <3

Beatris ha detto...

Un abbraccio e Buona Epifania!
Beatris

Cri ha detto...

E' una riflessione preziosa, questa tua. Quello che accade alle persone anziane, in questa società liquida, non è colpa dei figli ingenerosi: è semplicemente frutto dell' "esplosione" della famiglia, un tempo patriarcale e composta di vari nuclei i cui componenti si sopportavano e supportavano tra loro, e oggi parcellizzata, drammaticamente isolata; nonché di un evento positivo, che è quello dell'allungamento della vita, e della qualità di essa, grazie ai progressi della scienza e della medicina. Da madre di figli ormai grandi dico che essi non mi devono nulla: o meglio, che una madre si occupa dei figli per responsabilità naturale, senza aspettarsi nulla in cambio. Disposizione di spirito, questa, che oltretutto è veicolo di serenità e al benessere per il benefattore, prima ancora che per il beneficato.
E sì, l'incontro tra gli anziani "indigeni" e i giovani stranieri sprigiona una quantità incredibile di vita e sentimento, di gioia e dolore. Recentemente un'amica rumena mi ha raccomandato un reportage di Speciale TG1 sull'altra faccia della medaglia. Mostrava il dramma della popolazione della Romania rurale, arretrata, povera, lontana anni luce da quella moderna, rampante, che vive nella capitale, ostentante ricchezza e brillantezza: paesi e villaggi in cui i vecchi, curvi sotto il peso degli anni e della fatica, non solo non sono accuditi da nessuno, ma anzi, devono accudire i loro nipoti, figli bambini della generazione che in quei luoghi è stata cancellata dall'emigrazione di massa di uomini e donne adulti e in forze che sono venuti a vivere nel nostro paese per lavorare e mantenere la famiglia da cui sono separati soffrendo lo stigma, il peso del paradosso di occuparsi di una famiglia che non è la loro. Mi sono uscite le lacrime guardandolo.
Forse però è anche per questo che, oltre ad aver cari gli anziani che assistono perché simboleggiano la loro fonte di sussistenza, in parecchi si affezionano a loro sinceramente. Perché i loro cuori malati di nostalgia surrogano così la lontananza, amando i loro cari per interposta persona, una persona che era un estraneo ed è diventata, giocoforza, familiare, intima, come una madre, come un padre, che non ci sono più o che sono lontani, tanto lontani. La capacità degli esseri umani di creare rapporti è inesauribile, ed è quella che ci sostiene in vita e dà senso all'esistenza. Lo sto constatando in questi giorni di persona: mia madre si è rotta il femore alla fine dell'anno, pochi giorni dopo la partenza della sua amatissima badante per le ferie, appunto in Romania, suo paese natale. Questa ragazza, che pure lavora da lei da pochi mesi, chiama ogni due giorni per sapere come sta. E per mia madre sapere che Luisa pensa a lei, e che è certa della sua guarigione, è una formidabile iniezione di fiducia e di speranza, e l'ha aiutata e l'aiuta a non perdersi d'animo, a reagire con forza e determinazione. Roba che, se non l'avessi vista con i miei occhi, non ci avrei mai creduto. :)))

Ali & Stivali ha detto...

Buon anno cara Ambra
bello il tuo post...non commento perchè gli utimi 4/5 mesi dell'anno scorso sono stati particolarmente pesanti e tristi... dico solo che gli anziani non dovrebbero mai volar via....
Lena

nonno enio ha detto...

noi adesso siamo in una situazione analoga, prenderci cura della nostra mamma che ha 89 anni suonati e che incomincia gradatamente a perdere la memoria e la capacità di deambulazione