Post di Doc
Lo vedo attraversare il semaforo tra corso Magenta e via Carducci. Si trascina dietro con consumata perizia due trolley Samsonite rossi vissuti. Si dirige verso un cestino di rifiuti.
Parcheggia i trolley e poi, con sistematica cura ispeziona il cestino. Sembra soddisfatto di un qualche cosa che rinviene.
Non lo si definirebbe un barbone standard. Alto, smilzo, viso segaligno incorniciato da una barba curata. E' vestito con sufficiente decoro. Indossa scarpe snikers, tuta rossa da jogging. Compone il tutto con una coppola di tweed molto irlandese.
Curioso come sono, non lo abbandono con lo sguardo. E ho ragione. Infatti, poco dopo, si dirige verso un gruppo di grate che probabilmente danno accesso ad un ingresso sotterraneo di magazzino. Lo vedo accoccolarsi sui talloni, ispezionando ciò che a me sembra ininspezionabile. Torna ai suoi trolley ed estrae da una tasca esterna una specie di rocchetto contorniato da spago. All'apice c'è un supportino metallico con calamita. Infila il tutto tra i segmenti della grata e, dopo due tentativi, aggancia una moneta da due euro.
Me la mostra con un sorriso. Ammirato gliene dò altri due e penso che lui sia la realizzazione geniale della teoria evoluzionistica applicata alla strada.
Doc
Per riassumere: la necessità aiuta l'ingegno.
RispondiEliminaEh si... Il bisogno rende l'uomo... evoluto!
RispondiEliminaIl tempo ci ha insegnato tante cose.
RispondiEliminaTomaso
Questo signore ha avuto una pensata non da poco!
RispondiEliminaBuon fine settimana a tutti
Giada
da premiare sicuramente.
RispondiEliminaSbagliato, volevo dire "la necessità aguzza l'ingegno"
RispondiEliminaUna curiosa storia però interessante.
RispondiEliminaQuante cose si possono inventare per far fronte a una vita sfortunata.
Racconto solidale e gesto generoso della persona narrante.
RispondiEliminaA volte restiamo affascinati da altri modi di vivere, scelte obbligate o volontarie. In questo episodio si vede come l'uomo riesce ad ingegnarsi per sopravvivere, cose che a noi, con un tetto sopra la testa, non verrebbero mai in mente. Un bel racconto Doc, buona domenica!
RispondiEliminaMi viene in mente quel bellissimo libro (molto meno il film)che è "Il solista" di Steve Lopez.
RispondiEliminaGrazie!
"La necessità aguzza l'ingegno" come dice Sandro, ma la cosa bella è che noi riusciamo ancora a sorprenderci, a essere cuiosi nella nostra quotidianità.
RispondiEliminaE' proprio vero che quando si ha bisogno di procurarsi qualche cosa si hanno idee formidabili.
RispondiEliminaBuona sera Doc, la cosa che più mi colpisce e mi fa riflettere di questa interessante storia è che le convenzioni sociali sono talmente ben radicate in noi, che anche chi per scelta o per destino può farne a meno, continua a rispettarle, nel senso che l'ingegnoso amico non si è procacciato in modo alternativo ciò che materialmente gli serviva, ma ha usato lo strumento che la società sostiene sia necessario per il proprio sostentamento ovvero il metallo o la carta che assumono un valore solo perchè noi glielo diamo!
RispondiEliminaBel racconto di un uomo che si adegua all'ambiente e osservando ed ingegnandosi si procura quello che può
RispondiEliminaFelice settimana
Raccontino interessante, ma è proprio così, adesso ci sono mille modi di chiedere "aiuto", giorni fa in auto al semaforo si è avvicinato un signore rotondo, viso allegro, mi ha lasciato un cartoncino rosso, con una scritta emozionante, + un accendino, per dargli qualcosa a momenti litigavo con la coda che si è creata dietro:-))Un saluto di simpatia
RispondiEliminatroppo forte e simpatico
RispondiEliminaciao Michele pianetatempolibero
sarebbe bello farci due chiacchiere...
RispondiEliminaRacconto simpatico ma che rivela una triste reltà che dovrebbe farci riflettere .....
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti.
Con l'ingegno si può tutto.Saluti a presto
RispondiEliminageniale!!!
RispondiEliminaGrazie anche a te Ambra
Un abbraccio e... a presto
Lascio un messaggio per Ambra: ho notato con piacere il tuo interesse per la scultura di Matteo, ti ho scritto il titolo dell'opera e la descrizione della scultura su "mostrelibriluoghi", in un commento sotto al tuo!
RispondiEliminaA presto
Giada
la lotta per la sopravvivenza si avvale dell'ingegno,questo ne è un esempio,un saluto anche per Ambra
RispondiEliminaLa tua teoria, Doc, non fa una grinza ... racconto vivacissimo e scenetta insolita che, più che una riflessione, strappa un sorriso.
RispondiEliminaAnche se si dice che l'euro vale sempre meno, a volte una moneta da due euro può dare un pizzico di felicità, ed un giorno in più di sopravvivenza.
RispondiEliminaSono perplesso, per i metodi furbi, personalmente dò qualcosa solo agli anziani, poi sono veramente troppi...
RispondiEliminaUn abbraccio alle donzelle, un saluto agli uomini:-)
buona serata!
RispondiEliminaLe difficoltà aguzzano l'ingegno dell'uomo..quante cose si scoprono di saper fare, quando c'è bisogno!
RispondiEliminaBuona serata Tilli
Fantastico...grandissima dignità!!
RispondiEliminadevo essere un bonobo.
RispondiEliminadevo aver sbagliato scala.
Una volta, a piazza Cadorna (FNM), stavo cercando di infilare un bicchierino del caffè in un cestino (stracolmo) della spazzatura.
Mi viene dietro una signora sugli ottanta e mi dice "non si fruga nella spazzatura"....
Ahaha la genialità che emerge dalla necessità non ha davvero paragoni.
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