Post di Anna T.
Parliamo ancora una volta di volontariato, ed è inevitabile: il 2011 è l’anno europeo del volontariato, e si calcola che in tutta Europa i volontari siano oltre 100 milioni, il più grande Stato europeo.
Fioriscono studi e convegni, si fanno progetti e si elaborano statistiche: i volontari e le loro attività vengono sezionati e analizzati, valutati da diverse angolature, politiche, sociologiche, economiche, con un ma, grande come una casa... Sinora, almeno a quanto risulta, questo variegato mondo formato da persone di tutte le età e tutti i ceti sociali che fanno dono del proprio tempo, della propria intelligenza e del proprio cuore, non viene interpellato. Si parla di loro, ma non si ascolta la loro voce, non si dà spazio alle loro emozioni, ai loro sentimenti, a quello che provano nell’occuparsi di chi ha bisogno, e neppure si dà spazio a qualche delusione, a momenti di sconforto nel timore di non essere all’altezza del compito che si è assunto o di non ottenere i risultati prefissi.
Tra le tante cose che sono state dette in questi primi mesi dell’anno del volontariato, alcune in particolare fanno riflettere: si è detto che viviamo in una società in cui l’offerta straordinaria ha ucciso il desiderio, in cui l’individualismo prevalente ci priva della dimensione sociale, di valori condivisi e di riferimenti forti. E ancora, e di questo vale forse la pena discutere, che il lavoro volontario non deve proporsi soltanto di colmare le lacune e supplire le carenze delle istituzioni, ma può e deve intervenire dall’interno delle situazioni in cui opera, proporre diverse modalità di rapporto tra le persone, fornire un modello di lavoro in rete pur nel rispetto delle singole persone.
Dimentichiamo le prediche, e auguriamoci che l’anno del volontariato non si riduca a celebrazioni che lasciano il tempo che trovano. E speriamo che non sia solo una promessa e diventi realtà la “Casa del volontariato” che a Milano dovrebbe ospitare le associazioni, un centro studi e documentazione, fornire spazi per organizzare corsi di formazione, convegni e momenti di incontro e socializzazione: La “Casa del volontariato”, per la quale è stata sinora soltanto reperita una sede, è stata annunciata a Milano dal sindaco Letizia Moratti e dovrebbe essere in funzione a partire dal 2012: non ci resta che attendere di avere un luogo in cui incontrarci, riconoscerci e dare voce, finalmente, anche a chi non parla di volontariato ma si impegna a viverlo davvero.
Anna T.
immagine da italia.torange.biz
Ammiro molto chi fa volontariato e credo che bisognerebbe avere la possibilità di parlare dei vari problemi che possono verificarsi, così come tu hai esposto. Dal canto mio tanta solidarietà .
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti voi.
Conosco anch'io tanti volontari degni di ogni riconoscimento. Dubito che in Italia ci sia a breve in ambito ufficiale un vero ascolto della loro voce.
RispondiEliminaA tutti i volontari....
RispondiEliminaGRAZIE DI ESISTERE!!!!
Buon fine settimana!
Secondo me i volontari sono come gli angeli custodi, spesso sono invisibili e non sempre la loro voce viene ascoltata, ma loro sono sempre disposti ad ascoltare gli altri e grazie a loro molte persone non vengono spezzate dalla solitudine e dalla povertà.
RispondiEliminaGrazie di cuore per esserci.
Ammiro tantissimo chi riesce a fare il volontario
RispondiEliminasono 'persone' eccezionali!
danno coi fatti non con la lingua
dedicano il loro tempo a gli altri
incredibile!
per fortuna, al mondo, ci sono persone del genere
buona serata Michele pianetatempolibero
La mia solidarietà a tutti i volontari che operano nei vari settori.Saluti a presto
RispondiEliminaIl volontario non si adopera per un riconoscimento da parte di una qualsiasi istituzione. Alcuni componenti delle istituzioni si avvicinano solo in occasione di tornate elettorali. La stragrande maggioranza dei comuni italiani ha una miriade di locali vuoti, ma non da nessuno di questi in comodato d'uso gratuito alle associazioni di volontariato, neppure il più piccolo degli locali alle associazioni di volontariato. Adoperarsi come volontario vuol dire solo DONARSI in modo disinteressato a coloro non hanno la fortuna che abbiamo avuto noi. Il grazie lo leggiamo negli occhi di chi aiutiamo. Ed è un grazie che resta indelebile nella mente e nel cuore del volontario. E permettimi di dire che i ragazzi del servizio civile non sono volontari perché sono a libro paga del ministero dell'interno. Posso ben dire che molti di loro mai avrebbero svolto un servizio del genere senza la vile moneta. Parlo con cognizione di causa.
RispondiEliminaUn applauso al comune di Milano e a tutti quei comuni che amano in modo concreto e tangibile il volontariato.
Buon volontariato a tutti:-))
Prima di oartire voglio lasciarti un caro saluto, buon fine settimana.
RispondiEliminaTomaso
Nel fare del volontariato corri il rischio di sentirti dire magari che lo fai soltanto per qualche interesse
RispondiEliminaQuale?
Ne parlo con cognizione di causa perchè l'ho fatto fino a venti anni fa e c'è chi ha calunniato. Però rimettendoci le penne in seguito.
i volontari sono angeli terreni!!
RispondiEliminabaci e felice weekend :)
I volontari sono delle persone insostituibili, buon fine settimana
RispondiEliminaciao!
I veri eroi agiscono nel silenzio...
RispondiElimina...anche se dar loro voce dovrebbe essere una priorità cristiana...
...grazie per questo post !
Un abbraccio*
Maddy
L'Italia oserei dire che si basa su volontariato.
RispondiEliminaDa me siamo in tanti a perseguire questo impegno..e mno male che è così.
ciaooo a tutti
Nella mia città il volontariato è molto attivo in tutti i settori e anch'io svolgo da molti anni servizio volontario in alcune associazioni operanti nei settori della cultura e dell'ambiente.
RispondiEliminaQui già dal 2003 è operativa una Casa del Volontariato, che il Comune ha messo a disposizione di quelle Associazioni che sono in grado di pagarne il canone d'affitto richiesto, ma sono molte le associazioni che non possono permetterselo.
Sedi date in comodato gratuito? Pura utopia!
genial
RispondiEliminaBuon w.e. Ambra
RispondiElimina:)
Gio'
Coma hai ragione Ambra,
RispondiEliminamolte spazi sono vuoti ed inutilizzati direi "sprecati" per cui penso che anche lo Stato potrebbe iniziare a fare del volontariato aiutando chi non chiede nulla ma, pieno di una grande quantità d'amore, lo dona a chi ne ha bisogno...
Il problema dei volontari è che la loro voce non è forte per lamentarsi semplicemente perché sono persone che si danno senza un tornaconto, non sono abituati a chiedere....
Grande cuore e grandi persone i volontari.... lo Stato dovrebbero dirgli un grosso grazie per il lavoro che gli tolgono... speriamo che se ne accorgano piuttosto che, spendendo soldi per feste inutili per dire quanto sono bravi e poi alla fine non fanno niente!!!
il 2012 non è poi così lontano...
RispondiEliminabisognerà avere solo un po di pazienza.
Per il resto,come già detto altre volte,chi fa volontariato,lo fa perchè ci crede,perchè lo sente dentro,perchè vuole donare...
lu
Cara Anna, grazie di questo post.
RispondiEliminaAmmiro e ringrazio tutti i volontari che si prodigano per il prossimo, essi lo fanno disinteressatamente, per convinzione personale.
Hai ragione, dovremmo ascoltare la loro voce, le loro richieste e le difficoltà che possono incontrare nel loro percorso di benefattori.
Ti abbraccio forte.
Un grande grazie a tutti i volontari, sono delle persone davvero speciali.
RispondiEliminaSenza il volontariato crollerebbe tutto quanto come un castello di carte. Auguro che la casa in progetto a Milano rispetti i tempi di realizzazione. E tutta la mia ammirazione .
RispondiEliminaAmmiro tutti i volontari , sono solidale con loro e, poichè nei miei blog parlo di viaggi, approfitto per dire che quest'anno, in occasione dell'anno del volontariato, c'è l'opportunità di trascorrere le proprie vacanze in un campo di lavoro, all'insegna della solidarietà, in Italia, in Europa o in Paesi Extra-Europei. Per info:
RispondiEliminahttp://www.iboitalia.org/
A presto e complimenti per l'articolo.
I miei più vivi complimenti per tutte le persone che fanno volontariato, il vostro lavoro ha una importanza enorme e vi ringrazio di cuore... Auguro che presto la casa sia pronta. Un abbraccio forte forte per te ed Ambra
RispondiEliminaA tutti.
RispondiEliminaGrazie per i vostri commenti che ... si commentano da soli. Non servono infatti molte altre parole per capire il valore del mondo che ruota intorno al volontariato, e che include sia chi lo pratica in prima persona sia chi ne conosce la validità, ne apprezza i risultati e ne condivide i problemi.
L’interesse profondo suscitato dal problema è un incoraggiamento a seguire quanto ci può essere di nuovo in questo anno europeo del volontariato, con l’impegno di condividere informazioni, notizie, opinioni. Grazie ancora!
Anna T.
grazie a queste persone eccezionali
RispondiEliminaciao Michele pianetatempolibero
ce ne fossero di più...
RispondiEliminaun sorriso anche a te Ambra!!!!
Io chiamo i volontari, quelli veri, quelli che lo fanno dedicando le loro risorse più preziose al malato, anche grave, li chiamo "egoisti". Sì è vero perchè il titorno INTERIORE che ne hanno é incommesurabile! Penso che non possa esistere gioia maggiore di quella del donarsi a chi ne ha veramente bisogno!
RispondiEliminac'è una massa di energia enorme in giro ... andrebbe sfruttata ... è a costo zero. Costa meno del solare e vi si accede senza incentivi statali.
RispondiEliminaMariolino ha colto a pieno il senso del discorso, solo il vero Dio può dare la giusta risposta al volontario , un caro sluto a tutti Delfina.
RispondiElimina@ Michele, Luigi, un volontario, Mariolino, Delfina.
RispondiEliminaCredo anch'io che la gioia interiore che si riceve donando la propria energia e il proprio amore volontariamente non abbia prezzo. Per quanto mi riguarda, non penso sia importante farlo in nome di Dio o semplicemente per umana solidarietà, quello che conta è credere nel prossimo. Ne parleremo ancora, spero...