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Benvenuti nel blog collettivo creato da Ambra

venerdì 26 febbraio 2010

Intelligenza emotiva

 Voglio segnalare un libro che ritengo molto interessante e costruttivo: “L’intelligenza emotiva” di Daniel Goleman, edito da BUR-Rizzoli nella collana La Scala. Saggi. E’ un libro molto “datato”, anni 90, ma ancora attuale e di facile lettura. Riporto due segnalazioni al riguardo:

lunedì 22 febbraio 2010

Lettera aperta di Elvira Dones

Sta girando in Internet questa lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones al premier Silvio Berlusconi in merito alla sua battuta sulle "belle ragazze albanesi", quando ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania, aggiungendo poi:


giovedì 18 febbraio 2010

Il sogno

Ancora una poesia scritta da un’assistita Seneca, Lina Maria.

Sognavo il ponte,
passavo quel ponte senza acqua
al di là del ponte

domenica 14 febbraio 2010

Avatar

Su Avatar naturalmente si è scritto tanto, tantissimo, per cui non racconterò né trama né altro.
Riporto quindi qui solo una recensione “parallela”, dove descrivo un poco quello che mi ha mosso dentro…
Questo film mi è piaciuto molto per gli effetti speciali che ti fanno entrare in un mondo nuovo, misterioso e colorato dove mi sono sentito bambino.

mercoledì 10 febbraio 2010

L’infinito dono dei gesti veri

Scorcio della mattina di Natale dedita alla consegna pasti a domicilio.
Mi hai detto che ti ho fatto il regalo di Natale più bello
abbracciandoti come se ti conoscessi da sempre,
trasmettendoti così un po’ di cuore caldo.

sabato 6 febbraio 2010

Olive Kitteridge

Un libro letto e suggerito da Margherita Pinoia.

La storia e' ambientata in un tranquillo villaggio del Maine ed e' di fatto costituita da una serie di racconti.

martedì 2 febbraio 2010

L’uomo che verrà

Un film appena uscito che vale la pena di vedere: "L'uomo che verrà". La trama è narrata dai libri di storia. Ripercorre le tragiche vicende della strage di Marzabotto.
In un'atmosfera da "Albero degli zoccoli" di Olmi, però calata in una piccola comunità degli Appennini bolognesi, si dipana la tragedia della ferocia che non risparmia nessuno: uomini, donne, bambini, vecchi inermi.
Risalta la figura di una piccola muta, Martina, resa muta da un trauma psicologico precedente: la morte di un fratellino. Lei riuscirà a sopravvivere e a salvare un nuovo fratellino nato nella rappresaglia nazista. La necessità di una salvifica ninna nanna per il piccolo le ridarà la voce per l’opportunità vitale di un uomo che verrà.