sabato 18 dicembre 2010

La perduta visione dell'Infinito

Scritto da Ambra
La volgarizzazione di testi psicologici, la produzione di libri e libelli in proposito e il proliferare di gruppi dediti alla "crescita" - venuti di moda da una certa epoca - hanno
fatto sì che chiunque si senta in diritto di interpretare il comportamento proprio o di un altro e di sentenziare con arroganza e assoluta certezza sulle cause di tali comportamenti.
Questa superbia e questa invadenza dell'anima insensate - dove l'umiltà e la conoscenza dei limiti umani hanno perso la loro ragione d'essere - non lasciano spazio poi per altre disquisizioni ritenute noiose e per null'altro che non abbia attinenza se non con i contorcimenti pseudo-analitici nell'esame di un'idea o di un comportamento.
E si perde in tal modo la nozione del mistero e quella del non-senso che fanno parte della vita.
E’ sparita  la capacità di tornare agli Archetipi, alle Madri e a Platone.
Il concetto proprio della metafisica e la ricerca non tanto di sé ma di un più ampio significato della propria misteriosa esistenza sono sconosciuti ai più e privi di significato.
Finalità individualistiche futili ed orbe di futuro governano la vita ed una realtà sempre più impastoiata in false certezze di felicità da raggiungere con un’auto nuova, un nuovo vestito, una vacanza esotica o la condivisione pubblica della propria anima.
E il senso delle origini, della loro continuità, e il senso del cosmo sono stati sostituiti da futili discussioni su temi legati al proprio individualismo.
Senza dimenticare che una delle rimozioni più forti della nostra epoca è la morte, che pure esiste come assoluta ed unica certezza e il cui abbraccio riporta laddove nasce l’origine degli esseri viventi siano essi uomini, alberi o animali.
Il pensiero della morte e quello della vita dovrebbero darci il senso di appartenenza all’umanità intera e alla natura, se non fosse che l’una, la morte,  è stata scacciata e l’altra, la vita, è stata addomesticata a visioni del tipo grande fratello.
Ambra
image cc by Alice Popkorn NoDerivsLicense

76 commenti:

  1. ...condivido, (ti seguo, anche se non scrivo a tutti per mancanza di tempo), ma l'umiltà la metterei anch'io al primo posto..poi il dare consigli non richiesti è una cosa che mi fa un pò dispiacere, come si fa a conoscere l'animo umano?Come si può essere sicuri di conoscere in primis se stessi, poi gli altri..non basterebbe un'intera vita ..un cordiale saluto

    RispondiElimina
  2. Nel tuo scritto cara Ambra cè tutta la verità dei nostri tempi, sottoscrivo pianamente quanto hai affermato.
    Buona giornata con un forte abbraccio,
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Umiltà, umiltà e ancora umiltà invoco anch'io!

    Cara Ambra un sincero augurio di Buon Natale a te e famiglia!

    RispondiElimina
  4. @ riri
    Ciao riri benvenuta da noi. Grazie della tua visita.

    RispondiElimina
  5. @ Tomaso
    Mi fa piacere che tu sia d'accordo con me

    RispondiElimina
  6. @ Stella
    Ciao Stellina, ci risentiamo presto. Passerò a farti gli auguri.

    RispondiElimina
  7. Grazie Ambra, non potevo assistere ad una lezione migliore della tua. Mi ha preso da subito e l'ho capita come meglio non avrei potuto considerato anche il mio mediocre grado di cultura. Con insegnamenti così non avrei interrotto i miei studi a suo tempo.

    RispondiElimina
  8. cara Ambra
    un post particolare...un po amaro il contenuto....
    non potrebbe essere un tipo di difesa inconscio quello di rimuovere il concetto di morte dalla nostra vita quotidiana?
    Anche le false certezze di felicità,come vengono definite da te,possono aiutare ad attraversare un momento buio,di depressione,come un'imput a ricominciare a vivere,ad andare avanti?
    Non dico che certi valori sono così abbondanti nell'animo umano,ma credo che ognuno di noi,si armi come può per combattere questa battaglia quotidiana.
    Non so altre persone come vivono il loro tempo,io ti posso dire che il concetto di morte e di vita lo conosco fin troppo bene,come quello di malattia e di speranza...e so che a volte,mi serve una piccola consolazione,anche se materiale...
    naturalmente posso anche sbagliare,nessuno è perfetto.
    So che la vita può finire in qualsiasi momento perchè nessuno di noi è immortale...ma secondo te sbagliano quelli che invece non ci pensano affatto?
    Ti abbraccio
    lu

    RispondiElimina
  9. Sei laureata in filosofia Ambra? Alla morte ci penso, eccome! Ho perso mio padre in una notte quando avevo 18 anni.... e spesso ricordo quel brano del Vangelo di Matteo in cui si dice:"Vegliate perchè non sapete nè il giorno nè l'ora...."
    Quando la gente mi vede mi dice che sono sempre sorridente, esuberante,instancabile, disponibile ( ho 61 anni); mi invidiano perchè viaggio moltissimo, e mi criticano anche per questo, ma non sanno che cosa si cela nel mio cuore....
    Ho tanti problemi familiari(figli e adesso anche marito)ma cerco di darmi coraggio:non credo agli psicologi, ai consigli che si possono trovare sui libri, alle sciocche trasmissioni televisive che non guardo mai,agli amici che ti compatiscono, e anche io, come Lu, ho bisogno di qualcosa di materiale per tirarmi su.... altrimenti ci si ammala, si cade in depressione.
    Stasera vado con mio marito a teatro.
    Un abbraccio e Buona Domenica.
    erika

    RispondiElimina
  10. Cara Ambra , relativamente al proliferare di libri e librettini, articoli su riviste e, interventi in salotti televisivi...di sparasentenze pseudo filosofiche e psicologiche, hai davvero ragione. Appena mi accorgo...scappo.
    Che l'approccio alla morte sia un tabù , anche questo fa parte del nosro vivere quotidiano un po' di plastica. Così come di plastica sono tutte quelle indecorose facce rigonfie di botulini e robacce simili che si vedono in giro.
    Certo quando ci si sente sfiorare dalla signora con la falce...non so , le reazioni sono davvero soggettive. Dipendono da una quantità di variabili davvero grande.
    Umiltà. Questa è la parola chiave di questo tuo scritto davvero interessante e profondo.
    Io ci aggiungerei anche sobrietà.
    Ti abbraccio pure io, come Lu.

    RispondiElimina
  11. @ monticiano
    Carissimo amico, non è questione di cultura, ma di intelligenza e sensibilità, doti che ti contraddistinguono, come posso rilevare dai tuoi post e dai tuoi commenti.
    E ti ringrazio delle tue parole.

    RispondiElimina
  12. @ Lufantasygioie
    Ciao Lu. Guarda che non sono contro lo shopping che uso anch'io come balsamo efficace contro malumore, insicurezze e giù di lì. Semplicemente questo e solo questo non può essere ragione di vita.

    RispondiElimina
  13. @ Erika
    Ho fatto lettere non filosofia. Fai bene ad andare a teatro. Ora è sicuramente tardi per dirti "buon spettacolo" ma te lo auguro lo stesso. Come dicevo a Lu va tutto bene lo shopping, il viaggio, cinema, teatro, è tutto quello che ti dà momenti di leggerezza e di gioia. Ma ci deve essere spazio anche per altro. Cosa che non dubito affatto tu abbia.

    RispondiElimina
  14. @ Sandra
    Hai centrato in pieno il messaggio che volevo trasmettere. Umiltà e - come dici tu - sobrietà evitano di portarti a divenire uno "sparasentenze" che spesso non può fare a meno di pavoneggiare il suo ego come un pavone che fa la ruota.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  15. che bella frase, e che bella immagine!

    RispondiElimina
  16. Arrivando solo or ora, non posso fare altro che sottoscrivere il tuo ultimo commento, aggiungendo solo che nel tuo post hai svolto delle riflessioni veramente profonde.

    RispondiElimina
  17. @ Costantino
    Benvenuto Costantino! E grazie del tuo passaggio e del tuo commento.

    RispondiElimina
  18. @Adriano Maini
    Grazie delle tue parole, mi hanno fatto molto piacere.

    RispondiElimina
  19. ho capito,
    hai parlato con un medico del pronto soccorso che doveva fare il turno di notte. La stessa cosa me l'ha detta un chirurgo del San Raffaele. Mi diceva: "...tra noi e la città c'è solo la tangenziale a dividerci, siamo così vicini eppure così lontani. Di là ce la negazione della morte, di qua spesso c'è la negazione alla vita."
    Vorrei capire dove va l'anima però e quello non me l'ha saputo spiegare.
    Io credo che il corpo sia come l'emmental e i buchi sono l'anima, finchè non muore la forma non si vedono.
    Però devo anche dire che la badante che lavora da mio padre un giorno mi ha detto: "Tu non credi all'essenziale ma ti perdi in cose inutili (per essere preciso "quella" al 27 si aspetta paga, che puntualmente gli do e se li spende tutti all'occidentalizzato mercato cittadino, prende di quelle cineserie che nemmeno capisco a cosa possano servire). Noi siamo come il bambino nella pancia della madre, non crediamo esista un altro mondo possibile a quella placenta, poi un giorno, di colpo, usciamo ed entriamo in un mondo immensamente più grande e luminoso e con la morte noi ci affacceremo di colpo in un mondo infinitamente più grande e abbagliante.
    Certe volte non basta frequentare medici di tangenziale, certe volte la saggezza è nel deserto marocchino o anche più in la.
    P.S.
    Per la precisione ho una macchina del secolo scorso, senza autoradio. Per sentire la musica devo cantare e se mi capita che mi vedano faccio finta di parlare in vivavoce col cellulare che sistematicamente mi dimentico di ricaricare. Non dover dimostrare niente a nessuno ha i suoi vantaggi.

    RispondiElimina
  20. Ciao, eccomi tra i tuoi lettori, io non li ho perchè non riusco a seguirli sempre,così ho deciso di andare a far visita liberamente agli amici che mi "piacciono":-).Ho letto le considerazioni molto interessanti fatte qui,chi ha paura di parlare della morte non è degno nemmeno di esprimersi sulla vita...
    buona domenica.

    RispondiElimina
  21. @ utente
    Utente, sei unico. Hai ripreso i punti essenziali che avevo pensato e poi scritto e li hai riformulati con la tua infinita, divertentissima e contorta ironia. Faccio fatica a condividere la tua certezza di "un mondo infinitamente più grande e abbagliante". Mi piacerebbe poi incontrarti fermo in macchina a un semaforo (possibilità non così remota essendo la patria di Olindo non così lontana da Milano) mentre ti esibisci nel cantoradio. Sarebbe divertente.

    RispondiElimina
  22. @ riri
    Ciao riri, anche tu sei tra i miei lettori fissi e ci reincontreremo spesso, passerò da te appena riesco. So che è difficile seguire tutti e anch'io faccio come te.
    Buona giornata.

    RispondiElimina
  23. grazie per il passaggio,appena mia figlia mi da una mano a farlo mi iscrivo al tuo blog.

    RispondiElimina
  24. @ Costantino
    Grazie a te per la tua visita

    RispondiElimina
  25. molto interessante Ambra: anch'io ho scritto qualcosa sull'argomento!
    A presto Luigi

    RispondiElimina
  26. Condivido in pieno, tutto quello che dici.
    Perchè sono cose che vivo sulla mia pelle tutti i giorni..
    Ti ringrazio di essere passata a trovarmi.
    P.S. se vieni da me troverai una ricetto che ho appena postato...
    Buona Domenica ^_^

    RispondiElimina
  27. Una cosa è certa "io scrivo da cani". Una volta sono andato al canile e quelli scodinzolavano come dei matti (cani matti), mi hanno riconosciuto subito come uno di loro.
    Quella non è una mia certezza (quella di un mondo infinitamente più luminoso dopo la morte) ma è la filosofia della donna che segue mio padre. Io sono un tecnico e non ho certezze, so che viaggiamo costantemente in un teorema da riformulare. Come tecnico elettrico so che più energia c'è e più scintilla illuminante ci sarà quando si staccherà la spina (scintilla è una liberazione di energia momentanea).Io poi, ho più dubbi di mille Russel istigatori di dubbi.
    La luce poi, meglio non parlarne. Viaggio in casa spesso al buio (di notte ... se mi alzo) e se giri un po' a Milano e vedi uno che canta senza I-Pod, ecco, quello potrei essere io anche non al semaforo, anche non in auto. Delle volte canto più quando sono arrabbiato di quando sono allegro ... allegro per che cosa poi???

    RispondiElimina
  28. ... però delle volte penso come LU e non so dargli torto. Fin dei conti si può mica prepararsi a vivere al cimitero e anche certe cineserie valgono la pena di essere provate.

    RispondiElimina
  29. @ Luigi
    Ciao Luigi. Benvenuto e grazie della tua visita. Sono passata da te

    RispondiElimina
  30. @ Tilli
    Sono appena passata da te. La tua ricetta della Carbonara con crema di ceci deve essere veramente gustosa. uno di questi giorni la provo. Poi a me piace molto tutto quello che si può fare con i ceci.

    RispondiElimina
  31. @ utente
    Sicuramente non faticherei a riconoscerti, soprattutto se dovessi incrociarti sul marciapiedi.
    E quanto al pensarla come LU, beh leggi la mia risposta al suo commento. E' un po' complicato. Ti facilito. E' il 12.mo blocchetto a partire dall'alto.

    RispondiElimina
  32. Un argomento molto riflessivo .... Siamo troppo impegnati a correre dietro le cose inutili, a rimanere incantati di fronte alle illusioni che ci offrono per guardare un pò dentro noi stessi... Siamo convinti di essere tanti "numeri uno" e che niente potrà mai toccarci! Ma la morte esiste come esiste la vita.... quanto costa essere più umili, meno arroganti e più disponibili con gli altri? Scusa per queste parole ma è un periodo che sono inviperita con un pò di persone che mi circondano che credono di essere onnipotenti ed immortali....
    Ne approfitto cara Ambra per augurarti di trascorrere un felicissimo e sereno Natale con le persone che ami! Un forte abbraccio!

    RispondiElimina
  33. Sicuramente l'umiltà è un fattore importante;ma quello che l'uomo non ha ancora capito e che resta solo un granello dell'immenso universo.Serena notte a presto

    RispondiElimina
  34. @ Antonella
    Ti capisco perfettamente. Nessuno è più ingombrante e fastidioso di quelli che hanno un ego debordante che va a opprimere gli altri procurando noia oltre che fastidio. Anche a te auguro di passare un Buon Natale.

    RispondiElimina
  35. @ Cavaliere
    Grazie della tua visita e delle tue parole. A presto.

    RispondiElimina
  36. Sono assolutamente d'accordo con te. Hai ragione abbiamo bisogno di molta umiltà.
    Grazie
    Giulia

    RispondiElimina
  37. Parole che sanno andare oltre. La morte è stata ridotta a un fatto banale. Ed invece dovrebbe essere l'inizio di una nuova Vita. E la vita una preparazione. Ma dal suo contesto sono stati tolti principi, un pò di sorriso bello come il tuo e la voglia di capire di cercare le risposte al senso della vita.

    Ivonne e Alby dal freddo Illinois

    RispondiElimina
  38. l'umilta' e' la caratteristica che rende una persona bellissima!!!!

    son passata a salutarti, il mio blog chiude per ferie natalizie!!!
    poi ci rileggiamo a gennaio!!!!
    ti mando un abbraccio , baci, ti auguro un sereno Natale e un felice 2011!!
    a presto!!! :)

    RispondiElimina
  39. @ Giulia
    Si, credo proprio che sia una caratteristica (se così vogliamo chiamarla) che si è perduta negli abissi.

    RispondiElimina
  40. @ Alive2
    Cari Ivonne e Alby dal freddo Illinois ...
    ne avete fatta di strada per arrivare fin qui in Italia. Bravi....
    Grazie della visita e a risentirci presto

    RispondiElimina
  41. @ nanussa
    Anch'io sono passata da te. A risentirci a gennaio.

    RispondiElimina
  42. il culto dell'invidualismo è forse un modo per esorcizzare la morte? me lo chiedo è non so darmi una risposta certa, che bel comunque penso che la morte come la nascita vanno accettate allo stesso modo

    RispondiElimina
  43. @ Carmine Volpe
    Non saprei, del resto l'individualismo accentuato mi pare un segno di egoismo e di indifferenza per gli altri o meglio gli altri sono semplicemente una platea disposta ad ascoltare le proprie esibizioni.

    RispondiElimina
  44. Grazie cara Ambra di queste veritiere riflessione, quanta umiltà manca... e poi la metafisica.... Sai che anch'io ho vissuto molto anni a Córdoba come tua nuora perché ho studiato all'Università Nazionale di Córdoba e dopo la laurea ho lavorato in quella città. Buon Natale a te e famiglia!

    RispondiElimina
  45. Gentile Ambra,
    nel tuo articolo poni diversi e interessanti interrogativi.
    Nel complesso, le tue affermazioni mi trovano d’accordo, a patto che tu non voglia dire che la psicologia e la filosofia debbano essere appannaggio esclusivo dei grandi pensatori.
    In passato, la compartimentazione del sapere è servita a creare delle oligarchie, dei poteri ristretti, che hanno prodotto non pochi danni a sfavore degli ingenui e degli ignoranti. Ancora oggi la scienza è custode (o finge di essere custode) di “verità misteriose e imperscrutabili” ed in tal modo esercita un certo controllo sulle masse.
    Penso, ad esempio, a tutta la pompa e all'apparato che ancora circondano la Medicina ed altre discipline “rigide”, dogmatiche e integraliste.
    In sostanza, io sono favorevole alla volgarizzazione del sapere, a patto che ciò non generi distorsioni od eccessi, tipo appunto sentirsi onniscienti e "sparare sentenze" a destra e a manca; e sono favorevole all’umiltà, quella autentica e non di circostanza.
    Di umiltà il mondo ha bisogno e non di certi spettacoli deteriori e fuorvianti che ci propina ogggiorno la tv.

    RispondiElimina
  46. Ciao Ambra,sapevi che prima o poi sarei arrivato anch'io condividendo in toto quanto tu scrivi.Hai ragione viviamo uno strano periodo in cui ognuno si erge a "specialista" nel benessere mentale e nel trovare la felicità.Fieri dei nostri principi,molte volte costruiti sulla base di non so che cosa,spesso li imponiamo agli altri e creiamo dei casini mentali indecifrabili.Per raggiungere la felicità e alleviare la sofferenza,sia a livello personale che culturale spesso adottiamo metodi stranieri o esteriori senza capire che i risultati possono rivelarsi opposti a quelli attesi.
    In poche parole:ma ...in che mondo viviamo?

    RispondiElimina
  47. @ Guard. del Faro
    Sono d'accordo con te, anzi vorrei che la gente "pensasse" un po' di più invece di guardare gli squallidi spettacoli che propina la TV.

    RispondiElimina
  48. @ Mirta
    Che bello forse vi siete persino conosciute, chissà. Lei si è laureata a Cordoba in Farmacia e in Biochimica, la prima laurea è del 1985 e la seconda del 1983.

    RispondiElimina
  49. @ Fabrizio
    Infatti, io sostengo che a livello personale posso anche aver imparato a fare delle piccole riparazioni idrauliche a casa mia, ma mai mi verrebbe in mente di propormi come idraulico a dei possibili clienti.
    Qui poi bisogna fare molta attenzione, sono tante le cantonate che si possono prendere - specialisti o no - nell'interpretare le motivazioni e i moti dell'animo umano.

    RispondiElimina
  50. In questo post sono state toccate tematiche vastissime. Credo che l'individualismo porti alla perdita della cognizione della realtà, e delle vere priorità.
    Condivido anch'io questa sensazione che ci sia stata la "rimozione" della morte, ed anche delle condizioni di malattia e vecchiaia. In tv per esempio la persona soggetta ad una malattia non è più vista come persona, ma quasi come una "bestia rara",o peggio ancora come un fenomeno. Il fatto che la stessa condizione può viverla chiunque è decisamente tabù, mette paura.
    In quanto alla crescente psicologia spiccia, anch'io comincio a non poterne più...!
    Ciao Ambra, a presto...

    RispondiElimina
  51. @ Giada
    Si, la malattia in questo mondo dove regnano la bellezza fisica, la magrezza, l'essere vestiti alla moda, è diventata una condizione da mettere ai margini

    RispondiElimina
  52. Ho grande rispetto per gli idraulici....un pò meno,anzi,nessun rispetto per gli"idraulici mentali!!!

    RispondiElimina
  53. Ciao Ambra, credo che la cosa più assurda è che le sentenze arroganti e superbe sul comportamento proprio o altrui che derivano dalla lettura di pseudo libri che catalogano il compotamento per stereotipi, siano il frutto della fragilità e della paura di non essere all'altezza di capire se stessi e gli altri attraverso l'osservazione e soprattutto la comunicazione e il confronto, aggiungo anche della pigrizia e del disinteresse, che bisogno c'è di formarsi un idea personale sulla gente con cui veniamo in contatto se già tutto è scritto? Trovare, un libro che ti spiega chi sei, chi sono gli altri ed il senso della vita, per alcuni è rassicurante, vivere in uno stato di instabilità, con il cervello sempre in evoluzione alla ricerca di un pensiero da demolire un secondo dopo perchè se ne presenta un altro che smentisce quello di prima, spaventa, perchè si rischia di essere tacciati di incoerenza, chi è umile sa vivere così perchè è sostenuto dal lavoro mentale del proprio cervello, chi è arrogante no, perchè àncora il suo pensiero ad un luogo comune prestabilito e condiviso. Io sono un'individualista di pensiero non di finalità,

    RispondiElimina
  54. Ciao Ambra, mi è partito da solo il commento non finito, comunque dicevo che io sono un'individualista di pensiero non di finalità, che rispetta e accoglie nel confronto, chi la pensa diversamente da me, perchè sono convinta che ognuno di noi, in quello che tu qui chiami cosmo, ha un ruolo che è definito e riconoscibile dalla presenza degli altri.
    Buon Natale e felice anno nuovo a te Ambra, a tutta la tua famiglia e a tutti i volontari Seneca!

    RispondiElimina
  55. cara Ambra vengo a portarti i miei migliori auguri di Buone Feste: pace e serenità siano sempre nel tuo cuore. Un abbraccio

    RispondiElimina
  56. Tanti auguri di buone feste a tutti voi!
    P.S. per Ambra vedi di riposarti un pò per le feste che non stai un attimo ferma....
    Ciao Tilli ^_^

    RispondiElimina
  57. I wish you a Christmas filled with much peace and happiness

    RispondiElimina
  58. ciao Ambra,sono passata per augurati Buon Natale in serenità con i tuoi familiari.
    Ho letto la risposta al mio commento.
    Sono d'accordissima con te,lo shopping non può essere una ragione di vita.
    Infatti io intendevo che ci sono persone che riescono a parlare della morte e a condividerne le paure anche con altri...e altre persone che non riescono ad accettarla,che non capiscono che la morte fa parte della vita.
    Lavorando in ospedale attribuisco il giusto valore della vita e della morte(almeno spero che sia il giusto!)...ed io accetto sia la vita che la morte,parlo per me naturalmente.
    Baci
    lu

    RispondiElimina
  59. La pace guardò in basso
    e vide la guerra,
    "Là voglio andare" disse la pace.
    L'amore guardò in basso
    e vide l'odio,
    "Là voglio andare" disse l'amore.
    La luce guardò in basso
    e vide il buio,
    "Là voglio andare" disse la luce.
    Così apparve la luce
    e risplendette.
    Così apparve la pace
    e offrì riposo.
    Così apparve l'amore
    e portò vita.
    L. Housman

    YVONNE
    ALBY
    SIMO & LUCA

    RispondiElimina
  60. sono passato per farti gli auguri di Buone Feste

    RispondiElimina
  61. Cara Ambra, anch'io ti seguo sempre anche se non scrivo spesso, poi in questo periodo è particolarmente difficle tra chiusura dell'anno lavorativo ed ospiti per le feste ti puoi immaginare.
    Ti faccio i migliori auguri per l'anno che verrà.
    Condivido con quello che hai scritto, l'umiltà al primo posto, ma c'è un'altra cosa che vorrei far notare, la perdità dell'unicità, cerchiamo a tutti i costi di omologarci perdendo uno dei doni prezioni dell'universo l'unicità, la diversità, con quasto perdiamo pure la tolleranza ed aumentano i consigli non richiesti, che scaturiscono, secomo me, dal fatto che l'altro deve per forza essere come me e devo necessariamente portarlo sulla retta via :D

    Spero tanto di non smettere mai di imparare...

    RispondiElimina
  62. A tutti i componenti del Seneca Milano auguro 12 mesi di felicità, serenità 52 fine settimana, 365 giorni d'amore, 8.760 ore di pace 525,6 mila minuti di successo, 31.536 mila secondi di amicizia

    RispondiElimina
  63. Cara Ambra, tornerò a leggere con calma.
    Sono passata per augurarti un felice 2011. A presto

    RispondiElimina
  64. ciao ambra auguri di un felicissimo e meraviglioso 2011!!

    RispondiElimina
  65. Ricambio gli auguri in ritardo, scusami.
    Bentornata.
    Felice anno nuovo 2011.
    aldo.

    RispondiElimina
  66. Cara Ambra, passa sul mio blog dei premi per un omaggio floreale particolare.

    RispondiElimina
  67. Cara Ambra il titolo dela tua nota riassume ottimamente quello che dici. Molti ricevono in dono oltre l'intelligenza una certa capacità psicologica. Sono proprio costoro che sanno per innata saggezza quanto sia difficile capire gli altri che vuol dire leggere un titolo dei libri dei grandi filosofi senza leggerli e assimilare i contenuti. Vuol dire soffermmarsi superficialmente su ciò che è il risultato dell'esperienza fatta vivendo. Cioè dopo aver incontrato l'illusione e la delusione, la gioia ed il dolore. Più o meno su questo piano siamo uguali ma spesso non siamo capaci di elaborare gli impulsi che ne derivano. In una parola spesso non riusciamo a capire noi stessi.
    Allora come è possibile capire e giudicare gli altri? Ecco entrare in gioco la perdita dell'umiltà che sembra essersi eclissata .
    Quanto al secondo aspetto da te adombrato credo non sia affatto male amare i viaggi e tutto ciò che luccica gioioso intorno a noi a condfizione di saper tenere lucidi i poteri critici come tenere efficienti i freni di una bella macchina. E sapere separare l'effimero dagli interrogativi sul mistero della nostra esistenza. Passata la giovinezza ("che si fugge tuttavia") Il rischio è l'incontro prima o poi con il vuoto . Si può essere felici con il vuoto nell'anima?

    RispondiElimina
  68. Ciao Giovanni. Le tue osservazioni sono assolutamente pertinenti e centrate e le condiv ido in pieno. Anche il fatto che nella vita è indispensabile anche l'effimero per alleggerirsi delle pene che non ci vengono risparmiate, ma appunto con senso critico e consapevolezza come auspichi tu.

    RispondiElimina
  69. Ciao Ambra, bel nome... complimenti!
    Hai ragione: scrivono e parlano tutti, ma pochi di questi dicono qualcosa che abbia valore... e purtroppo sono quelli con la voce più flebile o addirittura imbavagliata. Evviva i tg italiani e la libertà di stampa... :P
    Per fortuna c'è l'Isola dei Famosi! Almeno lì persone come le gemelle De Vivo - o Da Vivo - possono veramente dimostrare dire la loro!
    Sono tristemente ironica.

    RispondiElimina
  70. @ ambra
    Ciao ambra!! Bel nome anche il tuo e meno male che tu lo scrivi con la minuscola e io con la maiuscola (per inveterata abitudine)altrimenti è difficile capire ... Benvenuta e grazie delle tue parole, ora guardo chi sei e ricambio.

    RispondiElimina
  71. Sì, sono una ribelle: la minuscola è voluta! :)
    Grazie del commento. Il mio blog è un po' più leggero e... sicuramente personale. Bello il vostro! Vi seguirò e grazie della visita!

    RispondiElimina
  72. @ ambra
    Si l'ho visto il tuo blog. Ti seguirò anch'io.

    RispondiElimina

Grazie per la tua gradita visita che ricambierò con piacere.