Scritto da Fabrizio
L’altro giorno sono stato a Villa Panza, a Varese, a vedere la mostra di Robert Rauschenberg.
Villa Panza è una bellissima villa settecentesca del Fondo Ambiente
Italiano (FAI) che oltre a ospitare varie mostre di pittori moderni è famosa per la collezione di arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo ha raccolto dagli anni ’50. Quello che mi ha sempre affascinato percorrendo i fastosi saloni è il magnifico abbinamento tra gli antichi arredi e le opere di artisti moderni.
Robert Rauschenberg è stato un fotografo e pittore americano molto vicino alla pop art e all’epressionismo astratto. Le sue opere sono realizzate con materiali raccolti nelle discariche. Per me è assolutamente emozionante come da segnali stradali, tubi di scappamento, radiatori, pompe di benzina e altri oggetti sottratti alle presse riesca a raccontare la loro storia restituendoli al mondo attraverso delle fantastiche opere visive.
Dopo aver visitato la mostra ho passeggiato nel magnifico giardino all’italiana e avendo con me la mia fida fotocamera sono stato particolarmente attratto da bellisimi colori autunnali di piante e cespugli. Penso che vedendo espressioni di arte così intensa e creativa si possa poi essere colpiti anche da particolari colori e scorci della natura o comunque ci si abitui a vedere “le cose” con una certa ottica diciamo un po’ più creativa.
Fabrizio
Ed ora ecco alcune fra le immagini più suggestive del giardino d'autunno di Villa Panza.
Che tripudio di caldi colori. Condivido la tua considerazione a proposito del nesso esistente tra la visione dell'arte e dellla crestività "umana" e questo spettacolo che la natura autunnale offre. Non conosco Rauschenberg , mi documenterò. Grazie.
RispondiEliminaA parte la mostra che non riesco a immaginare perché non conosco l'autore ma quel giardino e quei colori devono essere stati una visione da urlo
RispondiEliminaSono stata a villa Panza in occasione di una giornata del FAI, è bella la villa in se, ed anche la vasta collezione artistica contemporanea.
RispondiEliminaRauschenberg è stato un precursore, molti artisti per decenni lo hanno in qualche modo imitato.
Se non ricordo male, una volta gli è stata commissionata una scultura che raffigurasse Dio e lui l'ha rappresentato con un'antenna televisiva! Ma non vorrei sbagliarmi, non ricordo bene.
Ciao a presto!
>>> Sandra. Sono rimasta anch'io incantata quando Fabrizio mi ha mandato le foto. Un po' come le bellissime che fai tu.
RispondiElimina>>> Isolina. Condivido la tua sensazione.
>>> Giada. Non conosco Rauschenberg, ma quello che dite mi intriga. Rappresentare Dio con un'antenna, beh vuol dire davvero una personalità insolita. Andrò a vederlo.
Veramente un incanto
RispondiElimina>>> Cavaliere : Vero?
RispondiEliminaResto incantato da quella gamma di bellissimi colori che mi ricordano quadri di Monet, ma non solo
RispondiElimina@ Sandro
RispondiEliminaOggi hai fatto una scorpacciata di post. Grazie di essere passato da diversi post. In effetti, da un po' non ti vedevo. A presto.
Sicuramente un luogo da visitare, da ammirare come le opere si coniugano con la cornice architettonica in cui sono inserite.
RispondiEliminahttp://arkitalker.wordpress.com/2013/07/16/tra-settecento-e-contemporaneita/